The Purge 6: Frank Grillo sostiene che il sequel porrà definitivamente fine al franchise

Se il film andrà avanti, sarà la conclusione del franchise distopico

Il franchise di The Purge ha fatto debuttato nel 2013 con il primo film e da allora è diventato un fenomeno globale, consolidando il concetto di illegalità sanzionata durante una specifica finestra temporale. Il protagonista ricorrente, Frank Grillo, ha dichiarato che se si dovesse realizzare The Purge 6, sarebbe considerato come il capitolo finale della saga. Nonostante i successi al botteghino e due stagioni della serie TV, Grillo sottolinea che la decisione di proseguire dipende dalla volontà della Universal Pictures di investire finanziariamente nel progetto.

Grillo ha confermato che la sceneggiatura per il sesto capitolo è pronta e si concentra sul suo personaggio, Leo Barnes. Tuttavia, la realizzazione del film è vincolata alla disponibilità di risorse finanziarie. James DeMonaco, creatore del franchise, dirigerebbe il film se venisse realizzato, ma la questione principale riguarda il budget e quanto la Universal è disposta a investire, considerando il contributo significativo di Grillo al franchise.

Grillo ha interpretato ruoli chiave nei capitoli due e tre della serie, The Purge: Anarchy e The Purge: Election Year, che sembravano formare una sorta di trilogia conclusa. The First Purge, uscito nel 2018, ha esplorato l’origine della violenta tradizione, mentre The Forever Purge del 2021 ha ambientato un mondo in cui la violenza non è più limitata alle 12 ore.

Di cosa tratterebbe The Purge 6?

the purge

The Purge, Universal Pictures (presents)
Platinum Dunes
Blumhouse Productions (as Blumhouse)
Why Not Productions (as Why Not)
Overlord Productions (copyright holder)

DeMonaco ha manifestato il suo desiderio di continuare il franchise l’anno scorso, affermando che aveva già scritto la sceneggiatura. Tuttavia, la decisione di procedere spettava ancora alla Universal, e DeMonaco ha accennato alle preoccupazioni finanziarie e alla natura intensa del mondo che ha creato. La sceneggiatura proponeva un’America fratturata, suddivisa per ideologie e preferenze sessuali, ma il suo destino rimane incerto a causa dei dubbi riguardo al budget.

 

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *