Zack Snyder omaggia James Gunn per la scena più folle mai vista in un suo film: “Tutto merito suo”
C'è una scena davvero disturbante nel primo film di Zack Snyder il cui merito è tutto da attribuire a James Gunn
Zack Snyder ha la fama di essere un regista che divide pubblico e critica ben prima di Watchmen o dei suoi film per il DCEU. La sua è una nomea che risale già dal suo primo lungometraggio e che si porta dietro fino a Rebel Moon, che non ha certo impressionato la critica ma che sta dominando la classifica dei film più visti su Netflix sin dalla sua uscita. Il regista, sceneggiatore e produttore statunitense è stato intervistato da Letterboxd proprio in occasione della sua ultima fatica dietro la macchina da presa e ha risposto a diverse domande su tutta la sua carriera, compreso il primo film, L’alba dei morti viventi. Dirigere il remake di un classico come quello di George Romero del 1978 è stata una mossa che, all’epoca, ha attirato non poche critiche ma al momento dell’uscita il film è stato accolto con un certo entusiasmo dal pubblico. Una delle ragioni che hanno convinto i fan è stata quella di Zack Snyder di prendere una direzione diversa rispetto all’intoccabile originale; una decisione presa di comune accordo con James Gunn, che ne ha firmato la sceneggiatura. Entrambi hanno scelto di portare all’eccesso l’azione e i momenti più folli e vi è una scena particolarmente disturbante per la quale Snyder attribuisce tutto il merito proprio a James Gunn.
La scena del neonato zombie nel film di Zack Snyder? Tutto merito di James Gunn!
La scena in questione è ovviamente quella del neonato zombie, che viene messo al mondo dalla madre a sua volta trasformatasi. Letterboxd non si è lasciata sfuggire l’occasione di chiedere a Zack Snyder chi tra lui e James Gunn avesse avuto l’idea di portare in scena un neonato zombie, regalando alla storia un twist decisamente inquietante e folle. Il regista non ha esitato un attimo ad attribuire tutti i meriti di quella trovata allo sceneggiatore: «Quella è stata un’idea di James Gunn al cento per cento e gliene attribuisco ogni merito. L’ho amata quindi lo devo ringraziare».
James Gunn e Zack Snyder hanno collaborato solo in occasione del remake di Dawn of the Dead e nonostante il pubblico abbia dimostrato di aver apprezzato il risultato, le aspettative non erano certo delle più rosee. È stato lo stesso Gunn a ricordare come in molti si fossero riversati online per manifestare tutto il loro disappunto riguardo l’idea del remake del film di Romero: «C’era una petizione con migliaia di firme che ci chiedeva di non farlo. Io ho ricevuto persino delle minacce di morte scritte a mano. È difficile essere al centro dell’odio quando sei famoso e lo è ancora di più quando ti conoscono in pochi, e io all’epoca ero poco conosciuto. Ricordo che pensavo ‘Ragazzi, sono uno di voi! Date una possibilità al film!, ma per la maggior parte della gente io ero solo quello di Scooby-Doo». Potete vedere qui la famosa scena del neonato zombie.