Obi-Wan Kenobi: recensione della serie tv su Disney+

Il ritorno di Obi-Wan e di Lord Vader non sono abbastanza per garantire una visione piacevole, costellata di errori banali e una scrittura pigra

Dopo due stagioni di The Mandalorian e un progetto dedicato a Boba Fett, gli Studios Disney continuano a cavalcare l’onda delle serie tv targate Star Wars con una nuovo miniserie sul mentore protagonista dei primi sei film, Obi-Wan Kenobi
L’attesa prima dell’uscita era elettrica, sia per la notizia che Ewan McGregor e Hayden Christensen sarebbero tornati a vestire i panni dei protagonisti della trilogia prequel, sia perché la serie diretta da Deborah Chow sarebbe andata a riportare sullo schermo la figura di Obi-Wan, uno dei mentori più famosi della storia del cinema, assieme a quella di Darth Vader in un nuovo scontro tra bene e male.

Indice

Aria di kolossal – Obi-Wan Kenobi, la recensione

Il progetto dedicato ad Obi-Wan è stato presentato come un vero e proprio kolossal. A partire dalla scelta degli attori (in primis il ruolo del protagonista nuovamente affidato a Ewan McGregor) per poi concludersi, a poche settimane dall’uscita effettiva del primo episodio, con la presentazione del trailer dai forti tratti cinematografici. Se per molti le ultime uscite dedicate al mondo di Star Wars, i reboot e i numerosi progetti già annunciati sono solo una moda passeggera legata ai profitti, una serie su un personaggio così amato quanto controverso era, sulla carta, un’idea promettente.

Obi-Wan Kenobi si presenta come una serie che vuole ridare una seconda possibilità ai personaggi della saga prequel, e che poteva approfondire alcune tematiche spesso lasciate in sospeso come il forzato stile di vita dei Jedi e le luci ed ombre che hanno da sempre caratterizzato il ruolo del mentore.
Unite anche all’introduzione di Leila bambina (Vivien Lyra Blair), uno spazio che non le è stato riservato visto l’attaccamento di Star Wars per l’eroe maschile. Ma se di Luke sappiamo tutto grazie ai film e alle serie che lo vedono ancora come un personaggio da riutilizzare, di Leila si sa ben poco della sua adolescenza ed infanzia.

Obi-Wan Kenobi

Obi-Wan Kenobi. Lucasfilm.

Il triangolo di protagonisti – Obi-Wan Kenobi, la recensione

I primi due episodi seguono la linea tracciata dalle voci precedenti all’uscita, con un Obi-Wan costretto a nascondersi mentre l’Impero sta dando la caccia agli ultimi Jedi rimasti. Riprendendo la caratterizzazione originale, Obi-Wan viene raffigurato come un mentore la cui rappresentazione attinge alle raffigurazioni cristiane. Nel bel mezzo del deserto è costretto a rintanarsi in una grotta, in solitudine e contemplazione per le azioni che hanno portato Anakin a vestire i panni di Darth Vader.

Sulla medesima linea viene introdotto Darth Vader, che compare come una visione desertica con un mantello calato sul volto nella medesima posa di quando ha compiuto il massacro meglio conosciuto come l’Ordine 66. Assieme a loro viene introdotta Leila. Una curiosa principessa che scappa dalle responsabilità che il ruolo dei genitori le impongono per andare a giocare con Lola nell’ampio giardino. Leila è intelligente, furba e curiosa. Una caratterizzazione che ben si sposa con la principessa che conosciamo tutti.

I primi cedimenti – Obi-Wan Kenobi, la recensione

Le idee e gli spunti quindi non mancano. Oltre a personaggi già noti viene introdotta Reva (Moses Ingram), una Sith ambiziosa che brama le attenzioni di Darth Vader e, per ottenerle, è pronta a far di tutto. Ma solamente le prime due puntate corrono verso la giusta direzione, dalla terza in poi il risultato è disastroso. A saltare subito all’occhio sono dei banali errori di regia e sceneggiatura, dove alcune situazioni narrative vengono risolte con escamotage talmente forzati da risultare dozzinali.

Obi-Wan Kenobi.

Obi-Wan Kenobi. Lucasfilm.

Se è vero che per godersi pienamente una serie di fantascienza dove robot parlanti e alieni vivono fianco a fianco con gli umani, dove sono presenti spade laser e astronavi di vario tipo e dimensioni è fondamentale la sospensione dell’incredulità, gli errori di Obi-Wan vanno oltre. A partire da Reva che riesce a raggiungere e sorpassare Leila senza che lei – ne noi, basiti spettatori – riuscisse a capire come la Sith avesse fatto. Un buco di trama che fa passare anche in secondo piano una scena successa pochi minuti prima, in cui Obi-Wan si incaponisce contro un cancello laser piuttosto che passare sul lato sgombro.

