Falling Inn Love: recensione del film romantico Netflix

Un amore che nasce durante la ristrutturazione di una locanda neozelandese: questo è Falling Inn Love

Netflix arricchisce sempre di più il suo catalogo, con film di diverso genere cinematografico. Questa volta tocca alla commedia romantica, con il nuovo prodotto Originale Netflix Falling Inn Love, di cui ci occuperemo con questa recensione. Il film in questione è simile a tanti lungometraggi già visti dello stesso genere. Non mancano stereotipi e cliché, protagonisti giovani e belli e ambientazioni romantiche da cartolina. La storia, in breve, è quella di una manager americana che decide di dare una svolta alla sua vita, ristrutturando una vecchia locanda in Nuova Zelanda. Nel rustico paese in cui arriverà, la ragazza incontrerà un giovane affascinante, esperto di ristrutturazione, che la aiuterà nel lavoro. Inevitabilmente i due finiranno per innamorarsi, non senza affrontare alcune difficoltà.

Falling Inn Love non tralascia nessun elemento tipico della commedia romantica dai toni da favola. Questo aspetto dunque non deluderà gli appassionati del genere, ma troppi toni zuccherosi e poca riuscita sia sul versante comico che su quello romantico finiscono per incidere in modo consistente sul risultato finale. La bellezza dell’ambientazione principale e anche la protagonista Christina Milian, tuttavia, risollevano un po’ il tutto. Scoprite di seguito il nostro giudizio completo.

Indice

Falling Inn Love recensione

falling inn love recensione

Gabriela (Christina Milian) sembra avere una vita perfetta a San Francisco. Crea progetti di arredamento eco-sostenibile per una società all’avanguardia e ha una relazione con un bel ragazzo, Dean, che però riesce con ogni scusa a evitare la convivenza con lei. Quando l’azienda per cui lavora fallisce e Dean si oppone nuovamente alla proposta di vivere con lei, affermando che è la cosa che rovinerà il loro apporto, Gabriela capisce che deve dare una svolta alla sua vita. Per caso trova su un internet un concorso che riguarda la vincita di una locanda: ecco l’occasione giusta per un cambiamento.

La ragazza riesce a ottenere gratuitamente il premio e scopre che dovrà recarsi in Nuova Zelanda. Dopo un lungo e avventuroso viaggio, Gabriela scopre che la locanda è diroccata e mal ridotta, decisamente diversa dalle foto viste su internet. A quel punto decide di ristrutturarla e renderla eco-sostenibile per poi venderla successivamente. Il lavoro si dimostrerà più difficile ma l’incontro con l’aitante Jake (Adam Demos) sarà di grande aiuto per il progetto. Passando molto tempo insieme, i due si innamorano ma ci sono diversi ostacoli da superare per raggiungere la felicità.

Amore ed ecologia

Il titolo Falling Inn Love gioca sui due aspetti principali del film: l’innamoramento e la locanda. Entrambi fanno parte della “ristrutturazione” della vita di Gabriela, che procede di pari passo con quella del rustico ma romantico edificio da lei vinto. Il percorso della protagonista segue quello di tante altre viste in innumerevoli commedie romantiche. Da manager indipendente, convinta di avere tutto, a ragazza di campagna che scopre le gioie di una vita più “bucolica” e ovviamente anche il vero amore. Questo è lo schema classico che regge questo film romantico Netflix. Non mancano poi continui riferimenti all’eco-sostenibilità, all’essere il più green possibile, con la creazione di un progetto rivoluzionario. Per quanto tutto ciò sia interessante, il problema è che viene trattato come un superficiale spot promozionale, poiché quello non è il tema principale dell’intera vicenda.

Lo schema tipico delle commedie romantiche, di per sè, non è negativo, perché è un meccanismo che funziona, in grado di appassionare diversi spettatori. Nonostante Falling Inn Love lo possieda, tuttavia la storia è veramente troppo prevedibile e in diversi momenti giunge a culmini troppo zuccherosi. In più l’amore fra Gabriela e Jake non suscita poi così tante emozioni e gli sforzi di creare siparietti comici spesso risultano vani. Se commedia e romanticismo non funzionano in una commedia romantica, decisamente qualcosa non va. La bellissima ambientazione neozelandese (anche se un po’ da cartolina) risolleva però questo disastro, risultando una delle carte vincenti.

Falling Inn Love recensione: conclusioni

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Anche la recitazione non è proprio il pezzo di forte di Falling Inn Love, come è possibile notare nei protagonisti e nei comprimari. Uno sforzo positivo che emerge in questo pantano viene fortunatamente da Christina Milian, cantante non troppo famosa dilettatasi anche lei con la recitazione. La sua interpretazione risulta convincente e ci restituisce un po’ della simpatia del suo personaggio. Questa capacità era già leggermente emersa nel film per la televisione della ABC Cupido a Natale, reinterpretazione del Canto di Natale di Dickens. Adam Demos, invece, funziona solo come bella presenza dal fisico scolpito; meno bella la sua capacità recitativa.

Per concludere, Falling Inn Love fallisce proprio nel suo meccanismo di base. Gli elementi principali della commedia romantica non funzionano: più che rimanere divertiti ed emozionati, alla fine si finisce per provare più noia che altro. La presenza di Christina Milian e la bellezza delle ambientazioni naturali della Nuova Zelanda si rivelano però vincenti, catturando l’attenzione dello spettatore. Di fronte a bellissimi tramonti e a locande da sogno si finisce inevitabilmente a sognare un po’ romanticamente, anche se tutto il contesto è un po’ troppo da cartolina e zuccheroso.

Falling Inn Love

Voto - 4

4

Lati positivi

  • L'ambientazione (anche se un po' da cartolina)
  • L'attrice protagonista Christina Milian

Lati negativi

  • Il classico schema da commedia romantica non appassiona
  • Toni troppo zuccherosi

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