L’amico del cuore: recensione del film disponibile su Amazon Prime Video

Una toccante e delicata storia sul ruolo prezioso dell'amicizia

La storia che ci racconta L’amico del cuore di cui state leggendo la recensione, è l’essenza più pura del concetto di amicizia. Sebbene il tema trattato dal film non sia affatto semplice, l’amicizia fa capolino e in maniera silenziosa e costante fa piccoli miracoli. La pellicola racconta una storia drammatica di amore, amicizia e di malattia; fa parte del gruppo di film come Io prima di te o Colpa delle stelle, ma riesce a trattare la tematica con delicatezza senza renderla l’essenza del film. Ad enfatizzarne la portata emotiva è il fatto che si basi tutto su una storia vera. Una storia scritta in un articolo pubblicato dall’Esquire, da uno dei protagonisti maschili che con essa ha vinto il premio National Magazine Award nel 2016. La storia ci viene raccontata con tatto ed empatia.

Una narrazione ben riuscita grazie ad buon cast che convince. Casey Affleck, Dakota Johnson e Jason Segel interpretano rispettivamente Matthew, Nicole e Dane; coppia sposata i primi due e migliori amici del terzo, che in cerca di stabilità la trova proprio nel suo essere un amico. Alla regia del film, presentato in anteprima al Toronto International Film Festival e ora su Amazon Prime Video, c’è Gabriela Cowperthwaite mentre la sceneggiatura è frutto di Brad Ingelsby. Analizziamo meglio il film nella nostra recensione e vediamo come è riuscito con successo e con grande dignità a trattare una tematica complessa e dolorosa.

Indice:

Trama – L’amico del cuore recensione

Matthew e Nicole hanno due figlie e sono sposati da tredici anni. Un matrimonio che come molti ha subito momenti di crisi nel corso del tempo. Nei primi anni del matrimonio entra nella loro vita Dane, un amico di Nicole, un ragazzo timido ma dal cuore d’oro. Passano gli anni e l’amicizia tra i tre non fa che intensificarsi sempre di più e Dane è parte integrante della famiglia. Ed è proprio lui che nei momenti di crisi è sempre vicino agli amici. Lo sarà anche nel momento più difficile che attraverseranno: la malattia di Nicole. Dopo la diagnosi la loro vita viene sconvolta e Dane cerca di essere loro vicino facendo del suo meglio. Si prende cura delle ragazze, della casa, della loro quotidianità inghiottita dall’ombra della malattia, arrivando a mettere da parte la propria vita e continuare ad esserci anche quando gli altri se ne andranno.

L'amico del cuore recensione 2

Roadside Attractions, Gravitas Ventures

Un’amicizia pura

Non si può non affrontare questa tematica, nella nostra recensione de L’amico del cuore. Come ci anticipa anche il titolo stesso del film uno dei protagonisti è proprio un amico. Un amico particolare che incrocia la sua strada con quella della coppia e rimane al loro fianco. Dane è una persona incredibilmente altruista e generosa, che tende, come gli dirà Nicole stessa, a non mostrare il lato migliore di sé. Agli occhi degli altri è un uomo senza uno scopo e aspirazioni, che si accontenta di un lavoro mediocre. Ma per Nicole e Matthew non è così. È una persona semplice che lotta per cercare un po’ di quella stabilità che tutti lo accusano di non avere. Per Dane la loro amicizia è una cosa molto importante, anche se non lo ammette mai, ma lo dimostra essendoci sempre e diventando l’unico a rimanere loro vicino nel momento più buio.

Ed è proprio in questo contesto che l’uomo mostra il lato migliore di sé; pur di star loro vicino rinuncia a molte cose della sua vita. Dimostra un’abnegazione e una dedizione nei confronti di chi non rappresenta la sua famiglia biologica, affermando come in certi casi questo non conti. Conta chi ti sta vicino, chi ti vive ogni giorno, tra gli alti e bassi, chi tra le difficoltà cerca di strappare sempre un sorriso e cerca sempre di portare un po’ di leggerezza e di luce nel buio. Ma anche colui che per amore degli altri si prende il peso sulle proprie spalle e fa da scudo a quei problemi che in momenti così sembrano insignificanti. Un grande esempio di ciò che l’amicizia può fare nella sua forma più pura e disinteressata, sia a livello pratico che al livello emotivo, e di quanto conforto possa dare una figura sempre presente.

