Kinds of Kindness: recensione del nuovo film di Yorgos Lanthimos

In Kinds of Kindness c’è tutto Lanthimos: il regista greco ripercorre la sua filmografia tramite tre fiabe nere grottesche.

Kinds of Kindness è stato presentato al pubblico con dei trailer peculiari: una Emma Stone che balla con accanto una figura non cosciente su una sedia a rotelle, brevi presentazioni degli attori in momenti più o meno bizzarri e canzoni pop tra cui la famosa Sweet Dreams (Are made of this) degli Eurythmics e Brand New Bitch di Cobrah.

La cornice del nuovo film di Yorgos Lanthimos, che torna al cinema nemmeno un anno dopo dal suo fortunatissimo Povere creature!, lascia intendere che il regista greco abbia abbracciato un tratto stilistico ben diverso rispetto ai suoi primi lavori, più satirico e divertente. Una prima impressione completamente sbagliata poiché Kinds of Kindness, presentato al Festival di Cannes e che arriverà nelle nostre sale il 6 giugno, è un lungo viaggio psichedelico, grottesco e che ripercorre la filmografia del regista greco.

Indice

I tre atti – Kinds of Kindness, la recensione

Kinds of Kindness.

Kinds of Kindness. Element Pictures, Film4, TSG Entertainment, Searchlight Pictures.

Kinds of Kindness si suddivide in tre atti, tre racconti che hanno come unico filo conduttore il bisogno spasmodico dei protagonisti di essere amati. Ogni storia ha i medesimi attori (Emma Stone, Margaret Qualley, Jesse Plemons, Willem Dafoe, Hong Chau e Mamoudou Athie) che interpretano personaggi molto diversi fra loro.
Il protagonista della prima fiaba nera è Robert, un impiegato che ha tutto: soldi, una bella casa, un matrimonio felice e un ottimo lavoro. Robert però non si è costruito una vita di agi grazie al duro lavoro, ma per via di un rapporto morboso e malato instaurato con il suo capo. Il lavoro di Robert consiste nel accontentare Raymond in tutto e per tutto, ma quando rifiuta una sua richiesta assurda tutto il suo mondo crolla.

I protagonisti del secondo capitolo sono una giovane coppia stravolta dalla sparizione della donna. Daniel è un poliziotto inusuale, denigrato dal suo superiore e compatito dalla sua coppia di amici storici che gli fanno compagnia più per dovere e pietà piuttosto che per reale affetto. Ma quando sua moglie Liz viene tratta in salvo dall’isola deserta in cui lei e i suoi colleghi erano naufragati, Daniel ha la tremenda sensazione che lei non sia chi dice di essere e che sua moglie sia stata sostituita. A chiudere il cerchio è una storia ancora più bizzarra. Emily e Andrew sono due adepti di un culto che è alla ricerca di una donna che si dice abbia incredibili poteri di guarigione. Per unirsi a questa setta i due hanno rinunciato alle loro vite che per Emily vuol dire essersi separata da suo marito e da sua figlia.

Amore e co-dipendenza sono due lati della stessa medaglia – Kinds of Kindness, la recensione

Kinds of Kindness.

Kinds of Kindness. Element Pictures, Film4, TSG Entertainment, Searchlight Pictures.

Stilisticamente, il regista greco torna ad omaggiare i suoi film di inizio carriera, Dogtooth sopra tutti, ma le tematiche trattate sono molto simili a quelle di Povere creature!. Kinds of Kindness si chiede cosa si è disposti a fare per soddisfare il bisogno di essere amati e apprezzati. Mentre Bella agognava l’indipendenza e il riuscire a svincolarsi da rigidi schemi patriarcali, i protagonisti di Kinds of Kindness rincorrono la co-dipendenza, si rifugiano soltanto nella validazione esterna e sono disposti a tutto pur di ottenerla.

Essere il preferito del proprio capo diventa l’unica bussola morale, preferire l’idea che si ha della propria consorte piuttosto che la moglie stessa sembra essere un’ottima idea così come rincorrere un miraggio, un essere dai tratti mitologici diventa la missione della propria vita la cui ricompensa è l’avere una famiglia che ti spetta a casa a braccia aperte.

Un punto d’arrivo per Lanthimos – Kinds of Kindness, la recensione

Kinds of Kindness.

Kinds of Kindness. Element Pictures, Film4, TSG Entertainment, Searchlight Pictures.

Kinds of Kindness è un film che gioca con i generi e con lo spettatore stesso. Con una storia che non può essere legata a nessuna etichetta, Lanthimos sembra aver trovato una propria dimensione e uno stile che si allontana sempre di più dall’essere prettamente citazionistico, cercando e avvicinandosi a trovare quelli che sono dei tratti personali e artistici.

I tre racconti sono fiabe nere restringenti il cui tono va dal tragico al grottesco senza ricorrere a quella saltuaria comicità di Povere creature!. In Kinds of Kindness c’è tutto Lanthimos: The Lobster per le sue tematiche, il già citato Poor Things! con il suo argomento principe qui visto da una nuova prospettiva, da Il sacrificio del cervo sacro e Dogtooth ha ripreso la narrazione grottesca. Il regista greco ripercorre la sua filmografia senza aggiungere in realtà nulla di nuovo, ma ripercorrendo passo per passo i suoi precedenti lavori il cui risultato è un film riuscito solamente a metà. 

Kinds of Kindness

Voto - 7

7

Lati positivi

  • La spartizione in racconti il cui unico filo conduttore sono gli attori e il tema principe
  • Il pessimismo che permae l'intero film

Lati negativi

  • Lanthimos cita tutta la sua produzione cinematografica senza aggiungere nulla di nuovo

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