Mank: Steven Soderbergh ha aiutato Fincher a migliorare una scena del film

I commenti di Steven Soderbergh hanno permesso di migliorare una scena di Mank

David Fincher si consulta spesso con il collega Steven Soderbergh e così è stato anche per la realizzazione di Mank. I due registi sono da tempo amici e si sono aiutati spesso durante la realizzazione dei rispettivi progetti; in questo caso, scopriamo che una critica del regista ha portato al cambiamento di una scena chiave del biopic. Sembra che Soderbergh abbia espresso delle perplessità all’amico Fincher su una delle sequenze più importanti di Mank, quella finale della festa in costume a casa di William Randolph Hearst, dove un ubriachissimo Makiewicz fa una lunga tirata contro il potente editore americano, davanti ad amici e colleghi. L’editore del film, Kirk Baxter, a infatti rivelato:

Soderbergh è venuto durante una prima fase del montaggio e in quella scena ci ha spiegato che non riusciva davvero a capire perché Hearst stesse sopportando così a lungo tutta la merda che Mank gli stava tirando addosso. Dopo io e David ne abbiamo parlato e quella critica ha molto aiutato. Non ci ha fornito subito la risposta ma ha posto una domanda molto importante.

La critica di Steven Soderbergh ha aiutato Fincher a migliorare una scena di Mank

Fincher pensava semplicemente che Hearst considerasse Mank quasi come un giullare di corte e gli stesse dando lo spazio per mettersi in crisi da solo, un film su Don Chisciotte ispirato a Hearst, poi diventato la base per Quarto Potere. La critica di Soderbergh ha però fatto capire a Fincher che il ritmo della sequenza nella scena finale di Mank era sbagliato:

Semplicemente significava che stavo concedendo troppi vuoti nella scena. Stavo proponendo troppe pause tra i monologhi di Mank in cui qualcuno poteva intervenire. Non stavo mostrando la scena in modo abbastanza veloce e rimuovendo 10 inquadrature da una parte e 15 da un’altra, Mank è sembrato ancor più straripante. E ci sarebbero state ancor meno opportunità per qualcuno di dire ‘Smettila con questa follia!’. Ha qualcosa da dire e lo farà.

La scena ha inoltre richiesto a Gary Oldman un grande impegno perché doveva pronunciare un monologo di sette minuti e, pur dovendo interpretare una persona ubriaca, doveva farsi capire dagli spettatori. Il montatore ha raccontato che il premio Oscar gli ha regalato moltissimo materiale da poter utilizzare. Insieme a lui nel cast figurano Tom Burke nel ruolo di Orson Welles, Amanda Seyfried, Lily Collins, Tom Pelphrey, Tuppence Middleton, Joseph Cross e Leven Rambin. Inoltre Arliss Howard interpreta Louis B. Mayer e Charles Dance interpreta William Randolph Hearst.

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Mank. Netflix

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