Un approccio diverso – L’amico del cuore recensione

L’altro grande tema che predomina nel film è quello della malattia. Nicole si ammala e la sua vita viene sconvolta. Il film fa un buon lavoro, a livello di sceneggiatura, nel trattare questa tematica. Il rischio di cadere nel didascalico e nel retorico ci poteva essere, eppure la patina con cui questo tema viene avvolto fa la differenza. Non c’è perbenismo, non c’è negazione, ma solo la verità di questa realtà. Il film non edulcora la situazione; cerca in modo semplice e diretto di rappresentare l’impatto che questa malattia ha sulla famiglia. Lo fa con delicatezza e semplicità, con un’onestà disarmante e dolorosa, a tratti straziante. Questo aspetto dimostra quindi come il film si basi su una sceneggiatura solida e ben scritta. A contribuire ci sono poi le performance dei tre attori protagonisti. All’inizio si ha l’impressione di non riuscire a comprenderli per poi cambiare idea.

È proprio infatti questo approccio semplice, non solo narrativo, ma anche di recitazione, che dà allo spettatore l’impressione di osservare la situazione da fuori, senza esserne toccati, per poi rendersi conto esattamente del contrario. Proprio questo realismo, il tatto con cui lentamente i personaggi si svelano, li rende familiari a chi guarda e lo fa percepire parte integrante della storia. Altro elemento di supporto su un livello tecnico è l’impiego di una regia mai invadente e sempre misurata, ricca di panoramiche, inquadrature dall’altro e primi piani sui protagonisti. Una fotografia anch’essa di buona fattura, che alterna interni ad esterni e contesti urbani alla natura isolata e selvaggia a quella del mare e delle sue infinite possibilità. Un altro elemento che tende a non appesantire il film è il numero limitato di scene nell’ambiente ospedaliero, enfatizzando invece il comfort e l’accoglienza dell’ambiente domestico. Buona anche la colonna sonora.

L'amico del cuore recensione 3

Roadside Attractions, Gravitas Ventures

Conclusione 

Giunti al termine della nostra recensione de L’amico del cuore, non possiamo non consigliarvene la visione. Il film è indubbiamente un buon prodotto sotto diversi aspetti. Tra i lati negativi ci sentiamo di segnalare solo alcune incongruenze legate a parti della storia e alcuni dettagli poco chiari. Piccole sviste che non danneggiano in maniera così importante la qualità della narrazione. In più trattando una tematica molto difficile e facendolo in maniera onesta e diretta, potrebbe risultare un film complesso da guardare. Per il resto ribadiamo come attraverso i suoi punti di forza sia assolutamente un buon prodotto, sotto diversi aspetti. In primis una buona sceneggiatura che affronta con tatto e onestà un tema delicato senza abbellimenti o retorica. Buon lavoro anche dagli attori protagonisti che con le loro performance convincono e coinvolgono lo spettatore e lo portano ad empatizzare con i personaggi.

Un film che è un inno all’amicizia, a tutte quelle persone che ne coltivano il valore e in cui credono. Sarebbe fin troppo facile cedere alle prime litigate o le incomprensioni, mentre qui si dimostra come queste servano a rafforzare il rapporto e contribuiscano a far crescere chi il rapporto lo vive. E solo chi crede così profondamente nel suo valore e in ciò che rappresenta può fare ciò che ha fatto Dane. Non solo far ridere, o aiutare, aspetti sicuramente fondamentali, ma semplicemente esserci. Perché in fondo è così che si costruisce un rapporto, vivendolo in ogni suo aspetto.

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L'amico del cuore

Voto - 7.5

7.5

Lati positivi

  • Storia toccante e delicata trattata senza abbellimenti e con un buona sceneggiatura
  • Buona performance dei tre attori protagonisti

Lati negativi

  • Alcune sviste in dettagli della narrazione

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