La fantastica signora Maisel: la recensione dei primi episodi della quinta stagione

Arrivata alla sua quinta e ultima stagione, La fantastica signora Maisel, tra alti e bassi, si conferma una delle serie di maggiore interesse dell'offerta di Prime Video

Dal 14 aprile su Prime Video sono disponibili i primi episodi della stagione finale de La fantastica signora Maisel. Una stagione arrivata dopo un’ultima annata dagli esiti altalenanti e che segna un cambio di rotta inevitabile per la serie creata da Amy Sherman-Palladino e prodotta da Amazon Studios. Incentrata sulle vicissitudini di una giovane stand up comedian nell’America dei primi anni Sessanta, la storia di Miriam “Midge” Maisel (Rachel Brosnahan), tra nuove trovate, colpi di scena e uno sviluppo imprevedibile, si reinventa così per l’ennesima volta, confermandosi una delle creature seriali più originali degli ultimi tempi.

Ancora alle prese con una carriera che, dopo i fasti della terza stagione e l’apparente crisi della quarta, fatica a decollare, questa nuova annata ci presenta infatti una Midge più determinata che mai a inseguire il proprio sogno, quasi una predestinata alle prese con un futuro che sembra già scritto anche se ancora oscuro. Un trionfo di umorismo, ritmo e irriverenza che conferma come la serie, nonostante gli alti e bassi delle scorse stagioni, resti uno dei prodotti più interessanti della piattaforma, riuscendo ancora a usare il passato e la comicità per parlare (anche) del nostro presente, dei nostri rapporti e della nostra ricerca, costante, di un posto nel mondo.

Indice: 

Trama – La fantastica signora Maisel recensione

1981. Una ragazza parla concitatamente al proprio psicologo del tormentato rapporto con sua madre. Vent’anni prima, un’altra ragazza, sta facendo i conti con le conseguenze delle sue azioni più sconsiderate – e aver vagato tutta la notte nel mezzo di una tormenta di neve è solo una tra le tante – suggerendoci che quella madre assente e problematica del futuro sia proprio lei. Ma nel 1961 quella donna è ancora lontana e per la vita e la carriera di Miriam Maisel detta Midge è il momento di una svolta. Basta locali di spogliarello, basta ingaggi a basso costo: i tempi sono maturi per tornare in carreggiata e puntare finalmente più in alto.

È così che, come una manna dal cielo e con lo zampino della manager Susie (Alex Borstein), arriva il celebre presentatore Gordon Ford (Reid Scott) a proporre a Midge di entrare a far parte del suo gruppo di autori. Una svolta sotto ogni punto di vista per la comica, fino a quel momento abituata a esibirsi sempre in prima persona e davanti a un pubblico. Riuscirà a farsi valere anche in questo nuovo mondo (genitori, suoceri ed ex marito, ovviamente, permettendo) e a realizzare un futuro mai sembrato così vicino?

La fantastica signora Maisel recensione

La fantastica signora Maisel. Amazon Studios

Andare avanti

L’avevamo lasciata sotto una tormenta di neve e la ritroviamo alle prese con le conseguenze delle sue decisioni più avventate, Midge Maisel. Se la quarta stagione si era spesa infatti all’insegna di un arresto o, se vogliamo, di una involuzione nella carriera della turbolenta stand up comedian, è ora il tentativo di tornare in carreggiata il tema di questa stagione conclusiva. “Vai avanti”, diceva (o così sembrava, almeno), del resto, il cartello in mezzo alla neve in cui Miriam si era imbattuta in quella fatidica notte. Un segno, una rivelazione che traccia la direzione stessa di questa nuova annata, sin da subito alle prese con un percorso antitetico a quello della precedente ma, non per questo, meno irto di ostacoli.

Un percorso volto a resuscitare una carriera che – complici gli spiazzanti flashforward all’inizio di ogni episodio, brevi finestre su un futuro che pare già scritto – sembra già destinata a toccare le stelle anche se ancora non sappiamo come e quando. È così che, dopo locali e tournée, è il mondo televisivo, questa volta, a scontrarsi con la signora Maisel, nell’ennesima sfida e nell’ulteriore prova per testare il suo talento di comica in ogni situazione.

La fantastica signora Maisel recensione

La fantastica signora Maisel. Amazon Studios

“Lo sapevo che faceva ridere”

Tra anticipazioni, scommesse e nuovi traguardi l’ultima stagione de La fantastica signora Maisel comincia così con un cambio di rotta repentino, a caratterizzare non solo la vicenda della protagonista ma anche di tutti coloro che le stanno intorno. È così che al naufragio del rapporto tra Joel (Michael Zegen) e Mei (Stephanie Hsu) fa eco quello tra i suoceri (Kevin Pollak e Caroline Aaron), mentre le tragicomiche vicissitudini del padre Abraham (Tony Shalhoub) come cronista del “Village Voice” si accompagnano alla surreale lotta senza quartiere tra la madre Rose (Marin Hinkle) e la terribile mafia degli appuntamenti combinati.

Il tutto con, sullo sfondo, il consueto affresco di un’epoca, tra immancabili riferimenti all’attualità (JFK, la Baia dei Porci, Spartacus) e allo spirito del tempo. È proprio in questo contesto che continua la strenua avanzata di Midge in un mondo di soli uomini, questa volta rappresentato perfettamente dalla writer’s room (tutta maschile) di uno dei programmi televisivi più seguiti del Paese.

La fantastica signora Maisel recensione

La fantastica signora Maisel. Amazon Studios

Un futuro radioso?

Nonostante i cambiamenti e le svolte improvvise, gli intrecci inediti e i nuovi rapporti tra i personaggi, la formula dello show pare così restare invariata. Un mix apparentemente anarchico di situazioni imprevedibili e personaggi sopra le righe che ha fatto, e continua a fare, la fortuna della serie, rinvigorendone la capacità di creare dal nulla momenti tanto esilaranti quanto di inaspettata complessità.

Sorretto dalla scrittura della Palladino, anche regista del primo episodio, che infonde alla materia il consueto ritmo incalzante, La fantastica signora Maisel, dopo il cambio di rotta – e lo sviluppo forse sottotono – della scorsa stagione, sembra così tornare allo spirito delle prime annate, con una storia inventiva e piena di nuovi spunti, preparando la strada a un finale che si spera all’altezza di quanto lo ha preceduto. Una vicenda che esce dall’impasse suo e della sua protagonista, smettendo di girare su se stessa e guardando, nel bene e nel male, “sempre avanti”.

La fantastica signora Maisel

Voto - 7.5

7.5

Lati positivi

  • Dopo una quarta stagione sottotono la serie si reinventa con nuove situazioni interessanti ed esilaranti

Lati negativi

  • L'ampio respiro di questi primi episodi potrebbe far temere che il tempo non sia sufficiente per un finale all'altezza

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