Di cosa parliamo quando parliamo di amore : 8 film sull’ amore da non perdere.

  • IO   E  ANNIE

 

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”FRATTANTO SI ERA FATTO TARDI E TUTT’E DUE DOVEVAMO ANDARE PER I FATTI NOSTRI. MA ERA STATO MOLTO BELLO, RIVEDERE ANCORA ANNIE, DICO BENE? MI RESI CONTO DI QUANTO ERA IN GAMBA STUPENDA E, SÌ, ERA UN PIACERE… SOLO AVERLA CONOSCIUTA… E ALLORA IO PENSO A QUELLA VECCHIA BARZELLETTA, SAPETE, QUELLA DOVE UNO VA DA UNO PSICHIATRA E DICE: DOTTORE, MIO FRATELLO È PAZZO, CREDE DI ESSERE UNA GALLINA. E IL DOTTORE GLI DICE: PERCHÉ NON LO INTERNA?. E IO PENSAI A QUELLA VECCHIA BARZELLETTA… SAPETE? QUELLA DOVE UNO VA DA UNO PSICHIATRA E DICE: DOTTORE, MIO FRATELLO È PAZZO: CREDE DI ESSERE UNA GALLINA. E IL DOTTORE GLI DICE: PERCHÉ NON LO INTERNA?. E QUELLO RISPONDE: E POI A ME LE UOVA CHI ME LE FA?. BEH, CREDO CHE CORRISPONDA MOLTO A QUELLO CHE PENSO IO DEI RAPPORTI UOMO”

-MONOGOLO FINALE

 

    • Per tutti gli appassionati del cinema di Woody Allen, “Io e Annie” rappresenta sicuramente uno dei film più teneri e divertenti di sempre, un’originale, malinconica, dolcissima storia d’amore che racconta con tono autobiografico il vero rapporto tra Allen e la sua partner Diane Keaton. Il film è narrato proprio dal punto di vista schiettamente soggettivo del protagonista, il comico televisivo Alvy Singer, perfetto alter-ego di Woody Allen afflitto da centinaia di assurde manie e perennemente dipendente dalla psicanalisi. Attraverso una serie di flashback senza un preciso ordine cronologico, in uno stile narrativo tipicamente felliniano che sembra seguire il libero flusso di pensiero del protagonista, Alvy ricostruisce alcuni episodi della sua relazione con Annie, rivivendoli in maniera del tutto personale e rielaborandoli di volta in volta secondo la propria immaginazione, con risultati assolutamente strepitosi. Il suo immancabile campionario di piccole nevrosi quotidiane e di improbabili ossessioni non fanno che aggiungere un tocco ancora più personale al film, assieme alle straordinarie trovate registiche di Allen (ispirate direttamente a “8½” di Fellini e alla sua commistione fra realtà e fantasia), che danno vita ad alcune scene formidabili: la coda al botteghino del cinema, le analessi sull’infanzia di Alvy, le coscienze dei personaggi che escono dai propri corpi, il cartone animato tratto da “Biancaneve”, le sedute di terapia parallele. Il film, una rappresentazione ironica e sincera dei vari aspetti della vita moderna e dell’amore romantico, si avvale di una formidabile raccolta di battute da antologia e di attori eccellenti, con il magnifico scenario di una New York fotografata in tutta la sua ineffabile bellezza metropolitana. Irresistibile interpretazione della bravissima Diane Keaton, premiata con l’Oscar come miglior attrice e il Golden Globe per il ruolo della deliziosa, stravagante, simpaticissima Annie Hall, che si veste con pantaloni, cravatte e camicie da uomo e canticchia il famoso motivetto “la-di-dah”. Considerato dai più il miglior film nell’intera carriera di Woody Allen, “Io e Annie” ha ottenuto 4 premi Oscar come miglior film, regista, attrice e sceneggiatura, e resta ancora oggi una pellicola indimenticabile che, a distanza di tanti anni, conserva inalterata tutta la sua carica di divertimento e di magia

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