Beetlejuice Beetlejuice: Recensione del film d’apertura di Venezia 81
Ad aprire la Mostra del cinema di Venezia 81 è Beetlejuice Beetlejuice, sequel del cult dell'88. Qui la nostra recensione
È Beetlejuice Beetlejuice (qui il trailer) ad aprire l’edizione 81 della Mostra del Cinema di Venezia. Il film, in arrivo nelle sale italiane il 5 settembre, viene presentato fuori concorso ed è sequel del cult di Tim Burton uscito nel 1988. Nel cast tornano Michael Keaton ad interpretare l’eccentrico fantasma e Winona Rider ad interpretare Lydia. Nel cast anche la giovanissima Jenna Ortega, nuova stella di Hollywood, e altri attori più stagionati ma nuovi nel mondo di questo piccolo franchise di Burton, quali Monica Bellucci e Willem Dafoe.
L’uscita di film sequel di cult, soprattutto quando come in questo caso avviene dopo tanti anni, è sempre controversa, questo sarà uno di quei casi invece in cui il sequel regge il confronto del suo predecessore? Scopritelo leggendo la nostra recensione.
Indice:
Trama – Beetlejuice Beetlejuice Recensione
Lydia è diventata la conduttrice di un famoso programma sul paranormale e ha una relazione amorosa con un uomo di nome Rory, che sembra più interessato a sfruttarla che ad amarla davvero. In questo programma, Lydia riprende le apparizioni di fantasmi, sfruttando la sua capacità sviluppata quando era una ragazzina, più precisamente, quando aveva la stessa età di sua figlia Astrid (Jenna Ortega), con la quale ha un rapporto turbolento.
Le due saranno costrette a riunirsi quando la loro famiglia affronterà un lutto, che porterà ad eventi piuttosto strambi fra cui, come è mostrato dai trailer e come è ovvio data la stessa esistenza di questo film, dal ritorno di Betlegeuse, sempre pronto a cospirare per conquistare Lydia. Anche lui, però, sarà messo davanti a numerose difficoltà, nello specifico con la moglie che ha avuto quando era in vita (Monica Bellucci) e che sta tornando dal suo passato con intenzioni non propriamente benevole.
Analisi Tecnica – Beetlejuice Beetlejuice Recensione
Il livello tecnico del film è piuttosto alto. Una delle cose che più rimarrà in mente è sicuramente la colonna sonora di Danny Elfman, che ha più volte lavorato col regista, compreso nel primo capitolo. Le note vi rapiranno a partire dalla bellissima sequenza d’apertura, suggestiva soprattutto grazie proprio alla colonna sonora. Nonostante l’avanzamento tecnologico rispetto al primo capitolo, il regista ha continuato a preferire gli effetti pratici alla CGI, dando così effetti “pupazzosi”, ma in linea con la narrazione.
La regia di Tim Burton è frizzante e divertente, esalta sia i momenti più “spaventosi” (si tratta comunque di una commedia horror per ragazzi, come nel primo capitolo non c’è molto di cui aver paura), sia quelli più divertenti, dovuti soprattutto al personaggio di Willem Dafoe, un attore che ha preso troppo sul serio il ruolo di poliziotto e che è assolutamente in parte, e dai poteri strambi delle creature dell’aldilà. Le scenografie continuano ad essere fantasiose ed immersive e i costumi, oltre a quelli già iconici, continuano ad essere in pieno stile Burton.
Un sequel degno e necessario? – Beetlejuice Beetlejuice Recensione
L’annuncio di questo film aveva lasciato un po’ tutti sorpresi, in molti hanno iniziato a chiedere se questo sequel fosse davvero necessario. Ebbene, nonostante si tratti di una pellicola molto bella… La risposta è no. Questa seconda pellicola ricalca fin troppo gli stilemi della prima, dando quindi sicuramente un bellissimo effetto nostalgia, ma allo stesso tempo qualcosa di già visto. Non si sente mai la necessità da parte di Tim Burton di raccontare qualcosa di nuovo, si sente piuttosto la voglia di riproporre avventure molto simili a quelle già viste ma con personaggi nuovi, chiedendosi nel frattempo che fine hanno fatto quelli già conosciuti.
Non sarà quindi un sequel necessario, ma sicuramente degno del suo predecessore. È davvero molto divertente, stravagante al punto giusto e si vede che gli attori si sono tutti divertiti tantissimo. Per quanto da un punto di vista di narrazione non porti nulla di nuovo, si parla di temi più odierni quali il cambiamento climatico e le rappresentazioni sia di genere che di etnia sono più ampie, per quanto già nell’88 ci fossero già delle rappresentazioni interessanti di personaggi femminili, ma comunque qui si migliora da quel punto di vista.
Insomma, anche se poco originale, molto divertente e molto ben realizzato, da vedere quando arriverà fra solo qualche giorno nelle sale italiane.
Beetlejuice Beetlejuice
Voto - 8
8
Lati positivi
- Il livello tecnico è alto
- Ci si diverte molto guardandolo
Lati negativi
- Non è molto originale rispetto al primo