Sylvester Stallone interpreta un mafioso in Tulsa King, 50 anni dopo essere stato rifiutato per Il Padrino: “Chi sa aspettare viene sempre premiato”

Sylvester Stallone ha sempre voluto interpretare un gangster. Ancor prima di rifiutare il posto in  Quei Bravi Ragazzi, il noto gangster movie, con un tono noir, di Martin Scorsese, ha sempre espresso il suo essere, e sentirsi, un ribelle. Stallone ha deciso di raccontarsi ad Empire, lasciando che i fan potessero immergersi nel suo viaggio all’interno del mondo cinematografico. In particolare, ha raccontato a Empire del suo provino per Il Padrino, di Francis Ford Coppola. Leggiamo insieme la dichiarazione completa!

La dichiarazione di Sylvester Stallone a Empire

The Expendables 4 Sylvester Stallone

Guardiani della Galassia Vol.2. Walt Disney+

Negli anni ’70, Sylvester Stallone ha cercato di farsi strada nel classico Il Padrino, sperando di apparire sullo sfondo di uno degli atti di apertura più iconici di tutti i tempi. “Sono andato alla Paramount e ho detto: ‘Posso essere una comparsa nella scena del matrimonio?'”, ricorda, parlando con Empire nel numero di Glass Onion. “Hanno detto, ‘Sì, ma non sappiamo se sei il tipo di ragazzo.’ Io ho risposto, ‘Non sono il tipo? Posso suonare in sottofondo, nascondendomi dietro una fo****a torta nuziale?’” Alla fine, come ben sappiamo, non è stato preso, ma dopo cinque decenni Sylvester Stallone finalmente interpreterà un mafioso nella prossima serie di Taylor Sheridan,.

Nella serie, dal creatore del mega-hit televisivo Yellowstone, Sylvester Stallone è Dwight “Il Generale” Manfredi, un capo appena uscito da 25 anni di prigione, che è stato inviato in Oklahoma per costruire una nuova base operativa per la sua famiglia criminale. “Finalmente ho sparato al mio gangster 50 anni dopo, ed è stato perfetto”, dice. “Chi sa aspettare viene sempre premiato”.

È una serie che prende il genere gangster e lo mescola con la timoneria scelta da Sheridan, il western. “Ha detto: ‘Voglio fare una serie su un gangster che va a ovest'”, dice Sylvester Stallone. “È molto attaccato al western, ma come manifestarlo in tutto il paese? Ok, prendi un gangster e mettilo proprio accanto a un cactus, e che il divertimento abbia inizio”. Era un’offerta che Stallone, opportunamente, non poteva rifiutare.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *