Windfall: recensione del film Netflix con Lily Collins e Jason Segel

Lily Collins, Jason Segel e Jesse Plemons sono i protagonisti del nuovo thriller di Charlie McDowell

Windfall, di cui vi proponiamo la recensione, è un thriller carico di tensione ma dallo sviluppo lento. Charlie McDowell dirige una storia in apparenza semplice ma in realtà complessa e carica di significato. Il film si configura fin da subito non come un thriller carico di azione, ma dallo sviluppo costante e dal ritmo in apparenza statico con passi avanti fatti minuto dopo minuto, quasi impercettibili. Sviluppando tutta l’azione in un unico luogo con soli tre personaggi che ne sono il fulcro, il racconto si carica fino al suo esplosivo finale. I protagonisti sono Jesse Plemons, visto nell’acclamato Il Potere del Cane di Jane Campion che è in lizza agli Oscar, una silenziosa Lily Collins e Jason Segel che convince sicuramente di più del suo personaggio. 

L’elemento che emerge dal film è sicuramente il significato che si nasconde sotto la tensione sviluppata nel corso della narrazione. Il connubio dei tre protagonisti funziona e ognuno si cala bene nel suo rispettivo personaggio, fino a regalarci delle sorprese. Il tutto è caricato da una scelta di musiche incalzanti che si sposano benissimo con l’estenuate scorrere del tempo e la sempre più dilatata tensione. L’unico difetto che si può segnalare sul film è proprio questa sua lenta gestazione che potrebbe non farlo apprezzare a tutti gli spettatori. Ma analizziamo meglio gli aspetti più significativi di Windfall nella nostra recensione.

Indice: 

Windfall recensione
Windfall recensione, High Frequency Entertainment Cloudbreak Pictures Mutressa Movies

Trama – Windfall recensione 

In una vasta e soleggiata proprietà si aggira un uomo (Jason Segel). Ben presto si scopre che non è il proprietario della casa ma si è introdotto illegalmente nella proprietà. Rovista tra i cassetti e gli armadi in cerca di gioielli o denaro. Qualcosa va storto nel suo piano però: i proprietari della casa arrivano inaspettatamente. Nonostante lui cerchi di scappare senza farsi vedere, la donna (Lily Collins) lo vede e da quel momento è costretto a rivedere i suoi piani. In maniera poco convincente li lega in attesa di capire quale sia il prossimo passo. Prova a scappare e rinchiuderli dentro la sauna, ma senza successo. Il proprietario e marito della donna (Jesse Plemons), noto CEO di un’azienda tecnologica, gli propone allora una cifra per lasciarli liberi: 500.000 mila dollari.

L’uomo accetta ma per la consegna ci sarà da attendere il pomeriggio successivo. I tre hanno quindi davanti una lunga notte e un giorno ancora più lungo. Le ore trascorrono e fanno emergere delle somiglianze tra l’uomo e la giovane donna, che sembrano trovare un’apparente connessione. Così come emerge la crisi del matrimonio tra il CEO e la moglie, che nonostante fossero venuti nella proprietà per godere di un po’ di tempo libero, non riescono a nascondere i dissapori latenti che li legano. 

Un’analisi sociale – Windfall recensione 

Come già accennato nel primo paragrafo di questa recensione di Windfall, il tema centrale è la differenza tra classi sociali. Sulla scena vengono presentati quattro personaggi con origini diverse. Il CEO (non hanno dei nomi propri in tutto il corso del film, il che è una scelta interessante volendoli solo relegare ai loro ruoli) si descrive come un uomo che si è fatto da solo, che ha saputo cogliere le giuste opportunità e lavorare sempre. Dalla sua posizione privilegiata ha quindi uno sguardo di accondiscendente pietà per l’uomo che si è introdotto in casa, e che immediatamente classificato, sa di poter comprare con i soldi che possiede a palate. Questa sua presunzione vacilla raramente anche perché il ladro non è poi così convinto dei suoi piani. Il personaggio di Jason Segel sembra essere capitato in questa situazione un po’ per caso, così come il giardiniere, tipico operaio. 

Il ladro non dimostra un polso saldo e la freddezza calcolatrice che ci aspetta da lui. È quindi questo suo lato più umano e meno calcolatore su cui il CEO vuole lavorare. Dall’alto della sua supponenza delega questo compito alla moglie. Il personaggio di Lily Collins si dimostra più simile al rapinatore che al marito. Ha umili origini e con questo matrimonio ha scelto una strada che sapeva dove era diretta. Sacrificare la sua vita, il suo passato e le sue origini per rinchiudersi un un palazzo di vetro perfettamente arredato ma dalla fredda e distante atmosfera. Sono buone le interpretazioni di Collins e Segel perché spingono lo spettatore a domandarsi se questo punto di contatto tra i due li porterà ad un’inaspettata alleanza. Il film è quindi uno spazio di riflessione sul troppo potere dei ricchi e sull’illusione di una ostentata perfezione. 

Windfall recensione..
Windfall recensione, High Frequency Entertainment Cloudbreak Pictures Mutressa Movies

Conclusione –  Windfall recensione 

Prima di chiudere la riflessione fatta su Windfall in questa recensione, è doveroso fare delle considerazioni sul comparto tecnico del film. McDowell usa sapientemente la macchina da presa con un largo numero di inquadrature totalizzati sulla casa. Anche in questo modo, mostrando lo spazio da l’idea della ricchezza e allo stesso tempo della sua asetticità: una reggia grande e perfetta ma vuota al suo interno. Si sposta poi sui volti dei protagonisti, quasi a voler svelare le loro espressioni e scoprire cosa davvero nascondono in profondità. Un ruolo fondamentale per la buona struttura della tensione nel film è la scelta della musica. Toni incalzanti, bassi e cupi, scandiscono i minuti che non passano mai e accelerano sul finale che cambia le carte in tavola. 

Windfall è quindi un thriller, per così dire, impegnato. Il suo punto di forza non è nel complicato intreccio degli eventi, o nelle scene d’azione che sono praticamente quasi assenti. È una lavoro che impernia la sua riuscita sul lento evolversi degli eventi; sullo studiarsi a vicenda dei protagonisti, scrutarsi e scoprisi tutt’altro che perfetti, dimostrando come anche il migliore nasconda scheletri nell’armadio. La scelta altrettanto vincente è l’unico set in cui aleggia l’aria che si appesantisce sempre di più e in cui i protagonisti, passo dopo passo, minuto dopo minuto, accumulano ansia, preoccupazione e paura, fino al solo esito possibile: la fuga, non importa in che forma. 

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Windfall

Voto - 6.5

6.5

Voto

Lati positivi

  • Buone performance degli attori
  • Buona la costruzione della tensione con l' uso della musica

Lati negativi

  • Non il solito tipo di thriller avvincente che ci si può aspettare

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