Meadow Walker dopo Roe vs Wade: “Ho abortito nel 2020”

La decisione della Corte Suprema di negare alle donne il diritto all’aborto negli Stati Uniti, ha generato sconforto e delusione. Porre fine a quasi 50 anni di diritti federali ha portato Meadow Walker, modella 23enne, figlia di Paul Walker, ad aprirsi su un avvenimento della sua vita estremamente personale. Venerdì sera, su Instagram, ha parlato della più alta corte del paese che ha eliminato la storica sentenza del 1973 e, di conseguenza, le sfide significative che le donne che cercano di abortire dovranno, d’ora in poi, affrontare. Ha definito la decisione “un’enorme battuta d’arresto nella storia” e “una profonda ingiustizia nei confronti delle donne negli Stati Uniti”. Dopodiché, ha deciso di rivelare la sua storia.

Meadow Walker dichiara di aver abortito  durante la pandemia

“Ci sono innumerevoli donne che hanno lottato per prendere la decisione di abortire”, ha detto nel suo post. “Anche io ho combattuto con questa scelta nel 2020, quando il mondo stava crollando durante la pandemia, ho cercato l’aborto. È un’esperienza molto privata e personale, come dovrebbe essere”. Meadow, che gestisce la fondazione del suo defunto padre, creata dopo la sua prematura morte nel 2013 a seguito di un violento incidente d’auto, ha aggiunto di essere stata “abbastanza fortunata da avere un grande dottore che l’ha supportata” durante il “processo debilitante”. Grazie a lui e alla sua equipe, assicura di essere felice e sana. Ma la storica decisione di venerdì della Corte Suprema, sostiene Meadow, avrà conseguenze tragiche.

Per lei, sapere che ora le donne non avranno l’opportunità di scegliere prima il proprio corpo è assolutamente straziante. “In un mondo che emargina costantemente le donne, questo sembra il più grande assalto di tutti. Vietare l’aborto non previene gli aborti, previene gli aborti sicuri”.
Un certo numero di personaggi pubblici ha reagito alla decisione, tra cui la pro-choice Cheryl Burke di Ballando con le stelle, che ha parlato del suo stesso aborto quando aveva 18 anni.

Altre donne dello spettacolo parlano della loro esperienza 

Cheryl Bruke si dichiara rattristata dalla notizia, sentendo il peso “nel cuore” perché, dichiara, di aver abortito quando aveva appena 18 anni. Sempre su TikTok aggiunge: “Se non fosse per posti come Planned Parenthood, sarei una madre”. Burke ha continuato dicendo che il suo accesso all’assistenza sanitaria le ha permesso di costruire la vita che ama ora. “Non sarei stata una grande madre”, ha detto. Non è la prima celebrità a denunciare la sentenza della Corte Suprema, ma la sua storia è una delle più personali. “Ho abortito mentre stavo attraversando una transizione davvero enorme nella mia vita”, ha detto tra diversi respiri profondi. “Stavo praticando sesso sicuro, stavo usando le giuste protezioni ed ero sotto controllo, ma a volte le cose accadono e basta”.

Anche la leggendaria attrice Rita Moreno ha detto a Variety che, anni prima della decisione della Corte Suprema del 1973 su Roe vs Wade, Marlon Brando l’ha invitata ad abortire dopo essere rimasta incinta durante la loro frequentazione. “Marlon ha trovato un dottore tramite alcuni amici”, ha detto l’attrice 90enne. “Era un vero dottore – Marlon lo ha pagato $500 – al contrario di qualcosa in un vicolo”. Dichiarando, dunque, quanto sia importante essere assistite da un medico competente. La procedura, tuttavia, si è rivelata fallimentare, costringendo la vincitrice dell’Oscar ad essere portata d’urgenza in ospedale. Ha avuto quella che le hanno detto essere una “gravidanza disturbata”. “Il dottore non ha fatto nulla, in realtà, se non farmi sanguinare. Non lo sapevo allora, ma sarei potuta morire. Che casino. Che terribile pasticcio”. Il 24 Giugno 2022 ha macchiato la vita di tutte le donne americane, che dovranno fronteggiare, unite, tale sconfitta morale ed etica.

 
 
 
 
 
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