Live is Life: recensione del film spagnolo disponibile su Netflix
Una storia all'insegna dell'avventura resa iconica dal valore profondo dell'amicizia
Live is Life recensione. È disponibile su Netflix dallo scorso 18 luglio Live is Life di cui vi proponiamo la recensione. Il film prende il nome dall’omonima canzone degli Opus che accompagna le avventure dei protagonisti per tutta la pellicola. Diretto da Dani della Torre, il film racconta le avventure estive di un gruppo di ragazzi che si avventurano attraverso la selvaggia e fiera Galizia. Nelle parole del regista stesso il suo lavoro è un omaggio agli anni ’80 e a tutti quei film cult del periodo come I Goonies le cui atmosfere vengono riprodotte nel film
Una pellicola che rappresenta un inno all’amicizia e al valore del supporto reciproco, alla semplicità delle avventure e all’importanza della condivisione. Nel cast – di tutti giovanissimi – Adrian Baena, Juan del Pozo, Raul del Pozo, David Rodriguez e Javier Casellas. Una pellicola piacevole che però in alcuni momenti può risultare ripetitiva e più lenta almeno nella prima parte. Scopriamo nel dettaglio cosa ha funzionato e cosa meno nella nostra recensione.
Indice:
Live is Life recensione – La Trama
Nell’estate del 1985, Rodrigo è pronto per godersi la vacanza dai nonni in Galizia come ogni anno. Concluso l’anno scolastico in maniera turbolenta, tra bassi voti e bulli che lo inseguono, salta nella macchina del padre e parte con i genitori. Giunti a destinazione cerca immediatamente i suoi amici con cui trascorre tutte le estati. In sella alla sua bicicletta sfreccia lungo i sentieri dei boschi adiacenti. Questa estate però sembra avere un sapore diverso. Il padre di Suso ha avuto un incidente sul lavoro e ora è in coma. Álvaro, il fratello di Maza, è malato e lo spettro del cancro minaccia la loro adolescenza e le speranze per il futuro, mentre Garriga è in cerca di figurine da scambiare.
I cinque ragazzi allora decidono di partire per un avventura che sperano possa aiutarli a risolvere i loro problemi. Secondo la credenza popolare se si raccoglie un fiore in alta montagna durante la notte di San Juan e lo si beve in una tisana questa avrà poteri curativi. È così che i cinque decidono di imbarcarsi in questa avventura nel corso della notte e vivere un’esperienza che ricorderanno per il resto della loro vita.
Folkore e Speranza – Live is Life recensione
Come già anticipato nella nostra recensione di Live is Life l’intera struttura narrativa sembra ricordare quella dei Goonies e di tutti i film degli anni ’80, in cui i temi più ricorrenti sono proprio questi: amicizia, avventura e percorso di crescita. A questa avventura si unisce il folklore delle leggende locali, soprattutto dei paesi rurali e piccoli in cui le leggende e il misticismo si mescolano. Nel film la ricerca dell’erba diventa a tutti gli effetti quell’espediente narrativo che innesca l’azione e che funge da motivazione principale che li spinge ad andare avanti nonostante le difficoltà che incontrano lungo il percorso. La missione è la ricerca dell’erba e tutta la speranza che essa porta con se. Legato a questo c’è ovviamente il percorso di crescita dei personaggi che iniziano questa avventura con paure, insicurezze e convinzioni che verranno smentite dalle esperienze vissute.
Tutto il viaggio diventa così un vero e proprio percorso di formazione e di crescita per i singoli personaggi. Il viaggio compiuto offrirà loro un punto di vista innovativo e differente dal quale percepire i loro problemi. Altro tema appunto è l’importanza dell’amicizia e del valore che questa ricopre per ognuno di loro. Alcuni migliorano e crescono imparando a mettere da parte le insicurezze, gli egoismi e ad agire sempre in aiuto dell’altro difendendolo quando necessario e supportandolo nel momento del bisogno. Un inno al vero significato dell’amicizia e di quei rapporti che se coltivati durano una vita intera.
Considerazioni tecniche e conclusione – Live is Life recensione
Nonostante la pellicola abbia tutte le carte in tavola per rappresentare un buon film d’avventura, cade a volte in uno schema già conosciuto tipico di questo genere proponendo una ripetitività delle azioni. La prima parte, fortemente introduttiva, serve per familiarizzare con i protagonisti e le loro storie, ma è una parte che risulta molto lenta rispetto all’evoluzione della storia. I personaggi, sebbene in maniera diversa e in misura diversa, riescono a vivere un momento di transizione e cambiamento. Se nella struttura si riscontrano queste sviste, da un punto di vista tecnico la regia sa perfettamente di avere tra le mani l’ambientazione perfetta per alimentare l’idea di avventura che vuole dare.
Si concentra sulla natura della regione spagnola, la esalta con campi lunghi e molte inquadrature dall’alto per dare l’idea della sua grandezza. Più ancora mostra luoghi quasi fermi nel tempo che aumentano l’impressione di mescolare la narrazione con il folklore locale. Nel complesso Live is life è un film piacevole da guardare che insegna il valore dell’amicizia e l’importanza della condivisione. Esorta a correre il rischio davanti alle paure e provare ad essere più forti di esse. Un’avventura che trasporterà chi guarda per la sua durata in una dimensione naturale e anche un po’ magica che non rimane però mai distaccata dalla realtà con le difficoltà e i problemi dei protagonisti.
Live is Life
Voto - 6.5
6.5
Voto
Lati positivi
- Le tematiche affrontate sono interessanti e non banali
- Sviluppo dei personaggi e loro evoluzione a seguito dell’avventura
- Buona la fotografia e la regia che sono riusciti a valorizzare l’ambientazione e a veicolare il messaggio del film
Lati negativi
- Prima parte del film più lenta e introduttiva
- Schemi narrativi a volte ripetitivi