Michelle Williams ha quasi recitato in un film ispirato alla morte di Heath Ledger

La tragica relazione tra i due attori è diventata un film, presentato al Sundance 2022

La tragedia vissuta da Michelle Williams con Heath Ledger ha ispirato un film, Blood, diretto da Bradley Rust Gray e presentato nei giorni scorsi al Sundance Film Festival 2022. Una storia quella tra i due attori, che il regista Gray conosce bene considerando che è molto amico di Williams, attrice oggi 41enne dalla quale si è fatto raccontare più di un aneddoto. Un amore forte (la coppia ha avuto una bambina, Matilda, nata nel 2005) che, nonostante tutto, ha portato Michelle e Heath a separarsi nel 2007, pochi mesi prima che Ledger morisse a causa di un overdose dovuta agli effetti combinati di sonniferi e ansiolitici.

Durante la presentazione del film, il regista ha raccontato di aver iniziato a sviluppare la sceneggiatura insieme a Williams, la quale in un primo momento avrebbe dovuto interpretare il ruolo della protagonista.

Abbiamo entrambi condiviso il peso della morte, quella sensazione che porti sempre dentro di te quando muore qualcuno che ami. Quando ci stavamo preparando per girare il film si è resa conto che era tutto era ancora troppo fresco per lei così ha educatamente deciso di abbandonare.

Michelle Williams ha quasi recitato in un film ispirato alla morte di Heath Ledger

La pellicola racconta la vita di Chloe (Carla Juri), una giovane donna che si reca in Giappone dopo il decesso del marito e che, una volta arrivata nel Paese, instaura un meraviglioso rapporto con il suo vecchio amico Toshi, la cui vicinanza provoca in lei non poche difficoltà facendole prendere coscienza del suo blocco nell’aprirsi nuovamente agli altri e, soprattutto, all’amore. Una storia estremamente simile a quella di Michelle Williams, che nel marzo del 2020 ha sposato il regista di Hamilton Thomas Kail, dal quale ha avuto il suo secondo figlio nel giugno dello stesso anno. L’attrice durante un intervista del 2011 spiegava:

La sua morte ha cambiato il mio modo di essere genitore. Ha cambiato la donna che sono. Ha cambiato il tipo di lavoro che voglio davvero fare. È diventata la lente attraverso la quale vedo la vita, nella quale nulla è permanente.

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