No Time to Die: Rami Malek confessa di aver dimenticato le battute

Succede anche ai Premi Oscar, ma in questo caso centra un certo Daniel Craig

Rami Malek è l’ultimo attore ad assumere il ruolo di supercriminale nell’ultimo James Bond No Time to Die, e il vincitore Oscar ha rivelato a The Graham Norton Show che ha dimenticato spesso le battute. Il motivo? Avere di fronte Daniel Craig aka James Bond! L’attore infatti, ha ammesso di avere avuto dei vuoti di memoria perché intimidito dalla presenza carismatica di Daniel Craig. L’attore ha spiegato durante lo show:

Quando te lo vedi davanti, sul set di 007 stage, lui è James Bond. Quando me lo sono trovato davanti ci sono stati momenti in cui mi sono dimenticato le battute, era perché lui era di fronte a me. Ero intimidito.

No Time to Die: Rami Malek confessa di aver dimenticato le battute

Durante l’intervista, Malek ha raccontato di come i produttori del set sono stati d’aiuto. Vedendo il nervosismo, gli hanno dato la giornata libera e poi è tutto proseguito per il meglio. Anche lo stesso Craig, ha minimizzato le insicurezze del collega dichiarando: “È brillante tra l’altro. È assolutamente brillante, come lo sono tutti gli altri attori. Sono semplicemente fantastici nel film”. Di recente l’attore ha anche rassicurato i fan che si lamentavano della durata di No Time to Die (Qui la recensione), dicendo loro che adoreranno ogni minuto della pellicola. In molti hanno alzato le sopracciglia quando è stato rivelato che il film sarà il capitolo più lungo di sempre dell’intero franchise, con una durata di 163 minuti. L’attore interpreta il criptico Safin, che lui stesso ha definito un cattivo tanto inquietante quanto snervante, sottolineando quanto sia stato psicologicamente impegnativo interpretare un personaggio del genere.

Quando penso a Safin penso a qualcuno che è meticoloso ma al tempo steso misurato. C’è qualcosa in questo che è davvero snervante e inquietante. È qualcuno che spesso ti dà la sensazione di essere osservato… e anche questo è abbastanza inquietante. Ti chiede di mettere in dubbio ciò che pensi sia giusto, ciò che pensi sia sbagliato e la tua interpretazione di entrambe le cose.

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