La bambina che amava Tom Gordon: Lynne Ramsay dirigerà il film
La regista britannica dirigerà il film tratto dall'omonimo romanzo di Stephen King
Il romanzo di Stephen King “La bambina che amava Tom Gordon” diventerà un film, e alla regia ci sarà Lynne Ramsay. La regista britannica collaborerà con la sceneggiatrice Christy Hall (I Am Not Okay With This) per la scrittura della pellicola. Jon Berg della Stampede Ventures produrrà il progetto insieme a Roy Lee (IT: Capitolo 2, Doctor Sleep) della Vertigo e a Christine Romero. Andrew Childs sarà invece il produttore esecutivo e Jillian Apfelbaum supervisionerà il progetto per la Village Roadshow Pictures. Il progetto dovrebbe entrare nella fase delle riprese nei primi mesi del 2021.
La sinossi del libro:
La piccola Trisha, nove anni, ha commesso un’imprudenza: stanca di litigi famigliari perfino in gita sui monti Appalachi, ha imboccato un sentiero diverso, finendo per smarrirsi nella foresta. All’inizio l’aiutano l’istinto di conservazione e la provvidenziale saggezza dell’infanzia, ma soprattutto l’ascolto, nel suo walkman, delle partite dei Red Sox, la squadra di baseball dove gioca il mitico Tom Gordon, il suo eroe preferito. Poi, però, la sua fiducia comincia a calare: “qualcosa” la insegue e la spia tra gli alberi…
La bambina che amava Tom Gordon: Lynne Ramsay dirigerà il film
Tra le opere più conosciute di Lynne Ramsay troviamo A Beautiful Day – You Were Never Really Here, con protagonista Joaquin Phoenix. Diretto nel 2017, il film è basato sul libro Non sei mai stato qui di Jonathan Ames.
La sinossi di A Beautiful Day – You Were Never Really Here:
Joe è un veterano di guerra, sopravvissuto anche a molte altre battaglie. A casa lo aspetta solo la madre anziana a malata, con cui ha un rapporto di grande affetto e pazienza. In una New York desolata e piena di segreti, il cui profilo nobile resta sempre in lontananza, Joe fa il mercenario per chi vuole liberarsi di nemici pericolosi ma non ne ha l’abilità o il coraggio. Il suo ultimo incarico è quello di sottrarre Nina, la figlia preadolescente di un politico locale, ad un giro di prostituzione minorile: una creatura abusata e offesa che fa da specchio al passato dell’uomo.Joe appare e scompare, spesso armato di un martello, come se non fosse mai stato lì (questa la traduzione del titolo originale), menando fendenti e scacciando con la stessa allucinata intensità i ricordi devastanti, tanto della propria infanzia in balia di un padre sadico, quanto dei crimini di guerra compiuti (anche da lui) dietro la giustificazione di una divisa. Quello di Joe è un universo di bambini perduti cresciuti alla mercè degli orchi e spesso diventati come loro, un mondo in cui l’uomo si muove come un giustiziere, cercando di rattoppare la sua vita ridotta ad un puzzle di sensazioni e (brutti) ricordi.