The Last Word: recensione della serie disponibile su Netflix

Una serie che affronta il tema dell'elaborazione del lutto con ironia e stravaganza

La morte non è niente, io sono solo andato nella stanza accanto. Io sono io, voi siete voi. Questi sono i versi iniziali di una poesia di Henry Scott Holland, dedicata al lutto. Ed è proprio questa la tematica di cui si occupa The Last Word, la serie di cui vi proponiamo la recensione. Sebbene sia una tematica profondamente delicata e complessa, come tante altre sue pari, è diventata oggetto di una serie tv. Magari sembrerà strano pensare di far intrattenimento con un tema del genere, ma le serie come i film non servono solo a intrattenere. Nell’antica Grecia, assistere in teatro a una tragedia era un esperienza che Aristotele definì catartica. La tragedia – come specchio della vita e dei sentimenti – offre allo spettatore la possibilità di rivivere il dolore, attraversarlo e uscirne.

The Last Word punta soprattutto a comunicare che non c’è un modo giusto o sbagliato per vivere un lutto. Anche se ogni volta che se ne vive uno il rituale è sempre lo stesso, monotono e compito, ognuno deve gestirlo a modo proprio e non va giudicato per questo. Siamo fatti di carne e di questo strano equilibrio chimico che innesca azioni e reazioni, che ci fa sperimentare la felicità e il dolore. E come esseri umani così complessi reagiamo alla perdita. The Last Word ci fa entrare nella vita di una famiglia che vive un lutto e ci mostra come i suoi membri lo vivano, reagiscano e si rialzino. Una serie che, sebbene tratti un tema serio e faccia riflettere, riesce anche a far ridere e smorzare il dramma con un black humor calzante. Approfondiamola meglio nella nostra recensione.

Indice:

Trama – The Last Word recensione

Karla e Stephan Fazius festeggiano il loro venticinquesimo anniversario di matrimonio, con i figli Judith e Tonio e una vita modesta. Ma la sera stessa Stephan muore per un’aneurisma e la vita di Karla è completamente stravolta. Le cose subiscono una scossa quando l’agenzia funebre Borowski si occupa di organizzare il funerale. Andreas gestisce le pompe funebri ereditate dal padre con il figliastro Ronnie e la moglie Frauke. In crisi per gli scarsi affari, Borokswi cerca di non farsi sfuggire nessun funerale e quello di Stephan sembra un’ottima occasione. Pochi giorni dopo Karla scopre che la sua situazione finanziaria non è così rosea come credeva e si vede costretta a ridimensionare il funerale e a cercare un lavoro. In occasione del funerale di Stephan, Borowski tiene un discorso che Karla non gradisce e decide di fare l’elogista, occupandosi così dei discorsi ai funerali.

Tra Karla e Borowski inizia questa inaspettata collaborazione che si rivela ottima per entrambe. Karla sembra molto determinata e fa guadagnare ottime entrate a Borowski. Il segreto della donna è che cerca di conoscere le persone che se ne vanno, instaura dei rapporti con i loro parenti per capire che tipo di persone fossero e realizzare l’addio perfetto per tutti. In fondo i funerali non solo un’occasione per dire addio, ma anche per celebrare la vita del defunto. Sullo sfondo si inseriscono le reazioni dei figli di Karla: Tonio che sembra impassibile alla situazione e disposto a far finta che vada tutto bene, e Judith più introversa e criptica. La storia è infarcita di scene ironiche e comiche non convenzionali.

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The Last Word, Pantaleon Films

Manuale d’istruzioni – The Last Word recensione

Come già accennato nella nostra recensione di The Last Word, la serie mostra come non esiste un modo specifico per gestire un lutto. La novità che Karla rappresenta è proprio questa. Nei funerali occidentali c’è sempre un’atmosfera cupa, triste e silenziosa. Basta avvicinarsi a culture diverse per scoprire che il funerale è un’occasione per celebrare quella persona, la sua anima. Alcuni dei funerali che Karla organizza sono fuori dagli schemi, eppure coloro che restano sentono di aver omaggiato la persona che amavano nel modo giusto. Karla ha una sensibilità particolare unita a un carattere a tratti invadente e schietto, che però le permette di cogliere nel segno e di diventare molto di più che un elogista, ma anche un supporto per chi resta. È subito chiaro che questa improvvisa scelta non è altro che un modo per gestire il proprio lutto.

Stephan le ha nascosto qualcosa e quando lei lo scopre ha l’impressione di essere stata sposata con qualcuno che non conosceva. Con il tempo e con le sue esperienze capirà poi che non tutti i segreti hanno cattive intenzioni. Svilupperà un modo tutto suo per gestire l’improvvisa perdita di Stephan; una presenza la sua che aleggia ancora nella vita di Karla, ma che lei a suo tempo capirà come lasciar andare. Intanto i figli si soffermano sugli aspetti più concreti di questa vicenda. Tonio da quindicenne attraverserà le varie fasi di questa complessa esperienza; Judith è l’unica che cerca di far riavvicinare la famiglia. Ognuno di loro ha perso ciò che Stephan rappresentava ai loro occhi e ognuno gestisce questa perdita nel proprio microcosmo. Non un gesto egoista, ma solo profondamente privato. Nella famiglia si può trovare la forza di rialzarsi, insieme.

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The last word, Pantaleon Films

Considerazioni conclusive – The Last Word recensione

Karla è una donna molto pragmatica e schietta, caratteristiche queste che nei vari funerali e nelle varie situazioni creano momenti di ironia. Una famiglia la sua non particolarmente unita, o almeno non nel modo in cui ci si aspetterebbe. Situazioni comiche vedono protagonista anche Borowski con la sua attività in crisi e il suo cinismo, che regalano momenti di black humor. La serie si presenta quindi con una buona premessa e con un messaggio indubbiamente positivo. Esorta a sovvertire gli schemi del dolore contenuto, del rigoroso perbenismo, per concentrarsi unicamente sul proprio dolore; lo mostra nella sua forma più brutale e meno piacevole, e forse riflettendoci meglio è così che dovrebbe essere.

Questa prospettiva singolare, l’uso di dialoghi semplici, essenziali e diretti e queste situazioni drammatiche ma anche a tratti comiche, sono i punti di forza della serie. Ciò che invece la penalizza sono alcune linee narrative non approfondite e lasciate in sospeso; alcune situazioni forse paradossali che stonano con quelle già descritte. Insomma un prodotto, The Last Word, interessante e particolare. Un prodotto che ci mostra come Karla elabori catarticamente il proprio lutto. Giunti al termine della nostra recensione di The Last Word, ne consigliamo la visione. Va ribadito come nonostante la serietà della tematica, la scrittura della serie riesca a smorzare i toni con scene comiche e bizzarre. Un esperimento Netflix (che ha già proposto un prodotto simile con AfterLife) con qualche difetto, ma che nel complesso funziona.

The Last Word

Voto - 6.5

6.5

Lati positivi

  • Argomento delicato affrontato in modo interessante
  • Buon equilibrio tra dramma e ironia

Lati negativi

  • Linee narrative lasciate in sospeso
  • Alcune situazioni eccessivamente paradossali

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