Unwanted – Ostaggi del mare, recensione dei primi episodi della nuova serie Sky

La nostra recensione dei primi due episodi di Unwanted - Ostaggi del mare, serie con protagonista Marco Bocci dal 3 novembre su Sky Atlantic e NOW

Diretta dal regista tedesco Oliver Hirschbiegel, Unwanted – Ostaggi del mare è la nuova serie Sky Original in onda su Sky Atlantic a partire da venerdì 3 novembre 2023 con un doppio appuntamento settimanale (qui il trailer). Con un cast che comprende Marco Bocci, Francesco Acquaroli, Cecilia Dazi, Dada Bozela, Hassan Najib, Jason Prempeh, Marco Palvetti, Denise Capezza e molti altri, Unwanted – Ostaggi del mare è un racconto potente su un tema delicato e controverso come la questione politica e sociale dei migranti, a lungo dibattuta in Italia e nel resto d’Europa. Liberamente ispirata al libro d’inchiesta Bilal, del giornalista Fabrizio Gatti, la serie punta l’attenzione sulle difficoltà dei 28 sopravvissuti a cui verrà in tutti i modi impedito di arrivare in Italia. Anche a costo di riportarli nuovamente verso quel luogo, la Libia, dove sono stati vittime di indicibili violenze.

Indice

Trama – Unwanted – Ostaggi del mare, la recensione

Mentre la nave Orizzonte procede la sua crociera tra musica, cibo, alcool e assicurato divertimento, un barcone carico di migranti naufraga a seguito di un inspiegabile incendio. A vedere le fiamme in mezzo al mare il comandante dell’Orizzonte, Arrigo, che riesce a salvarne 28, ordinando a parte dell’equipaggio di dar loro delle stanze, dell’acqua e del cibo, dopo averli fatti visitare, ma anche di assicurarsi che non escano da un’area specifica in modo che i passeggeri non si accorgano di nulla. È però troppo tardi: molte persone hanno interesse a conoscere, incontrare i migranti e sapere le loro storie. Tra chi spera e ha la certezza che la nave li porterà in Italia e chi teme che la loro destinazione sarà invece Tunisi e quindi l’inevitabile ritorno in Libia, saranno il nigeriano Tareq e l’eritreo Ibrahim a prendere in mano la situazione e organizzarsi con gli altri migranti per dirottare la nave. 

Diverse angolazioni su un tema fortemente sentito – Unwanted – Ostaggi del mare, la recensione

Più punti di vista su un unico tema, quello dei migranti, particolarmente sentito in Italia e nel resto d’Europa, un fenomeno che è al centro della nuova serie Sky Original, Unwanted – Ostaggi del mare. Chi siano i veri ostaggi del mare è una delle sorprese che il regista Oliver Hirschbiegel regalerà nel corso delle puntate successive, facendo di queste prime 2 una lunga e lenta presentazione di un mondo narrativo invitante e travolgente. La nave da crociera Orizzonte che attraversa le acque del Mediterraneo è un luogo da sogno, dove i passeggeri sono dediti al divertimento, al riposo, allo svago; un allontanamento da tutti i problemi che lasciano sulla terra, nell’illusoria convinzione che in mezzo al mare, isolati e distanti, si possa assaporare la vera libertà. La stessa libertà che i migranti stipati su un barcone che prende fuoco ricercano nel medesimo mare e dei quali solo 28 verranno salvati. Intanto sulla nave si balla tra giochi di luci scintillanti, mastodontici e gustosi buffet, nell’eleganza, nel glamour e negli sfavillanti colori di un luogo dove bisogna cedere e concedersi all’eccesso. 

Unwanted Ostaggi del mare

Sky Studios

Questo non pensare, questo disteso piacere di separata, distorta e migliore realtà viene prontamente interrotto dall’arrivo di chi ha rischiato la vita nel tentativo di fuggire da miseria, guerra e povertà e che ha passato il vero inferno prima di salire su quella stessa nave. Corpi martoriati, segnati da torture inimmaginabili, sguardi persi, disorientati da tanta abbondanza, e il continuo martellante interrogativo: “dove sono realmente diretti?. Se da una parte Unwanted – Ostaggi del mare mostra un contrasto flagrante e evidente, al tempo stesso presenta quella parte di popolo, in questo caso italiano, che nutre un interesse smisurato e a volte incomprensibile verso i migranti, dando anche qui una doppia opposta interpretazione: chi fa di tutto perché questo salvataggio passi inosservato e non vuole lasciarsi minimamente toccare dalle storie e dalle difficoltà di queste persone e chi vuole sapere ogni cosa, entrare in contatto, sentirsi utile, diverso e stabilire a tutti i costi un rapporto con loro. 

Struttura e personaggi – Unwanted – Ostaggi del mare, la recensione

La Orizzonte è così un microcosmo, un piccolo universo che rappresenta le varie sfaccettature di un’Italia divisa tra accoglienza, rifiuto, astio, compassione e incredulità. Se i personaggi siano mossi da sentimenti sinceri o no, è ancora presto per scoprirlo, per quanto tra interpretazione e caratterizzazione di alcuni protagonisti, si possono riconoscere figure principali e secondarie. Spiccano tra i migliori volti Marco Bocci nel ruolo di Arrigo, personaggio emblematico alle prese con scelte estremamente difficili, l’attore Jonathan Berlin che, con spontaneità e naturalezza, aiuta i migranti come può, gli interpreti Dada Fungula Bozela nei panni di Tareq, misterioso personaggio che teme che quella nave non li porterà in Italia, e Hassan Najib, nel ruolo di Ibrahim, entrambe figure che danno i volti a 2 migranti che sperano di poter raggiungere la costa dove erano inizialmente diretti.

Unwanted - Ostaggi del mare

Sky Studios

Unwanted – Ostaggi del mare si dilunga eccessivamente in questo particolareggiato disegno, strutturando ambienti, definendo priorità e caratteri di un cast corale, esteso, e con intenti ancora ambigui, che si spera si chiariranno nel corso degli episodi successivi. L’aspetto che per ora suscita maggiormente interesse è sicuramente il destino dei 28 migranti, soprattutto di coloro che non si fidano riguardo loro prossima e ultima fermata e la netta contrapposizione con i membri della crociera. L’equipaggio è più vicino e disposto al reale aiuto e ascolto, la gran parte dei passeggeri ha invece un unico mero obiettivo: doversi divertire ad ogni costo, vivere quei giorni, quella settimana, quei mesi al massimo, senza mai fermarsi, tra eventi, serate, feste, pranzi e cene speciali, in un ininterrotto turbinio di eccelso intrattenimento. Unwanted – Ostaggi del mare ha tutte le carte in regola per essere un altro ottimo prodotto Sky, ma deve accelerare la narrazione e approfondire alcuni personaggi, e per ora ha tutte le possibilità per farlo.

Unwanted - Ostaggi del mare

Voto - 6.5

6.5

Lati positivi

  • Ambientazione vincente e originale
  • Un tema delicato sul quale riflettere

Lati negativi

  • Troppo lento nella presentazione del mondo narrativo e dei personaggi che lo compongono
  • Eventi statici e circoscritti

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