The Walking Dead: recap 8×15 – Spoiler alert!

Una recap della quindicesima puntata dell'ottava stagione di The Walking Dead. Attenzione agli spoiler!

Siamo ormai giunti alla penultima puntata di The Walking Dead. Siamo in dirittura di arrivo: la guerra è forse alle porte, i gruppi sono ancora divisi, ognuno nei propri rifugi. Questa puntata è stata cruciale sotto ogni punto di vista, molto intensa e piena di contenuti. Ci sono state importanti rivelazioni e colpi di scena cruciali per l’epilogo dell’ottava stagione. Una puntata che promette bene e che anticipa un finale ricco di pathos. Alla fine della visione siamo speranzosi che il prossimo e ultimo appuntamento sia all’altezza di una serie del calibro di The Walking Dead. Ecco quindi una recap della puntata 8×15 di The Walking Dead.

The Walking Dead: recap 8×15 – Spoiler alert!

Dove eravamo rimasti?

I gruppi si sono ritirati. Hilltop si sta risollevando dopo le perdite subite e i Salvatori stanno preparando le prossime mosse. Tara non sembra essere stata ferita da una freccia infettata, infatti Dwight l’ha colpita per proteggerla dagli altri Salvatori, salvandola dalla metamorfosi in zombie. Intanto Negan si sveglia nella discarica di Jadis, imprigionato e ferito. È solo contro l’ira della donna, ma riesce con il suo carisma a farsi liberare e a tornare dai suoi compagni. Si è aperto con Jadis, le ha raccontato della moglie e del perchè Lucille si chiami così. Ma Negan è Negan e non sapremo mai se lo ha fatto per liberarsi o perché vuole davvero recuperare la fiducia di Jadis. Se volete saperne di più, qui la recap della scorsa puntata.

Il valore

La quindicesima e penultima puntata di The Walking Dead si apre con una lettera strappa lacrime che Carl ha indirizzato a Rick. Parla del suo sogno, di voler un mondo unito ed in pace con Negan. Rick è profondamente provato, finalmente esterna le proprie emozioni e si sfoga. È sempre bello vedere un personaggio forte e coraggioso, come Rick, pilastro della serie che si lascia andare e si apre. Sembra più umano, una persona reale e non fittizia, elementi che piacciono molto ai fan e che fanno ben sperare per le sorti della serie.

La scena cambia e ci ritroviamo ad Oceanside, Aaron è fuggito dalla comunità ed è solo e indifeso. È stanco e affaticato, stremato dalla fame ed in più di un’occasione rischia la vita. Le donne della comunità lo ritrovano ma non sembrano accettare la causa del gruppo di Rick. Una sfida dura da affrontare che ha portato Aaron allo stremo delle forze pur di cercare aiuto. Un personaggio che è passato in secondo piano ma che sicuramente sarà l’asso nella macchina del gruppo. Ha doti da stratega che metterà in piano, solo non sappiamo se sarà in questo finale di stagione o nella futura.

recap 8x15 The Walking Dead

Nel frattempo Rosita e Daryl raggiungono l’avamposto in cui Eugene fabbrica proiettili, nel quale si trova anche padre Gabriel molto malato. In un attimo di distrazione i due rapiscono Eugene, con lo scopo di riportarlo dalla loro parte. Ma lui desiste e riesce a tornare alla base, riuscendo ad ingannare sia Rosita che Daryl. Una mossa astuta e d’impeto per un personaggio passivo e vigliacco come Eugene. Si ribella ai suoi ex compagni, sembra che davvero sia totalmente fedele a Negan. In realtà, con un’attenta analisi si può dedurre che lui fa quello che fa perchè vuole vivere a tutti i costi; e capisce che tramite Negan potrà sopravvivere, anche se questo comporta rinnegare e tradire più volte il suo gruppo. Un personaggio meschino e miserabile che sarà fondamentale per Negan: la sua fabbrica di proiettili è l’asso nella macchina del capo dei Salvatori.

Negan

Negan fa ritorno al Santuario. Il primo con cui si relaziona è Dwight: hanno una breve conversazione che li porta all’interno della struttura, assieme agli altri capi, per strutturare il piano d’attacco contro Hilltop. Qui Negan ha uno scontro molto duro con Simon, lo rimprovera e lo minaccia addirittura di morte per aver sterminato la comunità di Jadis. Ma c’è qualcosa che lo ferma, Simon chiede pietà, chiede perdono e Negan accetta le sue scuse. Si nota palesemente che sta tramando qualcosa. Non crede in realtà alle parole di Simon, lo perdona senza scrupoli, e sappiamo che Negan non l’avrebbe mai fatto. Infatti Simon alla prima occasione parla con Dwight ed organizza con le persone a lui fedeli un ammutinamento contro Negan. Convince gli altri sostenitori che Negan non può essere il capo, si fa troppi scrupoli, non agisce e ragiona troppo.

Mentre Simon tiene il suo discorso, Negan è stato avvisato da Dwight e ha ascoltato tutto. Sfida Simon a fare il capo ed i due finiscono in uno scontro corpo a corpo, nel quale Negan ha la meglio. Simon muore, mentre gli vengono dette parole forti e veementi che ci riportano indietro il Negan che abbiamo conosciuto nelle stagioni precedenti, perso da qualche puntata. Nel mentre Dwight ruba i piani di attacco e tramite Gregory li invia a Rick. Negan scopre il doppio gioco di quest ultimo, sa che parteggia per la comunità di Rick e che più di una volta l’ha pugnalato alle spalle.

I giochi adesso si fanno complicati. Il subdolo piano per salvarsi di Dwight era perfetto in ogni sua parte, la mossa di avvertire Negan dell’ammutinamento di Simon è stata astuta, ma ricordiamoci che davanti a sè ha Negan: il re degli strateghi e dei doppio giochisti. Un po’ ce lo potevamo aspettare, se Dwight avesse portato a termine il suo piano, sarebbe stato troppo semplice per le sorti dei diversi personaggi.

La lettera di Carl

Negan sembra comunque tornato se stesso, ad un certo punto Michonne si mette in contatto con lui via radio e gli legge la lettera di Carl. Le sue parole di compassione e persuasione sembrano toccare Negan, gli rivela che sogna un mondo unito e vuole sapere cosa davvero muove questa rabbia che il capo ha in sè; risponde che se sono finiti in questo “casino” è per colpa di Rick. Sono parole forti che Negan dice consapevolmente, che ci fanno capire che forse davvero anche lui voleva un mondo unito come quello in cui credeva Carl, ma che Rick, con la sua mania di superiorità, in qualche modo l’ha distrutto.

Con questo confronto Michonne cerca di far desistere Negan dall’attaccare Hilltop, facendo leva sui suoi sentimenti che già con l’incontro con Rick aveva mostrato. Ma in questo caso sembra più solido, ha del risentimento verso Rick, lo colpevolizza della situazione in cui tutti si trovano. Certo, se Rick non si fosse ribellato ai Salvatori, Carl, Glenn, Abraham, Sasha, ecc. non sarebbero morti e gli altri componenti non avrebbero rischiato la vita. Ma sappiamo anche che non è nello stile di Rick stare fermo e subire. Quindi entrambi hanno ragione, chi più chi meno, ma tutti e due combattono per le proprie ragioni e per proteggere chi amano.

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