Mamma Mia! Ci risiamo: la recensione del sequel di Mamma Mia!

Eccovi una recensione di Mamma Mia! Ci risiamo, sequel del tanto amato musical Mamma Mia!

Ben 10 anni dopo il primo Mamma mia! Il regista Ol Parker dirige il sequel Mamma Mia! Ci risiamo. Il tanto amato musical con protagonista Meryl Streep, nei panni di Donna, torna al cinema pronto per far cantare e divertire milioni di spettatori. Come per il primo film anche Mamma Mia! Ci risiamo ripropone le musiche del gruppo svedese ABBA, sulle quali viene basata l’intera trama. La pellicola può essere considerata sia un sequel che un prequel del primo musical, in quanto la storia si snoda attraverso dei flashback che collegano gli eventi del passato con quelli del presente. Un film quindi dinamico che tiene lo spettatore incollato allo schermo e lo trascina nei balli e canti.

In Mamma Mia! Ci risiamo ritroviamo l’intero cast del primo film eccetto la presenza fissa di Meryl Streep che vi interpreta solo una piccola parte. Sono stati aggiunti invece nomi giovani come Lily James, Jeremy Irvine e Hugh Skinner e due pilastri di Hollywood: Cher e Andy Garcia. Il film ha ottenuto un largo consenso tra critica e pubblico, ri-trasmettendo tutte le emozioni e la solarità presenti nel primo. Di seguito vi proponiamo la nostra recensione di Mamma Mia! Ci risiamo.

Recensione Mamma Mia! Ci risiamo

Sono passati alcuni anni dal matrimonio tra Donna e Sam e la partenza di Sophie e Sky. In questi anni l’hotel di Donna ha subito una vera e propria ristrutturazione e purtroppo anche una dolorosa perdita. Sì, perché Donna è morta. Sophie allora decide di prendere le redini dell’hotel Villa Donna per trasformarlo nell’Hotel Bella Donna. Il film si apre con Sophie alle prese con la festa d’inaugurazione dell’hotel. Ad assisterla c’è uno dei suoi padri Sam e l’enigmatico direttore Fernando Cienfuegos ed inoltre giungono nell’isola le due amiche della madre, Tanya e Rosie. Harry e Bill non possono presenziare all’inaugurazione perché impegnati con il lavoro, così come Sky impegnato in un apprendistato a New York. Mentre Sophie segue i preparativi veniamo catapultati nella Londra del 1979 e vediamo una giovane Donna appena laureata che desidera di girare il mondo. Con una serie di flashback capiamo come Donna sia giunta nell’isola Greca di Kalokairi, dove ha partorito Sophie e costruito l’hotel, fino a capire come ha conosciuto Harry, Bill e Sam.

Il primo lo conobbe a Parigi, il secondo in Grecia e precisamente fu proprio lui ad accompagnarla sull’isola; infine conobbe Sam tra i boschi di Kalokairi durante una tempesta. Si capisce fin da subito che l’uomo per cui Donna prova qualcosa di più del semplice affetto è Sam. Infatti, i due passano molto tempo assieme, ma quando la donna scopre che il ragazzo si deve sposare, decide di lasciarlo. Allora la ragazza per riprendersi decide di ristrutturare la fattoria dove vive a Kalokairi e farla diventare un hotel. Nel mentre Donna scopre di essere incinta ma non si sa di chi. Dopo essere tornati al presente, vediamo che la festa d’inaugurazione è saltata a causa di una tempesta improvvisa. Ma niente è perduto, infatti sull’isola arrivano Harry, Bill, Sky e Ruby l’eccentrica nonna di Sophie, pronti per risollevare la situazione.

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Un gioco di riflessi

Quello che più attrae del film è il fatto che tutta la pellicola sia costruita su dei flashback tra passato e presente creati appositamente per mostrare come la vita delle due donne, Sophie e Donna, sia uguale. Sin dall’inizio vediamo come il modo di vivere delle due protagoniste sia messo a confronto. C’è una giovane Donna che si affaccia nel mondo, piena di speranze per il proprio futuro, che tra una “scappatella” e l’altra si costruisce la propria vita. E poi c’è Sophie che prende in mano l’hotel della madre e lo rimette a nuovo, costruendosi e regalandosi un futuro. La costruzione dell’hotel e della sua ristrutturazione è una metafora che indica una volontà di rinascita, di riscatto e di maturazione. Entrambe le donne compiendo questo gesto crescono, maturano e comprendono che la vita è un dono prezioso e va sfruttato.

Se all’inizio Sophie è malinconica e triste per la perdita della madre, appena incontriamo una Donna giovane ed energica, è come se questa trasmettesse anche alla figlia la sua voglia di vivere e di rinascere. Le due protagoniste sono connesse da un legame indissolubile nel tempo, sono una la copia e la forza dell’altra. Come  dimostra l’ultima scena del film, a nostro dire particolarmente commovente. Le due donne si ritrovano in uno splendido duetto madre-figlia a testimonianza e a prova del forte legame che le unisce. Sophie è il riflesso della madre Donna, in tutta ciò che fa e in quello che è. Unico elemento disturbante è il fatto che il regista Ol Parker punta tutta la trama del film su questo parallelismo madre-figlia, rendendolo a volte nauseante e sviante da altre storie che sono solo delle cornici.

