Quentin Tarantino spiega perché la sua versione di Casino Royale non è mai stata realizzata

L’acclamato regista Quentin Tarantino ha spiegato perché i piani per la sua versione di Casino Royale non si sono mai concretizzati. Il primo libro pubblicato dall’autore originale di James Bond, Ian Fleming, Casino Royale, ha presentato al mondo la spia britannica e ha aperto la strada al suo eventuale salto sul grande schermo nel 1962, Dr. No.

Nel 1967, il libro alla fine ha continuato ad ispirare un film parodia interpretato da Peter Sellers e David Niven, e 39 anni dopo, ha finalmente ricevuto il giusto trattamento di Bond per il debutto ufficiale di 007 di Daniel Craig. Molto prima che Craig assumesse il ruolo principale in Casino Royale, Tarantino aveva in programma di realizzare il suo adattamento dopo Pulp Fiction del 1994.

Durante una recente intervista con Deadline, il regista ha rivelato che i suoi piani per il film avrebbero lanciato un nuovo Bond e ambientato l’azione negli anni ’60, ma il progetto alla fine è fallito a causa di problemi di diritti. Contrariamente alla convinzione del regista, i diritti cinematografici del libro appartenevano ancora alla tenuta Fleming, la famiglia Broccoli era già intervenuta per concludere un accordo generale tre anni prima.

Cosa avrebbe portato il James Bond di Quentin Tarantino al franchise?

Nonostante i piani di Tarantino per James Bond sono stati a lungo un argomento caldo tra i fan del regista, il suo film avrebbe potuto potenzialmente causare problemi significativi al franchise ufficiale di Bond. Se Quentin Tarantino avesse avuto successo nell’ottenere i diritti del film per Casino Royale, il suo film si sarebbe unito alla versione del 1967 e Never Say Never Again del 1983, come un altro film di Bond non ufficiale che non contava nelle voci canonizzate prodotte da Eon Productions. Invece, sarebbe stato probabile che il Bond di Tarantino avrebbe gareggiato direttamente contro il debutto di Pierce Brosnan in Goldeneye del 1995.