La Templanza: recensione della prima stagione della serie spagnola distribuita da Prime Video

Mauro e Soledad, due destini che si intrecciano per ricercare il proprio posto nel mondo

Il destino può cambiare le nostre vite all’improvviso? La Templanza è la nuova serie spagnola distribuita da Amazon Prime Video e di cui vi presentiamo la recensione. Ambientata nella metà dell’ottocento, la serie ha come protagonisti Mauro e Soledad, un uomo ed una donna alla ricerca della propria felicità. I loro destini si intrecciano in Spagna, dopo un passato tormentato per entrambi. Nel primo episodio, la voce fuori campo di Sol, introduce ciò che gli spettatori potranno aspettarsi dalla storia:

Sopravvivere non è vivere. Talvolta, ci accontentiamo di un miraggio di felicità. Fino a quando una seconda occasione ci apre gli occhi. Perché io e Mauro giungessimo a quel momento, dovettero passare vent’anni nei quali entrambi avevamo lottato per trovare un posto nel mondo. Finché il destino non ha frantumato tutto quello che avevamo dato per scontato e deciso di unire le nostre vite per sempre.

Tratto da Un sorriso fra due silenzi, il romanzo di successo di María Dueñas, La Templanza è un racconto ambientato tra Messico, Spagna, Cuba ed Inghilterra. Mauro, interpretato da Rafael Novoa, è alla ricerca del  riscatto personale che gli possa permettere un futuro sereno. In un viaggio, ricco di vicissitudini, troverà l’amore ed il sostegno di una donna. 

Indice:

La trama – La Templanza, la recensione della prima stagione

La vita di Mauro Larrea è piena di sofferenza e battaglie da combattere. All’inizio della sua gioventù, costruisce una famiglia con Elvira che, però, durante il parto del secondogenito perde la vita. L’uomo è improvvisamente solo con due bambini da crescere in Spagna. Decide di partire così per il Messico insieme ai suoi figli per cercare una nuova opportunità di vita. Qui, conoscerà l’indio Santos, che diventerà suo grande amico e sostenitore fidato. Il suo percorso da giovane minatore per affermarsi e trovare fortuna non sarà facile. Ma dopo una serie di difficoltà, riuscirà a costruire un solido impero, commerciando in argento. Mauro riesce così a mettere da parte un buon patrimonio per la sua famiglia. 

Parallelamente, troviamo Soledad Montalvo (Leonor Watling), una luminosa e bella ragazza che vive con la sua grande famiglia in Spagna. I Montalvo sono una ricca famiglia di vignaioli che, da generazioni, producono vini e tessono rapporti lavorativi in tutta Europa. A causa del nonno, Sol è costretta a sposare Edward, un ricco uomo inglese che entra in affari con i Montalvo. Ma lei ama segretamente il cugino Gustavo. Edward, invece, stava per sposare Ines, la sorella di Sol. Ma, improvvisamente, è colpito dalla forza e dalla delicatezza della giovane. Il nonno di Sol la convince a scegliere le nozze con il maturo uomo, dicendole: ’’Devi pensare al futuro della tua famiglia, prima della tua felicità’’. E così, Edward e la sua giovane sposa si trasferiscono in Inghilterra. 

La Templanza: recensione della nuova serie spagnola distribuita da Amazon Prime

La Templanza, Atresmedia, Boomerang TV

Il potere della resilienza

Ci sono cose che vanno al di là di quello che crediamo di poter controllare, momenti in cui anche se stai affondando, devi riafferrare le redini e accettare la realtà.

La Templanza ha come tema centrale la resilienza. Sia Mauro che Soledad sono costretti ad affrontare nel loro percorso di vita parallelo grandi momenti di difficoltà. Senza mai abbattersi, entrambi combattono per rialzarsi e proteggere i loro figli. Sono passati vent’anni. Mauro vive in un grande palazzo con i suoi due figli, ormai diventati adulti. A causa di un affare non andato come previsto, perde tutte le sue ricchezze. Per salvare la vita e la credibilità della sua famiglia, decide di partire per Cuba per cercare nuovamente fortuna. Qui, si troverà ad affrontare i tranelli della perfida Carola, la moglie di Gustavo. Quest’ultimo è il cugino di Sol e vive un matrimonio infelice con Carola. La donna non si sente amata e tesse contro di lui una serie di inganni, per accrescere il suo potere economico. 

Dall’altro lato, invece, Soledad è diventata una donna matura che vive la sua vita con l’anziano Edward e le loro tre figlie. L’uomo, però, viene colpito da una malattia mentale. Affida alla moglie il comando di ogni suo lavoro ma Alan, il primogenito di Edward, avuto da un precedente matrimonio, desidera gestire tutto il patrimonio del padre e distruggere la matrigna. Sol prenderà coraggio e fuggirà insieme ad Edward in Spagna. Nonostante l’importanza del tema della resilienza, le dinamiche affrontate non riescono a coinvolgere il pubblico, in quanto troppo spesso sono frettolose, confusionarie e poste quasi per riempire più che sorprendere la narrazione. 

