La Befana vien di notte: recensione del film con Paola Cortellesi

Recensione del nuovo film di Michele Soavi con Paola Cortellesi: La Befana vien di notte

La Befana vien di notte recensione.  Film uscito in sala il 27 Dicembre 2018, La Befana vien di notte è una pellicola diretta da Michele Soavi, con protagonista Paola Cortellesi, mentre il ruolo dell’antagonista è stato assegnato ad uno Stefano Fresi decisamente in forma.

L’ambientazione è un paesino innevato del Nord Italia. Complici l’argomento fiabesco e il periodo di uscita in sala, il film sta ottenendo buoni risultati al botteghino, ma al contempo sta tradendo le attese di chi invece si aspettava qualcosa di più di un semplice filmetto per famiglie. Ci sono infatti evidenti lacune nel film di Soavi, che toccano più ambiti. Dalla fotografia alla regia, fino ad alcuni elementi di trama, c’è qualcosa che proprio non torna. Noi di filmpost.it vi proponiamo in questo articolo le nostre opinioni a riguardo, aspettando di sentire le vostre!

La Befana vien di notte recensione: trama

Un gruppo di bambini è in cerca della maestra rapita, la quale è, in realtà, la Befana. Il rapitore è Mister Johnny, proprietario di un’industria di giocattoli che, da bambino, non ricevette la calza dalla Befana. La motivazione della dimenticanza? Un cagnolino aveva strappato il foglio dell’elenco con il nome del bambino sopra. La Befana cercò di rimediare, ma Giovanni assegnò a quest’evento la colpa della separazione dei genitori e della morte della madre. Per vendicarsi della Befana, Giovanni creò il personaggio di Mister Johnny e un marchio di giocattoli, con l’obiettivo di sostituirsi a lei.

Attraverso una serie di peripezie, i bambini raggiungono la Befana, che non è riuscita a scappare dalla fortezza del suo nemico. Mister Johnny sembra riuscire nel piano di farsi consegnare le lettere dei bambini dalla Befana, ma non tutto andrà come previsto.

La Befana vien di notte recensione

 

La Befana vien di notte: Michele Soavi e Paola Cortellesi

Prima scelta che ha fatto discutere del film è la regia assegnata a Michele Soavi. Regista che sembrò avere un periodo d’oro negli anni ’80, Soavi venne considerato l’erede di Dario Argento, con il quale ha lavorato. Noto per aver girato solo horror o thriller, tra cui l’originale Dellamorte Dellamore (1994), è meno noto per essere l’uomo dietro alla macchina da presa del secondo blocco de Le avventure del barone di Munchausen di Terry Gilliam. In ogni caso, se questo era pensato e pubblicizzato come un film per famiglie, perché assegnarlo a lui?

Il montaggio e la fotografia sono fermi all’horror anni ’90, con delle sequenze assurde quasi da voltastomaco. Ad esempio quando siamo nella fortezza di Mister Johnny, appena la Befana apre gli occhi, siamo portati dalla telecamera a vedere quello che lei vede in prima persona; la telecamera si muove costantemente da destra a sinistra, ciondolando, per rendere l’effetto dello stordimento, ma ne resta stordito ancor di più lo spettatore. La fotografia sembra quella di un film amatoriale senza budget. La messa in scena vuole essere rivoluzionaria, con una traccia steampunk nella resa dei cattivi. Quello che ne risulta è solo un tentativo goffo.

Altra nota stonata è la direzione degli attori. Paola Cortellesi è una delle migliori attrici italiane attualmente in circolazione. Poterla vedere nel ruolo della Befana ha creato una grande aspettativa per questo film. Aspettativa delusa, però, dalla scrittura del personaggio: non sembra la protagonista, e magari non vuole esserlo per lasciare spazio ai bambini, ma è comunque troppo piatto per essere il personaggio che dà il nome al film. Per di più risulta fastidioso il fatto che per far ridere sia costretta a dover dire parolacce.

La Befana vien di notte: non si salva (quasi) nulla

Sembra essere tutto da buttare in questo film. Alcune scene sono troppo brutte per essere vere. Due su tutte: Giacomo, fidanzato della maestra, che scopre il covo della Befana e immediatamente capisce tutto riguardo alla loro vita precedente insieme, per poi seguire senza interrogarsi un barbagianni. L’altra: mentre i bambini cercano di tirare su dal burrone la maestra Paola, Mister Johnny ricompare dal nulla, vi assicuro, dal nulla, e la afferra.

I dialoghi sono orridi, soprattutto quelli dei bambini, inutilmente volgari. Solo un paio di scene strappano una vera risata, e, incredibilmente, in una il protagonista è Babbo Natale. I bambini sono scritti per sembrare molto più grandi di quello che dovrebbero essere in realtà. Solo il bullo riesce a essere fastidioso come un bullo vero, ma non perché sia bravo, anzi.

Unica nota positiva: Stefano Fresi. Un attore veramente bravo, che riesce a rendere un personaggio, di per sé banale, interessante. Non scade nella macchietta eccessiva, riesce a tenere un tono che in alcuni momenti lo fa sembrare cattivo davvero. Senza di lui il film sarebbe stato un vero disastro.

 

Conclusioni

Come ho più volte sottolineato, l’attesa è stata delusa. La Befana vien di notte non ha sfigurato al botteghino; il suo incasso l’ha fatto, che è sempre un bene per il cinema italiano, ma probabilmente è un film che vale di più sul piccolo schermo, per una serata leggera. Non è una pietra tombale sul cinema di genere italiano. La speranza è quella che si riparta da qui per fare meglio, anche perché peggio sarebbe veramente arduo.

 

 

 

 

 

La Befana vien di notte

Voto - 4

4

Lati positivi

  • Recitazione di Stefano Fresi
  • Film leggero con alcune scene divertenti

Lati negativi

  • Regia, sceneggiatura e messa in scena sommarie
  • Scarsa valorizzazione della protagonista

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3 commenti

  • Donatella ha detto:

    Come film è veramente carino ma le cose che non mi sono piaciute affatto sono:1il bullo che spiava era davvero inconcepibile e sporcaccione,2il bacio finale fra la ragazza nera e Ivan non aveva totalmente senso avrei preferito invece il bacio tra Riccardo e la biondina,3la recitazione dei ragazzi non dico che faccia schifo ma non è nemmeno eccezionale. Comunque bel film apparte queste cose.

  • Donatella ha detto:

    Come film è veramente carino ma le cose che non mi sono piaciute affatto sono:1il bullo che spiava era davvero inconcepibile e sporcaccione,2il bacio finale fra la ragazza nera e Ivan non aveva totalmente senso avrei preferito invece il bacio tra Riccardo e la biondina,3la recitazione dei ragazzi non dico che faccia schifo ma non è nemmeno eccezionale. Comunque bel film apparte queste cose.

  • DANIELE CAROCCIA ha detto:

    Sono stato costretto a vedere questo film a casa di mio cognato Penso di non aver mai sofferto tanto credo che l’alternativa a questo film sia un forte mal di pancia Comunque la serata è andata bene per il cibo che è stato offerto dai padroni di casa Credo che mio cognato si sia giocato le sue ultime carte per potermi invitare a vedere un film I suoi punti sono talmente scesi che oramai il suo credito si è completamente azzerato.

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