The Northman: perché l’estrema destra americana considera il film un simbolo della sua ideologia?

Perché i gruppi americani di estrema destra considerano The Northman una sorta di manifesto?

The Northman è al cinema da giovedì 21 aprile e dalla sua uscita negli Stati Uniti si sta verificando una condizione che il suo regista, Robert Eggers, aveva già preventivato e temeva. Alla premiere londinese del film, svoltasi a inizio aprile, Eggers aveva espresso il desiderio di reclamare in qualche modo la mitologia norrena dalle strumentalizzazioni dei gruppi dell’estrema destra. Molti di questi gruppi si appropriano dei miti di un’Europa passata: un’Europa in cui ancora non coesistevano etnie diverse, gli uomini erano guerrieri e le donne si occupavano esclusivamente della cura dei figli. Effettivamente ora è successo quello che Eggers aveva preconizzato. Come riporta anche il Guardian, su 4chan, alcuni adepti della destra suprematista hanno inserito The Northman nell’elenco dei film consigliati e da vedere, sulla base di una presunta coerenza con le ideologie dei movimenti.

Perché i gruppi americani di estrema destra considerano The Northman una sorta di manifesto?

Affinché possa rientrare tra i consigliati nei gruppi di estrema destra, un film deve rispettare alcuni criteri. Criteri entro i quali, suo malgrado, rientra anche The Northman. Una rappresentazione positiva dei bianchi, soprattutto quando messi a confronto con invasioni di etnie diverse, relazioni rigorosamente eterosessuali, con grande importanza riservata alla famiglia, al matrimonio e alla crescita dei figli. E ancora un ritratto del maschio bianco come intelligente, forte e sensibile sia nelle posizioni di potere sia nella sfera personale e privata. Suo malgrado, attingendo a piene mani alla mitologia norrena, The Northman rientra in quasi tutte le caselle sopra elencate. Alcuni utenti dell’estrema destra americana, già prima dell’uscita del film, lo elogiavano per il fatto di avere un cast completamente composto da attori bianchi.

the northman

The Northman. New Regency Productions

In un’intervista al The Guardian, Robert Eggers dal canto suo si era detto stupito di aver realizzato un film così lontano dalle sue corde consuete, con un’impronta in qualche modo così machista. Quello di andare incontro a un’estremizzazione era un pericolo cui il regista sapeva bene di andare incontro e che anzi lo aveva inizialmente scoraggiato e reso perplesso. Occorre sempre tenere da conto la possibilità di una appropriazione culturale indebita. A fare la differenza, come sempre, è la chiara visione da cui un film prende le mosse; il resto è solo speculazione.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *