Rumore Bianco: il film di Noah Baumbach da oggi disponibile su Netflix

Il film con protagonista Adam Driver e Greta Gerwig è stato presentato all'ultima edizione del Festival di Venezia

Dopo la presentazione al Festival di Venezia, arriva oggi su Netflix Rumore Bianco (White Noise), l’ultimo film di Noah Baumbach (Storia di un Matrimonio) tratto dal romanzo del celebre scrittore statunitense Don DeLillo. Esilarante e terrificante, lirico e assurdo, ordinario e apocalittico: Rumore bianco racconta i tentativi di una famiglia americana contemporanea di affrontare gli ordinari conflitti della vita quotidiana, così come i misteri universali dell’amore, della morte e della possibilità di essere felici in un mondo incerto. L’adattamento racconta la storia di Jack Gladney, un professore di studi hitleriani che vive in una città del Midwest con la sua quarta moglie, Babette e i loro diversi figli. La rassicurante vita di Jack e della sua famiglia, immersa nelle contraddizioni della società contemporanea, viene sconvolta da un incidente tossico che avvolge la loro area con una nube letale e minacciosa. Protagonisti della pellicola troviamo Adam Driver e Greta Gerwig. Completano il cast Don Cheadle, Raffey Cassidy, Sam Nivola, May Nivola, Jodie Turner-Smith, André L. Benjamin e Lars Edinger.

Rumore Bianco: il film di Noah Baumbach da oggi disponibile su Netflix

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Rumore Bianco, Heyday Films, NBGG Pictures, A24

Ho letto il romanzo di Don DeLillo all’università – dice Baumbach -, alla fine degli anni Ottanta e mi è sembrato come se fosse adesso, o meglio, l’adesso di allora. Il libro cattura perfettamente l’assurdità, l’orrore e la follia dell’America di quel periodo. L’ho riletto nei primi mesi del 2020 e mi è sembrato come se fosse adesso. Ma l’adesso di oggi. Poche settimane dopo, il mondo si è chiuso. Ho deciso di adattare il libro perché volevo fare un film che fosse folle come il mondo mi appariva. Non è solo il ritratto di un Paese, è anche la storia di una famiglia, del caos che cerca di nascondere, dei disastri da cui vengono travolti, del modo in cui fanno squadra e sopravvivono. Come scrive De Lillo, “Traendola da un persistente senso di disastro su larga scala, continuavamo a inventare la speranza”.

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