Michael Jackson: il regista del documentario Leaving Neverland condanna duramente il biopic sul Re del Pop

Dan Reed non ha preso bene l'annuncio della realizzazione di Michael, il biopic su Michael Jackson diretto da Antoine Fuqua

Sono parole durissime quelle che il regista del controverso documentario su Michael Jackson Leaving Neverland ha usato per condannare il nuovo biopic sul Re del Pop. Recentemente è stato annunciato che il film, diretto da Antoine Fuqua, entrerà in produzione nel corso di quest’anno, con Jaafar Jackson – nipote di Michael – scelto come protagonista. Sono passati invece quattro anni da quando il regista Dan Reed ha presentato al Sundance il suo documentario, che si concentra sul racconto, crudo e brutale, delle relazioni abusive avute da Michael Jackson con due bambini. Le testimonianze accolte sono quelle dirette delle due vittime degli abusi: Wade Robson, che all’epoca dei fatti aveva 7 anni, e James Safechuck, che ne aveva 10.

Leaving Neverland è stato acclamato tanto dal pubblico quanto dalla critica, ma ha sollevato non poche controversie con la Michael Jackson Estate che ha sempre sostenuto, come del resto i fan più accaniti della star, che il Re del Pop non abbia mai abusato sessualmente di nessuno. Dan Reed ha affidato le sue posizioni critiche sul biopic Michael in un lungo editoriale per The Guardian intitolato“Questo nuovo biopic su Michael Jackson glorificherà un uomo che ha abusato di bambini”.

michael jackson

Leaving Neverland. Amos Pictures, HBO

Dan Reed non ha preso bene l’annuncio della realizzazione del biopic su Michael Jackson

“Nessuno sta parlando di cancellare questo film, che glorificherà un uomo che ha violentato dei bambini” scrive Don Reed, concentrandosi sull’assenza di reazioni indignate o quantomeno perplesse all’annuncio della realizzazione del biopic. “Quello che ci dice la totale assenza di reazioni oltraggiate all’annuncio di questo film è che il fascino di Jackson è ancora una forza molto viva, che opera anche dopo la morte. Sembra che la stampa, i fan e le persone più adulte che sono cresciute ascoltando Jackson siano disposte a mettere da parte le sue relazioni malate coi bambini e farsi trascinare dalla musica”.

Reed prosegue rivolgendosi direttamente ai film-makers impegnati nel progetto del biopic su Michael Jackson. Un film che, come riferito da The Hollywood Reporter, dovrebbe coprire tutti gli aspetti della vita del Re del Pop. “Ai film-makers chiedo: come rappresenterete il momento in cui Jackson, un adulto di 30 anni, prende per mano un bambino e lo porta nella sua camera da letto? Come racconterete quel che è successo dopo? Accantonando la questione su come Jackson preferisse dormire con i ragazzi giovani, veicolerete un messaggio ai milioni di sopravvissuti di abusi sessuali sui minori. Il messaggio è: se un pedofilo è ricco e popolare abbastanza, la società lo perdonerà”. Potete leggere qui l’editore di Dan Reed sul The Guardian in versione integrale.

michael jackson

Leaving Neverland. Amos Pictures, HBO

 

 

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