Goodnight Mommy: recensione del film con Naomi Watts

Su Amazon Prime Video il remake del film del 2014 con protagonista questa volta Naomi Watts

I remake di film horror sono ormai delle costanti nella cinematografia statunitense, dedita a rifacimenti non solo di suoi classici dell’orrore ma anche di note pellicole europee o asiatiche. Alcuni esempi sono The Ring o The Grudge o il rifacimento del noto film francese Martyrs. Rimanendo sul versante europeo, Amazon Prime Video ha da poco rilasciato il remake di un noto film austriaco: Goodnight Mommy, di cui vi presentiamo la recensione. Nel 2014 i registi Veronika Franz e Severin Fiala erano stati in grado di imporsi con successo nel panorama cinematografico internazionale con questa curiosa favola dell’orrore, in cui una madre, reduce da un intervento di chirurgia plastica e interamente coperta da bende sul viso, non veniva più riconosciuta dai suoi figli gemelli. La trama particolare e il grande successo del film hanno inevitabilmente attirato l’attenzione degli americani, desiderosi di realizzarne una loro versione.

Il regista Matt Sobel e lo sceneggiatore Kyle Warren riprendono dunque questa storia e la adattano al contesto americano, cercando nuovi percorsi narrativi e attenuando le sequenze più brutali dell’originale austriaco. Come protagonista troviamo questa volta Naomi Watts, per la seconda volta al centro di un remake hollywoodiano di un horror non statunitense (da ricordare infatti il The Ring di Gore Verbinski). Il risultato di questa operazione è la realizzazione di una versione più sbiadita e all’acqua di rose dell’originale, decisamente meno capace di mantenere celati i plot twist della trama. Le prove attoriali della Watts e dei due giovani gemelli protagonisti non bastano a rendere Goodnight Mommy un remake convincente e in grado di competere con l’originale. Vediamo perché.

Indice

La trama – Goodnight Mommy recensione

Il Goodnight Mommy americano, nonostante alcune scelte narrative, si mantiene perlopiù fedele allo svolgimento della trama dell’omonimo film del 2014. I gemelli Elias e Lukas (Cameron e Nicholas Crovetti) vengono accompagnati dal padre alla casa di campagna della madre (Naomi Watts). I bambini non sanno che la donna si è sottoposta a un’operazione di chirurgia plastica e al momento indossa una maschera chirurgica. Vedere la loro madre in quelle condizioni li lascia inizialmente interdetti ma i due sono comunque felici di essere di nuovo con lei. Tuttavia una serie di comportamenti della donna iniziano ben presto a spaventare i bambini, i quali non riconoscono più la loro mamma che cantava loro la canzone della buonanotte ed era felice di giocare insieme.

La donna infatti ha degli atteggiamenti irascibili e quasi isterici, impone delle regole severe, che includono il non entrare in camera sua e nel fienile, e sembra rifiutare vari gesti di affetto. Spiandola, i due scoprono anche altri comportamenti che li convincono che quella donna non è la loro mamma. Inoltre il colore dei suoi occhi sembra essere cambiato e le azioni violente nei confronti di Elias sembrano proprio confermare questa teoria. I gemelli così decidono di ingegnarsi per scoprire chi si nasconde davvero sotto quelle garze, a costo di dover usare metodi poco ortodossi.

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Goodnight Mommy. Amazon Studios, Playtime, Animal Kingdom

Un remake non coraggioso

Nel riproporre questa storia in chiave americana, Matt Sobel e Kyle Warren decidono di puntare tutto sul realismo, sulla creazione di un’efficace atmosfera di oppressione e sull’elemento psicologico piuttosto che orrorifico. Dunque le atmosfere da inquietante favola dell’orrore sospesa nel tempo scompaiono, insieme alle scene più brutali, come quella in cui i due bambini serravano la bocca della madre con la colla. Si gioca però con la componente psicologica, cercando di mostrare l’oppressione sempre più forte cui viene sottoposto soprattutto Elias, il quale si ritrova a sognare la madre come un spaventoso mostro travestito da umano. Tutta l’operazione messa in atto però finisce per non risultare convincente e appare come una versione poco coraggiosa del film austriaco.

Il Goodnight Mommy americano tende a eliminare tutti quegli elementi che potenziavano invece l’originale. Manca una tensione davvero costante e il senso di oppressione provato da Elias si percepisce solo in determinati momenti; la brutalità di alcune scene di tortura invece è totalmente attenuata e, infine, il colpo di scena appare troppo telefonato. Nell’originale il plot twist arrivava in un momento decisamente inaspettato, dopo che erano state elaborate numerose teorie sull’identità della madre. Una volta arrivato però non si poteva non notare delle similitudini con pellicole come Two Sisters e il suo remake americano The Uninvited. Pertanto non era l’originalità l’elemento forte ma la capacità di nascondere il tutto e rivelarlo al momento opportuno, rendendo il tutto notevole e inaspettato. Nel Goodnight Mommy di Sobel non c’è traccia di questo: è tutto troppo alla luce del sole e anche fortemente banalizzato.

Considerazioni finali – Goodnight Mommy recensione

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Goodnight Mommy. Amazon Studios, Playtime, Animal Kingdom

La pellicola non manca però totalmente di elementi positivi, che si rintracciano nelle performance del cast e in alcune scelte tecniche. È innegabile la bravura di Naomi Watts, la quale dimostra di essere davvero capace nel rendere il suo personaggio sinistro e inquietante, ma anche molto tormentato. L’attrice si ritrova dunque a gestire numerose emozioni, facendolo in modo davvero impeccabile. Anche i gemelli Crovetti, visti in Big Little Lies, sono bravi nel loro ruolo, ma non quanto i loro predecessori: Elias e Lukas Schwarz erano davvero inquietanti, spaventosi e spietati nel film di Veronika Franz e Severin Fiala. Infine bisogna sottolineare alcune scelte di regia e di fotografia, che regalano allo spettatore sequenze visivamente ben riuscite e in grado di valorizzare gli elementi in gioco come l’unica ambientazione od oggetti come l’inquietante maschera chirurgica indossata da Naomi Watts.

In conclusione di questa recensione di Goodnight Mommy, si può affermare di aver assistito nuovamente a un evitabile e inutile remake americano di un thriller/horror europeo che non aveva bisogno di rifacimenti o nuove versioni. Si può riflettere sul fatto che la versione americana sia stata realizzata per essere apprezzata da coloro che erano rimasti scioccati dalle torture perpetrate dai bambini nei confronti della loro madre. Come già affermato, tali scene sono assenti nella pellicola americana, la quale svela un lato molto più sentimentale nel suo finale. Tutto ciò si scontra con il tentativo fallito di costruire un atmosfera perenne di paura, inquietudine e oppressione, rivelando così una struttura traballante e disequilibrata. Il Goodnight Mommy di Matt Sobel, dunque, oltre a essere poco coraggioso e banale, è soprattutto un film imperfetto.

 

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Goodnight Mommy

Voto - 5.5

5.5

Lati positivi

  • Le interpretazioni di Naomi Watts e dei gemelli Crovetti
  • Le sequenze oniriche e le scelte di fotografia

Lati negativi

  • Il film è meno coraggioso dell'originale, poiché elimina tutti i dettagli più inquietanti e brutali
  • La tensione e la paura non sono costanti per tutta la durata e si scontrano con una dose di sentimentalismo nel finale

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