Il ragazzo e l’airone, recensione del nuovo film di Miyazaki

Il ragazzo e l'airone è il nuovo capolavoro di Miyazaki che non smette di stupire ed emozionare

Scritto e diretto da Hayao Miyazaki e prodotto dallo Studio Ghibli, Il ragazzo e l’airone è stato presentato in anteprima alla 18ª edizione della Festa del Cinema di Roma ad Alice nella Città. Con una lavorazione travagliata durata in tutto 7 anni e un’uscita programmata e poi posticipata, è stato uno dei film di maggior incasso del regista, un successo di pubblico e critica e che vede al suo interno tutto il cinema di Miyazaki, ricco di significati, metafore e emblema dell’oggi; rappresentazione di temi universali come l’amore, la morte, i conflitti e l’incomunicabilità, e con una straordinaria animazione mozzafiato.

Indice

Trama – Il ragazzo e l’airone, la recensione

il ragazzo e l'airone recensione

Lucky Red

Il giovane Mahito, nel corso di un bombardamento durante la Seconda Guerra Mondiale, perde la madre, ricoverata all’ospedale di Tokyo che viene avvolto dalle fiamme, rendendo così impossibile il salvataggio dei pazienti all’interno. Mahito un anno dopo, ancora fortemente provato dalla scomparsa della madre, si trasferisce insieme al padre nella villa di Natsuko, sorella di sua madre e nuova moglie del padre. Mahito non riesce ad ambientarsi né a legare con Natsuko, inizia inoltre ad essere perseguitato da uno strano airone che lo mette spesso in pericolo fino a promettergli, durante una violenta reazione di Mahito, di poterlo ricongiungere con sua madre. Tormentato da questa promessa, anche se non fidandosi completamente dell’airone, un giorno Mahito vede Natsuko addentrarsi nelle profondità della foresta che circonda la loror villa. Seguendola troverà l’airone ad aspettarlo sulla soglia di un castello dove Mahito non esiterà ad entrare, venendo catapultato in un mondo parallelo, incontrando strane creature e trovandosi di fronte a una scelta difficile, forse impossibile da prendere, ma che lo porterà a crescere, a elaborare il lutto della madre e a ricominciare a vivere.

Un’opera emozionante, appassionante e suggestiva – Il ragazzo e l’airone, la recensione

Miyazaki realizza un altro capolavoro con un film che ha rischiato per anni di non vedere mai la luce. Il più famoso e amato regista e sceneggiatore giapponese ha preso ispirazione dalla sua personale vicenda durante gli anni della propria infanzia, affrontando il tema della crescita, dell’amore e della morte. Quel mondo straordinario nel quale si muove il protagonista è metafora di una società che ha perso di vista il contatto con l’aspetto più affettivo, sentimentale e umano, tanto verso se stessa quanto nei confronti di ciò che la circonda. Il ragazzo e l’airone affronta anche il rapporto tra uomo e natura e del loro dover vivere in armonia, ma che non fanno altro che trasformarsi in carnefice e vittima, senza mai ricercare quell’intesa e quella pace che porterebbero al giusto equilibrio. Miyazaki realizza un affresco del nostro tempo, una simmetria tra un passato che si ritrova ancora oggi in questioni come il conflitto, l’incomunicabilità e la necessità di scegliere, di prendere quelle decisioni che non riguardano mai solo noi stessi. Il personaggio di Mahito è qui anima e corpo, filtro innocente, in bilico tra ingenuità e purezza, di un universo incredibile, meraviglioso, suggestivo e capace di lasciare senza fiato.

Il ragazzo e l'airone

Lucky Red

Il castello è un luogo magico, incantato, da un lato fatato dall’altro stregato. È un universo appeso a un filo che bisogna avere il coraggio di tagliare. Il ragazzo e l’airone è il viaggio dell’eroe dove l’eroe in questione è un giovane provato da un dolore, che sceglie di addentrarsi in un mondo estraneo e sconosciuto, per liberare se stesso e gli altri, e scoprire un grande segreto legato alla propria famiglia. Visivamente spettacolare e folgorante negli ambienti e paesaggi, passando da favolosi interni ad eccezionali esterni, tutti di una smisurata bellezza: una gioia per gli occhi senza precedenti che solo con i film di Miyazaki si ha il pregio di poter provare. Il regista riesce così a far vivere quel mondo così affascinante attraverso la meraviglia, lo stupore e lo sguardo di un bambino. Il ragazzo e l’airone si muove in territori ignoti e inesplorati, carichi di simbolismo, emblema e allegoria del cinema di Miyazaki, rappresentazione di temi universali, che tra luce e tenebre rischiano di sprofondare nell’oscurità, ma che con l’amore e la reale coscienza del mondo e della vita, portano a comprendere quelle tematiche di nascita, amore, crescita e morte, e dell’importanza di lasciar andare ciò che non c’è più.

Miyazaki e la capacità di catturare l’essenza di temi universali – Il ragazzo e l’airone, la recensione

Il ragazzo e l'airone

Lucky Red

Con Il ragazzo e l’airone Miyazaki trasporta in altri mondi anche il proprio pubblico, accompagnato da Mahito, a sua volta guidato dalla figura dell’airone, che da animale dai colori pittoreschi e vivaci si trasforma in un personaggio, non a caso un essere umano, goffo e grottesco, spesso dagli intenti riprovevoli e pronto a fuggire di fronte alle difficoltà. Un ennesimo, riuscito, contrasto tra natura e uomo, dove quest’ultimo tende a entrarvi in contatto, senza però riuscirvi; da qui il tema dell’altruismo e delle conseguenze delle proprie azioni sul macrocosmo che ci circonda. Commovente e variopinto, vivido e espressivo, sia nell’esplosione di colori caldi che in quelli più freddi, Il ragazzo e l’airone (qui il trailer) è un’opera metafisica, trasognata, dalla struttura semplice e i molteplici significati, un film che mostra e racconta, emoziona e descrive e che usa una natura quasi inafferrabile, misteriosa e a volte incomprensibile come strumento per connettersi con la realtà, per capire, scegliere, crescere. Un momento di passaggio che può essere quello tra l’infanzia e l’adolescenza, quello tra adolescenza e età adulta o quello che si vive durante l’elaborazione di un lutto e la mancanza di una persona cara, e che tutti prima o poi viviamo nel corso della propria esistenza. Miyazaki ci coinvolge, impressiona ed emoziona ancora un volta, con un film toccante e ammaliante, che affascina, stupisce e incanta. Al cinema dal 1° gennaio 2024.

Il ragazzo e l'airone

Voto - 9.5

9.5

Lati positivi

  • Visivamente spettacolare e sensazionale
  • Capace di raccontare, esplorare e riflettere su una moltitudine di temi
  • Commovente ed emozionante come ogni film di Miyazaki

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