Nour: la vera storia del film con Sergio Castellitto che racconta la storia di Pietro Bartolo

La pellicola racconta una delle esperienze che il medico di Lampedusa ha vissuto sull'isola

Nour è un film con Sergio Castellitto che, dopo il debutto al Torino Film Festival nel 2019 e l’approdo in sala nel 2020, arriva questa sera in prima tv su Rai 3. Al centro della narrazione il tema complesso e delicato dei migranti e delle loro storie di vita, di come nella speranza di un futuro migliore si avventurino via mare consci dei rischi e delle conseguenze di questi viaggi. Una realtà che continua ad essere presente nel nostro paese e che purtroppo non ha ancora una soluzione adeguata. Sergio Castellitto interpreta il medico di Lampedusa Pietro Bartolo, noto per aver raccontato la sua esperienza come medico nei centri di accoglienza per tutti i migranti, donne, uomini e bambini che approdavano sull’isola. L’uomo ha scritto un libro, Lacrime di sale, a cui il film è ispirato. Scopriamo di più su Nour.

Nour 2

Nour, Vision Distribution

Nour: una storia di speranza nel dramma dei migranti 

Pietro Bartolo è un medico che lavora nel centro di prima accoglienza per i migranti in arrivo all’isola di Lampedusa. Ogni giorno accoglie e visita moltissime persone che dopo aver affrontato lunghissimi viaggi in mare approdano sulla terraferma. Un giorno, in occasione di uno sbarco, fa la conoscenza di Nour (Linda Mresy), una bambina siriana di dieci anni arrivata in Italia senza i genitori. Pietro cerca di parlarle e di instaurare con lei un rapporto che lo porterà a scoprire come la bambina, prima della partenza dalla Siria, sia stata separata dalla madre. 

Entrambe quindi sono alla ricerca l’una dell’altra sperando di potersi rincontrare dopo aver viaggiato separatamente. Il medico prende a cuore la storia di Nour e si adopera il più possibile per rintracciare la donna e farla ricongiungere alla bambina. Inizia a ricostruire il suo viaggio nella speranza di ottenere delle informazioni sulla posizione della madre. Il film racconta quindi una storia delicata ma potente che getta luce su una delle parentesi più complesse ma anche dolorose del nostro tempo. Una piccola storia che cerca di far riflettere e invita tutti gli spettatori ad indossare i panni di queste persone almeno per la durata del film. 

 

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