L’ultima discesa: la storia vera del campione di hockey Eric LeMarque

L’ultima discesa è un film che andrà in onda questa sera alle 21:05 su canale 20. La storia raccontata è quella del campione di hockey Eric LeMarque. L’uomo ha vissuto un’esperienza estrema e ha deciso di raccontarla nel libro Crystal Clear a cui il film si è liberamente ispirato. Nel cast della pellicola l’attore Josh Hartnett che veste i panni del protagonista, Mira Sorvino interprete della madre dell’atleta insieme a Sarah Dumont e Jason Cottle. La straordinaria quanto spaventosa avventura vissuta da LeMarque gli ha permesso di rimettere in prospettiva la sua vita e le sue scelte. Scopriamo insieme la storia vera de L’ultima discesa

L'ultima discesa 2

Tooley Productions, Rockpile Studios, Sonar Entertainment

L’ultima discesa: chi è Eric LeMarque?  

Classe 1969, Eric LeMarque nacque a Parigi ma si trasferì ben presto in America, a Los Angeles, a West Hills e Pacific Palisades. La sua passione per l’hockey nacque già nel periodo del liceo per poi continuare alla  Northern Michigan University Wildcats dove giocò tra il 1987 e il 1991. Successivamente la sua passione per questo sport e il suo talento lo hanno portato ad essere selezionato dalla National Hockey League dai Boston Bruins. Nel 1994 invece è stato selezionato dalla nazionale di hockey francese per concorre in squadra alle Olimpiadi Invernali del 1994 a Lillehammer, in Norvegia.  Dopo questa esperienza però si è ritirato dalla carriera sportiva nel 1999. La sua storia è tristemente nota per un’avvenimento che gli ha cambiato la vita. 

Il 6 Febbraio del 2004 LeMarque si è allontanato da solo per praticare snowboard fuori pista ma le condizioni del tempo peggiorarono a tal punto che l’uomo rimase intrappolato tra le montagne della Sierra Nevada a circa 11,500 piedi, armato solo di un pacchetto di fiammiferi e un telefono quasi scarico. È sopravvissuto per 8 giorni tra le montagne affrontando un branco di lupi, da cui si è nascosto in una caverna mangiando ciò che trovava nel bosco. Dopo questi 8 giorni le sue condizioni erano molto gravi; è riuscito però a scalare la Mammoth Mountain con delle temperature bassissime camminando per quasi 10 miglia. Dopo essere riuscito a utilizzare il telefono quasi scarico per farsi trovare è stato soccorso. I tentativi dei medici di salvarlo non sono andati a buon fine in quanto furono costretti ad amputagli le gambe sotto al ginocchio. La sua storia è raccontata nel film di questa sera L’ultima discesa: da non perdere! 

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