Obliterated – Una notte da panico: la recensione completa

Obliterated – Una notte da panico, diretta da Jon Hurwitz, Hayden Schlossberg e Josh Heald e disponibile su Netflix dal 30 novembre 2023, conferma gli aspetti preponderanti delle prime due puntate. Carica quindi d’azione e comicità, lo show Netflix riesce a regalare anche una serie di colpi di scena e di sequenze memorabili, con una colonna sonora che gioca sul contrasto e che risulta vincente. Un prodotto di grande intrattenimento che riesce a coinvolgere. Con un ottimo cast di cui fanno parte Shelley Hennig, Nick Zano, Terrence Terrell, Paola Lázaro, C. Thomas Howell, Kimi Rutledge, Alyson Gorske, David Costabile, Eugene Kim, Carl Lumbly, insieme a molti altri, Obliterated – Una notte da panico (qui il trailer) è la nuova serie action di Netflix da vedere tutta d’un fiato.

Indice

• Trama
• Comicità e action a volontà
• Ovvia prevedibilità e aspettative non esagerate

Trama – Obliterated – Una notte da panico, la recensione

I membri della task force seguono le tracce di nemici che cambiano continuamente volto e che sembrano essere al servizio di qualcuno di sempre più potente e crudele. Tutti, tra allucinazioni e effetti di alcool e sostanze stupefacenti che si fanno sentire maggiormente ogni minuto che passa, tentano di dare il meglio di sé, finendo per causare innumerevoli danni, riuscendo però comunque a raggiungere i propri obiettivi, dove al primo posto c’è sventare l’attacco terroristico. Al secondo le loro relazioni: la storia d’amore tra Ava e Chad, l’amicizia fraterna tra Chad e Trunk e il rapporto tra Paul e la figlia adolescente Jen. Dalla leader Winters fino ad Hagherty, personaggio che viene trascinato incosciente per quasi l’intera durata della serie, tutti si rivelano fondamentali nel salvare Las Vegas, gli Stati Uniti e il mondo intero dalla catastrofe.

Ognuno di loro rischia la vita, si rialza più forte di prima e non smette mai di trovare la parte più ironica della situazione, tra flirt, sguardi languidi, lacrime agli occhi, gelosie allo stremo e difficoltà ai limiti dell’inverosimile, alle quali neanche loro stessi possono credere. Alleati e personaggi positivi che si trasformano in villain supremi e dalle mille risorse, i 7 membri del team non dimenticheranno mai quella notte dove, con i postumi di una festa votata all’eccesso, l’assunzione di acidi e allucinogeni e il continuo scorrere di alcool nel corpo, hanno svolto un incarico in cui non è mai detta l’ultima parola, un’impresa quasi impossibile dal quale trarranno molto più di quanto si sarebbero mai potuti immaginare.

Comicità e action a volontà – Obliterated – Una notte da panico, la recensione

Obliterated – Una notte da panico riconferma il suo tono più comico, assurdo e auto-ironico, da situazioni demenziali a momenti tragici. Non è comunque il dramma che contraddistingue lo show Netflix e se qualche scena potrebbe far scendere una lacrima, è la serie stessa a presentare subito dopo singoli fotogrammi o intere sequenze che ricordano che Obliterated è fatta di azione e ilarità. Così come l’inverosimiglianza e l’incoerenza dello show raggiungono livelli paradossali, lo stesso accade alla narrazione, che tra brio e dinamismo, risulta sempre imprevedibile, a parte il finale e alcuni rapporti che nasceranno tra i vari personaggi. I colpi di scena quindi, diversamente da come poteva apparire, non mancano e anche gli escamotage e stratagemmi per sorprendere funzionano, anzi alcuni possono essere definiti addirittura geniali, capaci di rendere la trama sempre più intricata e piena di continue scoperte.

Tanta azione, tante gag, un pizzico di violenza e splatter che sembra talvolta citare Tarantino, anche se con meno classe e maestria. Costanti ribaltamenti narrativi che coinvolgono e attirano e che rendono Obliterated – Una notte da panico il perfetto prodotto per il binge-watching. Nonostante il tipo di serie creata, lo show ha un ritmo talmente serrato e accelerato da non poter mai distogliere l’attenzione, perché ogni secondo regala qualcosa. Non c’è dubbio sul fatto che senza un’ottima scelta del cast, dove ognuno rappresenta tanto inclusione e politicamente corretto quanto una buona fetta dell’America più nota e conosciuta a livello internazionale, Obliterated – Una notte da panico non avrebbe avuto la stessa presa e lo stesso impatto, lontano da qualsiasi profondità e indagine psicologica, ma forte di un intrattenimento e di un’empatia che, tra il grottesco e il surreale, colloca questa serie Netflix nel settore del più autentico e dichiarato intrattenimento.

Ovvia prevedibilità e aspettative non esagerate – Obliterated – Una notte da panico, la recensione

Sulle note di I Love It degli Icona Pop e di Feeling Good di Michael Bublé anche la colonna sonora di Obliterated – Una notte da panico è tanto travolgente quanto entusiasmante, e spesso accompagna festeggiamenti e party da sogno, oltre che sempre votati alla smisurata eccedenza. Obliterated – Una notte da panico intrattiene e diverte, appassiona e sorprende e dichiara, senza pretese, da subito, di che tipo di show si tratti, con qualche inaspettato espediente che si rivela nel corso dell’intero svolgimento degli eventi. Filerà tutto liscio? L’America batterà anche ora volta la Russia? Gli Stati Uniti e i suoi corpi speciali ne usciranno vincitori e in parte illesi? Forse. Ma basta esserne consapevoli. L’eccellente interpretazione di personaggi stereotipati, in linea con la storia e con la recitazione del cast, così come una regia estremamente dinamica, una fotografia brillante e psichedelica come le sostanze ingerite in una notte di eccesso e di panico e la comicità che pervade e invade qualsiasi scena, fanno di Obliterated – Una notte da panico un spassoso e perfetto passatempo, uno show da vedere tutto d’un fiato, una serie che diventa inaspettatamente sempre più avvincente e ricca di sorprese, una “cafonata” americana di tutto rispetto.