Lando Buzzanca è morto: addio all’attore de Il merlo maschio

Lando Buzzanca è morto a Roma all’età di 87 anni. L’attore de Il merlo maschio era ricoverato presso la clinica Villa Speranza, dove era stato trasferito nell’aprile 2021 a seguito di una caduta e di 40 giorni di cure presso il Santo Spirito. Lo scorso 8 novembre il peggioramento delle condizioni a seguito della rottura di un femore aveva imposto il trasferimento presso il Policlinico Gemelli. Dopo il ricovero al Gemelli Buzzanca è stato portato nel centro di riabilitazione dove è morto nella giornata di oggi 18 dicembre. A confermare la notizia è stato il figlio Massimiliano Buzzanca, raccontando quelli che sono stati gli ultimi momenti del padre.

“Ancora non mi sembra vero. Ma dai messaggi che mi stanno arrivando sto capendo che non è più qui” ha dichiarato il figlio di Lando Buzzanca Massimiliano, specificando come negli ultimi giorni il padre fosse più affaticato e provato del solito. “Era più affaticato, come se non avesse più forze. Ieri quasi si stava per alzare dal letto, come se mi volesse salutare, come se mi avesse riconosciuto. Sembrava volermi dire qualcosa”.

Addio a Lando Buzzanca, protagonista della commedia italiana anni Sessanta e Settanta

Nato a Palermo nel 1935, Lando Buzzanca è stato un vero e proprio protagonista della commedia italiana degli anni Sessanta e Settanta, lavorando sia al cinema, che a teatro e in televisione. Sia il padre che lo zio di erano a loro volta attori ed è per seguire questa carriera che Lando a 17 anni si trasferisce a Roma per studiare recitazione all’Accademia Sharoff. Dopo aver lavorato come comparsa in Ben-Hur, Lando Buzzanca partecipa a due sceneggiati per il piccolo schermo: La trincea nel 1961 e Il mondo è una prigione nel 1962. Il debutto sul grande schermo risale al 1961, quando Pietro Germi lo sceglie per interpretare il ruolo di Rosario Mulè in Divorzio all’italiana con Marcello Mastroianni e Sophia Loren.

Nel 1963 lavora con Catherine Spaak in La parmigiana di Antonio Pietrangeli e nel 1964 torna a collaborare con Pietro Germi per Sedotta e abbandonata con Stefania Sandrelli. Seguono vari progetti, ma uno dei film che lo hanno reso maggiormente popolare è stato Il merlo maschio del 1971 diretto da Pasquale Festa Campanile. Tra gli ultimi ruoli, in una carriera ricchissima, nel 2005 ottiene un grande successo con la fiction Mio figlio. Nel 2007 recita ne I Vicerè di Roberto Faenza e ottiene una candidatura ai David di Donatello. Nel 2012 arriva un ulteriore successo con la serie Il restauratore e nel 2016 ha partecipato a Ballando con le stelle.