La Templanza: recensione della nuova serie spagnola distribuita da Amazon Prime

La Templanza, Atresmedia, Boomerang TV

L’amore tra Soledad e Mauro – La Templanza, la recensione della prima stagione

Darei tutto per fermare il mondo per qualche giorno. Solo per qualche giorno, per riprendere un po’ fiato.

Continuiamo la nostra recensione de La Templanza, sottolineando come la serie sia forse colma di vicende che non suscitano un grande effetto. Mauro e Gustavo si sfidano in una partita a biliardo, dove il cugino di Sol perde ed è costretto a donare all’uomo la casa di famiglia e il vigneto dei Montalvo, situati in Spagna. Così, Mauro parte per Jerez, dove conosce Sol. La vita di Soledad è sempre più complessa, in quanto si trova a gestire la degenerativa malattia del marito. Inoltre, è ancora vittima della malvagità del figliastro che la raggiunge in Spagna e tenta di portare via Edward e internarlo in un manicomio. 

Anche Carola arriva a Jerez e vuole distruggere Mauro e riprendere tra le mani tutto quello che Gustavo ha donato all’uomo. La perfida donna si trova davanti Sol, la donna sempre amata da suo marito. Carola esprime tutta la sua antipatia per Sol e le dice: ”Ho imparato a convivere con il tuo ricordo. Era più facile incolpare te, che lui”. Sol e Mauro si uniscono contro di lei, per salvarsi. Tra l’uomo e la donna nasce, sin da subito, una grande intesa. I due si salvano a vicenda in varie situazioni complesse. Il sentimento tra i due protagonisti dovrebbe essere ricco di passione ed attrazione, ma risulta costruito in modo tiepido e innaturale. I due attori non riescono a donare a Mauro e Sol quel trasporto necessario a rendere la loro intesa una grande storia d’amore. La narrazione del loro amore è inconsistente.  

La Templanza: recensione della nuova serie spagnola distribuita da Amazon Prime

La Templanza, Atresmedia, Boomerang TV

Il lato tecnico

Analizzando il lato tecnico de La Templanza, nella nostra recensione, emerge una narrazione forzata e piatta, che non coinvolge gli spettatori ma nemmeno gli stessi protagonisti. Gli intrighi tra i vari personaggi della serie sono usati per riempire gli episodi e non per descrivere e rendere viva la storia. La frustrazione del personaggio di Carola, per esempio, diventa pedante e non è sfruttata come si deve per esplorare le sue azioni. Così come il personaggio di Alan, di episodio in episodio, diventa noioso nella sua continua corsa verso l’arricchimento personale, ai danni del padre. I dialoghi scritti per ogni personaggio sono ripetitivi e poveri di pathos

Mauro e Sol hanno un passato affascinante che, però, non viene raccontato nel migliore dei modi, colpa anche dell’ampio arco temporale che ce li mostra dopo vent’anni, in modo eccessivamente affrettato. Il loro sentimento dovrebbe essere il nucleo vitale della storia, ma nasce in modo silenzioso e senza passione, incapace di sorprendere gli spettatori. Il loro primo incontro, per esempio, avviene soltanto dopo ben sei episodi. Una scelta che non può rendere credibile la storia d’amore che meritava di essere raccontata in modo del tutto diverso. La Templanza è diretta da Alberto Ruiz Rojo, Patricia Font e Guillermo Morales in dieci episodi. La regia è sicuramente limpida ed offre una fotografia d’impatto. Le ambientazioni ed i costumi sono ben curati e risultano credibili. Ma questi elementi non rendono la storia efficace e funzionale per tutta la durata della serie. 

Considerazioni finaliLa Templanza, la recensione della prima stagione

Per concludere la nostra recensione de La Templanza, vi consigliamo di vedere la serie senza nutrire delle grandi aspettative. La serie, pur avendo delle buone intenzioni, non è riuscita a rendere omaggio al romanzo d’altri tempi di María Dueñas. Il period drama non è all’altezza delle altre serie in costume che stanno spopolando in uqesto periodo. Spesso, si trasforma in una soap opera melodrammatica da intrattenimento, dimenticandosi di essere un adattamento di un romanzo. I cambiamenti storici e sociali dell’epoca fanno solo da sfondo e non vengono mai trattati in profondità. Il prodotto confezionato non riesce a decollare come dovrebbe e di epuntata in puntata, Sol e Mauro sembrano appiattirsi piuttosto che evolversi. 

I dieci episodi hanno un ritmo lento e affannoso. L’ambientazione divisa tra Spagna, Messico, Cuba ed Inghilterra è eccessiva e non permette allo spettatore di focalizzarsi sui temi della serie. Sentimenti come l’amore, l’amicizia e la genitorialità vengono dati per scontati e sono privi di quella passionalità e di quella  dinamicità caratteristiche delle serie in costume. Ci sarebbe piaciuto, forse, vedere all’azione molto di più Sol e Mauro da giovani, piuttosto che i maturi, spenti e algidi protagonisti in età adulta.

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La Templanza

Voto - 4

4

Lati positivi

  • I costumi e le ambientazioni sono ben costruiti

Lati negativi

  • La narrazione è piatta e forzata
  • La storia d'amore tra i due protagonisti è spenta ed algida
  • Le dinamiche tra i personaggi diventano ripetitive e noiose

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