Mamma Mia! Ci risiamo: omaggio a Donna

L’intero film Mamma Mia! Ci risiamo è un intero omaggio alla figura di Donna, interpretata magistralmente da Meryl Streep sia nella prima pellicola che nel sequel. La figlia Sophie, le amiche Tanya e Rosie, il marito Sam, assieme a Bill e Harry si riuniscono nell’hotel, che da sola ha costruito, per renderle omaggio e per darle un ultimo saluto. Nel primo film l’abbiamo conosciuta come una donna forte che si è fatta da sola, ora la vediamo nei panni di una giovane donna piena di sogni. Possiamo capirne i sentimenti, da dove viene la sua gioia di vivere e come si è realizzata. Fin dai primi fotogrammi agli ultimi Donna è sempre nella memoria di tutti. Ma gli invitati ed i suoi più cari affetti la ricordano con gioia e serenità.

Il bello del film sta nel fatto di non essere troppo malinconico, perché anche se la Donna conosciuta in Mamma Mia! non è presente e come se ci fosse. Si sente la sua carica e la sua solarità, ora negli occhi di Sophie e nell’hotel a lei dedicato. I flashback che ci riportano alla sua giovinezza sono dei dolci ricordi che Sophie e gli altri fanno propri per avere Donna e la sua forza sempre con loro. La storia e tutta la sceneggiatura è stata costruita per non far pesare l’assenza di Donna nel presente, ma per ricordarla con gioia e felicità.

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Mamma Mia! Ci risiamo: aspetti tecnici

Il film Mamma Mia! Ci risiamo presenta una struttura costruita, come abbiamo già detto, su un continuo alternarsi di flashback. Sebbene possa sembrare una scelta un po’ azzardata che potrebbe far pensare ad una mancanza di linearità o confusione, questo non accade. Sin dall’inizio passato e presente son ben mescolati, nulla è lasciato al caso e tutti gli interrogativi vengono risolti. Il continuo salto temporale non stanca e non annoia, anzi intrattiene e diverte lo spettatore. Tutto ciò rende il film dinamico e ritmico, costruendo parallelismi essenziali per la comprensione del film.

L’unico aspetto che stona in tutto il film è il fatto che sono presenti troppi brani musicali. Le musiche degli Abba sono i tormentoni degli anni ‘70/’80 e per quanto siano belle ed orecchiabili, in Mamma Mia! Ci risiamo se ne fa abuso. Sono tanti i momenti in cui appena terminata una sequenza cantata ne segue immediatamente una seconda. Va bene che il film appartenga al genere del musical, ma sembra che in alcuni casi alcuni brani degli Abba siano stati inseriti forzatamente; e non come essenziali per la comprensione del film come nel precedente Mamma Mia!. Si fa eccezione solo per alcune scene corali collocate nel momento giusto del film (Waterloo, Dancing Queen).

Conclusioni

Mamma Mia! Ci risiamo è un film godibile fin dai primi minuti, che ci trasportano in quell’allegria unica ed inconfondibile del format. Non manca nulla, vi è un repertorio musicale ricco di materiale, ci sono storie da raccontare: gli amori estivi di Donna, l’hotel, le “Donna and the Dynamos” che trovano il giusto spazio e c’è una giovane donna sola su un’isola pronta per affrontare la vita. Per tutto questo potpourri di storie e trame, tutta la pellicola si adatta benissimo sia come prequel che sequel. Inoltre, il fatto di raccontare sia il passato che il presente con continui salti temporali è proprio la forza del film, che diventa dinamico e ritmato al punto giusto. È ben costruito senza creare confusione e caos, ma vi è una ben fatta linearità.

L’unico elemento che ci sembra troppo per come il film viene costruito, è l’alternarsi di troppi brani musicali e coreografie. Esse possono stancare lo spettatore e sviarlo dalla storia, in quanto l’inserimento di alcune canzoni risulta frastornante. Sembra quasi che il regista e gli sceneggiatori abbiamo voluto inserirle solo per dare spazio a brani che nel primo film rimasero fuori. Tutto sommato Mamma Mia! Ci risiamo è ben fatto e costruito, ci riporta indietro nei bellissimi anni ’70 e ci fa divertire dal primo all’ultimo minuto.

Mamma Mia! Ci risiamo

Voto - 6.5

6.5

Lati positivi

  • Buona costruzione del film con flashback tra passato e presente
  • Ottimo cast
  • Divertimento assicurato

Lati negativi

  • Troppi brani musicali
  • Insistenza sul parallelismo madre-figlia

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