Jamie Lee Curtis parla del suo Oscar usando pronomi neutri e riflette sulla differenza di gender delle categorie dei premi

Jamie Lee Curtis ha celebrato sua figlia dotando la statuetta dei pronomi neutri they/them, ma non ritiene che gli Oscar debbano essere "snaturati"

Jamie Lee Curtis ha affermato che il suo Oscar come Migliore attrice non protagonista non ha genere, dimostrando di sostenere a pieno la figlia trans, Ruby. Tuttavia, la star di Everything Everywhere All at Once ha anche spiegato che, nonostante sia pienamente favorevole alla fluidità di genere, non crede che gli Oscar dovrebbero prendere in considerazione l’idea di eliminare le loro categorie basate sul genere poiché ritiene che sarebbe un danno per le future vincitrici dei premi femminili.

Jamie Lee Curtis sostiene che le categorie dei premi Oscar debbano rimanere divise per genere

jamie lee curtis

Via Instagram [@jamieleecurtis]

Come si è visto di recente ai Brit Awards, nel Regno Unito, le categorie neutre rispetto al genere non sempre si traducono in una distribuzione diversificata dei premi. Una situazione analoga si è verificata ai Music Awards inglesi di quest’anno, che hanno visto meno donne del solito entrare nei primi gruppi. Jamie Lee Curtis ha suggerito che questo è esattamente ciò che potrebbe accadere se gli Oscar decidessero di sradicare le loro categorie basate sul genere. Durante un’apparizione al The Today Show, la Miglior attrice non protagonista del 2023 ha detto:

A sostegno di mia figlia Ruby, userò per il mio Oscar they/them. Lo chiamerò semplicemente così, in modo neutro, e sta andando alla grande, si sta sistemando […] . Nella mia vita, non avrei mai pensato in un milione di anni che avrei vissuto questi due giorni, e sono molto, molto commossa dall’intera storia. Mi piacerebbe vedere molte più donne essere nominate in modo che ci sia parità di genere in tutti i rami.

Ci stiamo arrivando, ma non ci siamo neanche lontanamente vicini. L’inclusività implica una domanda più grande: come si può includere tutti? Come madre di una figlia trans, lo capisco. Ma ridurre le categorie dei premi e non differenziarle più mi preoccupa molto, perché potrebbero ridurre le opportunità per il genere femminile. La cosa più importante è l’inclusività e più donne. Fondamentalmente, solo più donne ca**ute, sempre e tutte in una volta.

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