Doctor Who 14: recensione dei primi due episodi della nuova stagione su Disney+

Il Dottore è tornato e con lui nuove avventure che per andare avanti guardano anche un po' al passato

Doctor Who 14  recensione ha debuttato con i primi due episodi della nuova stagione di cui vi parliamo in questo articolo. Dopo il ritorno al timone di Russell T. Davis è iniziata una nuova era vera e propria per la serie fantasy britannica più longeva di sempre. Davis è partito con un progetto ambiziosissimo che sta dando i suoi frutti. Tre Speciali in cui ha riportato il Dottore ad indossare una faccia già conosciuta e molto amata dai fan, quella di David Tennant. E se si riporta Tennant sullo schermo come non si può affiancarlo ad una delle companion più amate? Catherine Tate è tornata nei panni di Donna Noble e il suo inconfondibile accento di Chiswick per regalare tre episodi che hanno ridato alla serie qualcosa che ultimamente si era perso. 

Conclusi i tre episodi c’è la Rigenerazione (o meglio Bi-rigenerazione) e il Quindicesimo Dottore entra in scena. Ncuti Gatwa – dopo il successo di Sex Education e in Barbie con il suo Ken – prende il timone del TARDIS e della nuova stagione. I fan hanno già avuto modo di vederlo e apprezzarlo nello speciale di Natale mentre da ora parte ufficialmente la sua stagione con l’appuntamento settimane su Disney +. Ad accompagnarlo Ruby Sunday – interpretata da Millie Gibson – una diciannovenne con un mistero da scoprire. Analizziamo i primi due episodi in Doctor Who 14 recensione. 

Indice: 

Doctor Who 14 recensione: Un inizio equilibrato 

I primi due episodi dal titolo “La stazione spaziale dei bambini” e “Maestro”(no non è quello che pensate) bilanciano bene la nuova stagione. Nel primo episodio Ruby varca la soglia del TARDIS senza commentare “it’s bigger on the inside” e ottiene un bignami del bignami sul Dottore, il TARDIS e il suo passato. Superato lo shock i due atterrano su una stazione spaziale fissa e apparentemente deserta. Partiti per l’esplorazione scoprono che è una macchina di partogenesi, ovvero la procreazione di bambini per il mondo su cui sono destinati a vivere,  ed interamente gestita da bambini stessi. Se ci sono i bambini, ci sono le storie e come ogni storia che si rispetti c’è anche un mostro da sconfiggere. Ruby e il Dottore come possono perdere l’occasione?

Doctor Who 14 recensione

Doctor Who 14 recensione, Bad Wolf Productions

Il secondo episodio invece ci porta nel passato, nella Londra nel 1963 quando i Beatles incidono il loro primo disco in quelli che saranno gli studi di Abbey Road. C’è però qualcosa che non va e non solo con il famoso gruppo, ma in tutta la città: non c’è più la musica che parte dal cuore, tutto è ridotto ad accordi banali e spenti, privi di sentimento. Quando il Dottore cerca di rimediare esce allo scoperto il Maestro, artefice di questa manipolazione, interpretato (magistralmente e no pun intended, è davvero un villan che funziona) da Jinkx Monsoon. Una forza e un’entità non facile da affrontare, anche per il Dottore. 

Doctor Who 14 recensione : “Per vedere cosa c’è dopo” 

Due episodi che come già accennato sono equilibrati per una nuova stagione ma che regalano tanti riferimenti al passato della serie. Due scene sull’astronave richiamano la prima stagione con il Nono Dottore e Rose; e anche omaggi a qualcuno del passato. Al di la dei semplici riferimenti ciò che sembra caratterizzare  – per ora almeno – l’atmosfera è un misto tra presente e passato, proprio con la consapevolezza che alle spalle c’è tutto mondo che non si può ignorare. Non mancano poi nella scrittura degli episodi messaggi fondamentali che sono da sempre cari al Dottore e a ciò che rappresenta. 

La libertà, il suo viaggiare nello spazio e vivere ogni secondo al massimo delle sue potenzialità; i messaggi sull’accettazione di se stessi, ancora più forti perché veicolati dal primo Dottore apertamente queer della serie; la consapevolezza di essere unici al mondo e soprattutto che nessuno è mai cattivo, solo diverso e nuovo, quindi da comprendere e imparare a rispettare. Riferimenti anche ad una realtà che il mondo moderno conosce bene e che si ripropone nello spazio. Così come l’importanza e la potenza della musica, di potersi esprimere e mai nascondersi nei pensieri e nella propria identità.

Doctor Who 14 recensione2

Doctor Who 14 recensione, Bad Wolf Productions

Doctor Who 14 recensione: Conclusione 

Prima di concludere Doctor Who 14 recensione non si può non tentare di inquadrare questa nuova versione del Dottore e la sua companion. Ncuti Gatwa incarna un Dottore carismatico, iperattivo, spontaneo ma anche spaventato a volte, cosa che lui stesso ammette. Se da una parte ricorda il carisma del Decimo c’è anche un piccolo accenno della ritrosia e dell’insicurezza che ha avuto il Tredicesimo. Tuttavia due episodi sono ancora pochi per farsi un’idea concreta di chi possa diventare, ciò che è certo è che funziona e ha un stile impeccabile. Quello che invece sembra essere interessante ma che ha delle forti somiglianze con qualcun altro nel passato è il personaggio di Ruby.

Nel suo caso è ancora più difficile inquadrarla, ma dagli atteggiamenti ha la spontaneità e la voglia di scoprire, quel desiderio di mordere la vita che ricorda un po’ Rose ai suoi inizi, e allo stesso tempo ha un segreto, un mistero da svelare sulla sua identità che non può non ricordare Clara. Insomma tra presente e passato questi primi due episodi intrigano, conquistano, incuriosiscono ed entusiasmano. C’è un vento di freschezza e di novità nell’aria, non solo nei personaggi ma anche nel nuovo TARDIS, il nuovo cacciavite sonico (non so se abbia ancora senso chiamarlo così, un po’ come gli occhiali del Dodicesimo Dottore nella nona stagione ecco). Colori coinvolgenti, effetti speciali che non deludono e un cast che per queste prime due puntate ha fatto un buon lavoro, in primis Ncuti Gatwa e Jinkx Monsoon. Alla prossime puntante in Doctor Who 14 recensione e alle prossime avventure, sempre per vedere cosa c’è dopo. 

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Doctor Who 14

Voto - 7

7

Voto

Lati positivi

  • Ncuti Gatwa funziona benissimo come nuovo Dottore
  • Villain impeccabile e carismatico
  • Buona la chimica con la nuova companion

Lati negativi

  • Peccato aver usato il villain del Maestro all'inizio

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