Oscar 2022: aumentano le polemiche per l’esclusione di alcune categorie

Dimissioni e polemiche, dopo Del Toro arrivano altre notizie

Il prossimo 27 marzo arriveranno gli Oscar 2022, i premi più importanti dell’industria cinematografica, con Paolo Sorrentino nella cinquina dei migliori film internazionali con È stata la mano di Dio e Massimo Cantini Parrini che gareggia per i migliori costumi con Cyrano. Ma quanto durerà la cerimonia? Meno del solito, l’Academy ha infatti deciso di tagliare dalla diretta televisiva alcune categorie che evidentemente giudica di minore importanza. Dopo la stoccata di Guillermo del Toro, anche il premio Oscar Tom Fleishman, un tecnico del suono celebre per decenni di lavoro con Martin Scorsese, si è dimesso dall’Academy dopo l’annuncio del controverso piano.

Per snellire la serata e far risalire l’audience sono state escluse dalla diretta categorie importanti come l’editing, la colonna sonora originale, i set, il make up e il suono, oltre a tre categorie di short. I premi saranno consegnati sempre al Dolby Theater nell’ora che precede la trasmissione dal vivo durante la quale saranno mandati in onda, ma in versione registrata e abbreviata. 

Oscar 2022: aumentano le polemiche per l’esclusione di alcune categorie

Non è la prima volta che l’Academy rende anonime alcune premiazioni. Nel 2018 i telespettatori avevano “perso” quattro riconoscimenti, cosa che aveva sollevato molte proteste. Sempre Collider suggerisce che niente è ancora definitivo. Del resto la prestigiosa organizzazione californiana non gode ultimamente di grandi favori, con un drastico calo degli spettatori, che lo scorso anno hanno raggiunto i 10 milioni, uno dei numeri più bassi mai registrati per la premiazione. Non solo Fleischman ha espresso costernazione: ieri, nel corso della cerimonia dei premi della Art Directors Guild, Denis Villeneuve e Jane Campion hanno criticato la decisione dell’Academy. Il regista di Dune, premiato con un award, non pensa sia salutare per l’industria una scelta del genere mentre Campion, in quarantena per Covid, ha definito il design “parte vitale nella creazione di un buon film“.

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