Tales of the Empire: la recensione della nuova miniserie di Star Wars

Disney festeggia lo Star Wars Day con una miniserie dedicata all'Impero e a due, famigerati personaggi legati al lato oscuro della Forza

A pochi giorni dalla conclusione di The Bad Batch e giusto in tempo per lo Star Wars Day, il 4 maggio è sbarcata su Disney Plus la miniserie antologica Tales of the Empire. Una serie d’animazione di sei episodi dedicata a due personaggi secondari dell’universo lucasiano che aggiunge un nuovo tassello all’ormai intricatissimo insieme di rimandi e correlazioni che è diventato il mondo, soprattutto seriale, di Star Wars, preparando la strada all’ormai imminente Acolyte.

Prodotta da Lucasfilm Animation e creata da Dave Filoni con il consueto rigore filologico, la serie, che sin dal titolo richiama l’operazione analoga di Tales of the Jedi, rinuncia in realtà al formato più insistentemente antologico della prima stagione in favore di una struttura esplicitamente bipartita. Raccontando due storie di rivalsa e riscatto speculari, sebbene contrapposte, e tracciando inediti punti di contatto con altri titoli, da The Clone Wars a Star Wars Rebels, da Obi – Wan Kenobi a The Mandalorian, passando, ovviamente, per Ahsoka. L’ennesima dimostrazione della natura ormai fortemente interconnessa ed “espansa” dell’universo di Star Wars, nonché ultimo tassello di un puzzle sempre più denso e stratificato.

Indice:

Trama – Tales of the Empire recensione

In una Dathomir messa a ferro e fuoco dai Separatisti, la giovane Sorella della Notte Morgan Elsbeth, dopo aver visto morire la madre davanti ai suoi occhi per mano del crudele Generale Grievous, comprende che per sopravvivere dovrà essere più spietata dei suoi stessi carnefici. Forse per questo, anni dopo, decide di diventare Magistrato Imperiale, progettando nuove, terribili armi per l’Impero Galattico e soggiogando la mite popolazione di Corvus. Un curriculum di tutto rispetto che attirerà inevitabilmente l’attenzione del Grand’Ammiraglio Thrawn.

Negli stessi anni in cui la giovane Elsbeth decideva di combattere per la sua personalissima causa un’altra giovane veniva posta di fronte a una scelta: mettere le sue abilità da jedi rinnegata al servizio del nascente Impero e dei suoi Inquisitori o morire. È così che Barriss Offee, sebbene reticente, viene iniziata alle vie del Lato Oscuro sotto la supervisione della Quarta Sorella, del Grande Inquisitore e dello stesso Darth Vader. Ma le vie della Forza, si sa, sono infinite e la redenzione è sempre dietro l’angolo…

Tales of the Empire recensione

Tales of the Empire. Lucasfilm

L’importanza dell’animazione

Più di una volta le serie animate si sono rivelate il mezzo congeniale per analizzare ed esplorare l’universo espanso (e in continua espansione) di Star Wars. Titoli ormai iconici come The Clone Wars e Star Wars: Rebels hanno infatti aperto la strada a numerosi progetti decisi a sviscerare ogni aspetto trascurato dalla saga cinematografica principale, spesso dimostrandosi persino più interessanti e inventivi.

Tales of the Empire riprende questo testimone tenendo conto, però, anche della nuova continuity dettata, negli ultimi anni, dalle serie tv, in particolare da The Mandalorian e Ahsoka. Ambientando la vicenda negli anni del dominio imperiale – a implicita conferma di come proprio quel periodo di incertezza e oscurità resti un contenitore pressoché inesauribile per storie di ogni tipo – la miniserie tira così le fila delle ultime narrazioni facendo, allo stesso tempo, luce su personaggi ed eventi rimasti ancora parzialmente nell’ombra, dal rapporto tra Morgan Elsbeth e Thrawn alla nascita degli Inquisitori.

Tales of the Empire recensione

Tales of the Empire. Lucasfilm

Caduta e redenzione

A differenza del precedente Tales of the Jedi, miniserie antologica incentrata su altri due personaggi, Ahsoka Tano e il Conte Dooku, ma più libera in termini di narrazione, con episodi decisamente più autonomi tra loro, l’intuizione del nuovo titolo voluto da Filoni è infatti quello di dividere i suoi sei, brevi episodi in due storie speculari ma ribaltate di segno. L’avventura di due guerriere costrette a confrontarsi con la morte, l’ingiustizia e un nuovo ordine delle cose destinato a segnare i loro stessi destini, le loro esemplari parabole di caduta e redenzione.

Mettendo in primo piano due personaggi come la Sorella della Notte Morgan Elsbeth (già nemesi di Ahsoka Tano in The Mandalorian e Ahsoka) e la ex jedi Barriss Offee (Episodio II, The Clone Wars), è come se Tales of the Empire volesse infatti raccontare storie inedite pur restando fortemente radicata alla nuova continuity seriale. Un titolo a metà strada tra il prequel e il sequel, dunque, scisso in due storie parallele e apparentemente lontane tra loro, unite, però, da un comune senso di rivalsa.

Tales of the Empire recensione

Tales of the Empire. Lucasfilm

Una narrazione essenziale

Da qui, tutti gli elementi ricorrenti dell’universo interconnesso di Star Wars. Dagli immancabili (sebbene discreti e funzionali) cammeo di personaggi ben noti ai fan – il Generale Grievous, il Grande Ammiraglio Thrawn, l’Inquisitore, Darth Vader – agli altrettanto immancabili duelli con le spade laser; dall’etica guerriera alla seminale tensione tra lato chiaro e lato oscuro della Forza.

Certo, il senso di già visto è potente nella nuova miniserie di Filoni e le storie che la accompagnano non brillano certo di originalità. Eppure c’è qualcosa, dal taglio cinematografico di certe sequenze all’essenzialità del racconto (i salti temporali non hanno bisogno di spiegazioni così come le motivazioni dietro alle protagoniste) che fa di Tales of the Empire – soprattutto della sua seconda parte – un prodotto solido e affascinante. Una piccola serie che non smuove equilibri ne detta il passo ma contribuisce a raccontare il suo piccolo pezzo di storia, per la gioia di fan e appassionati.

Tales of the Empire

Voto - 7

7

Lati positivi

  • La scelta di concentrarsi su due personaggi secondari funziona, in particolare per quanto riguarda Barriss Offee
  • Rispetto a Tales of the Jedi la miniserie risulta, sì, più schematica ed essenziale, ma anche concettualmente più solida

Lati negativi

  • Le due parti in cui è divisa la miniserie risultano lievemente sbilanciate, con una prima parte decisamente più debole rispetto alla seconda

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