Il quarto, disastroso episodio – Obi-Wan Kenobi, la recensione

Il punto più alto, o meglio più basso, viene toccato però nel quarto episodio. Senza approfondire per evitare spoiler, tutta la quarta puntata è costruita su un espediente caro alla saga di Star Wars che in questa sede viene ripreso più come tradizione piuttosto perché ritenuto utile ai fini della trama.
Se già è inusuale che un centro operativo Sith abbia tutte le guardie radunate in un unico punto e i corridoi siano per lo più vuoti – anche se Reva si aspettava l’arrivo di Obi-Wan -, la situazione raggiunge picchi comici quando Tala assale una sentinella in una sala con delle altre guardie presenti, senza che nessuno batta ciglio.

A questa scena ai limiti del nonsense, si va ad aggiungere un’altra scelta che non funziona né a livello drammatico né estetico. Per fuggire, Obi-Wan tenta di nascondere Leila sotto il suo cappotto e attraversa la sala d’atterraggio piena di Stormtrooper senza che nessuno noti lui – che è l’uomo più ricercato della galassia e nulla gli cela il volto – né la bambina che gli forma un evidente bozzo nel cappotto e i cui piedi spuntano accanto ai suoi senza nessun impedimento.

Il nuovo Lord Vader- Obi-Wan Kenobi, la recensione

La perplessità che si prova mentre si tenta di godere della visione deriva dal fatto che sono tutti errori incredibilmente banali, che potevano essere evitati con poco.
Anche se si prova ad ignorarli, altri problemi costernano le appena sei puntate che compongono questa prima stagione. In secondo luogo, ad essere colpito da una pigrizia narrativa dilagante è proprio la scrittura dei personaggi. L’unica che gode di un’attenzione maggiore è Leila, ma che viene in fretta dimenticata quando il focus si sposta verso il rapporto conflittuale tra Obi-Wan e Anakin.

Obi-Wan Kenobi.

Obi-Wan Kenobi. Lucasfilm.

Quest’ultimo viene riscritto completamente e i suoi nuovi tratti cozzano terribilmente con il villain della saga originale, una caratterizzazione che ha reso il personaggio uno dei cattivi più iconici della storia del cinema. Darth Vader è un dittatore che ha raggiunto una posizione di potere così elevata grazie al suo sangue freddo, all’astuzia e al suo essere un fine stratega. In Obi-Wan Kenobi è l’esatto opposto. Un’intera puntata è dedicata alla decostruzione dei tratti originali di Lord Vader e sostituiti con una brama di potere dettata dall’impulsività.

Escamotage narrativi – Obi-Wan Kenobi, la recensione

Una caratterizzazione del tutto nuova e mal costruita è accompagnata da una poca attenzione all’universo narrativo in cui la serie cerca di inserirsi a fatica. Anche la Forza, un elemento così fondamentale per i Sith e gli Jedi, che andrebbe trattata come un vero e proprio personaggio, viene utilizzata ad uso e consumo della sceneggiatura, a seconda se in quel momento può essere uno strumento utile oppure no. L’unica cosa che risolleva un po’ il ritmo e le sensazioni finali sono i parallelismi tra la saga prequel e la serie, o tra gli stessi personaggi primi tra tutti Anakin e Reva. Ma sono solamente blande luci di speranza che si spengono in fretta.

Conclusioni – Obi-Wan Kenobi, la recensione

Nemmeno sul finale Obi-Wan Kenobi si imposta su un ritmo differente e, quando lo schermo diventa buio, l’unica cosa che resta è una cocente delusione.
Personalmente, da una serie tv o un film che fa parte di un universo narrativo già così ben collaudato mi aspetto che la storia venga in qualche modo arricchita, che un tassello – seppure piccolo – si adatti perfettamente al racconto originale contribuendo a dare una profondità differente o ci si focalizzi sul creare un nuovo punto di vista tramite il quale osservare una medesima storia. In Obi-Wan non ho trovato nulla che si avvicini a tutto questo.

Obi-Wan Kenobi.

Obi-Wan Kenobi. Lucasfilm.

Alla fine di queste sei, lunghe, puntate ci si ritrova davanti ad un finale inconcludente. Che la serie sia entrata oramai nel canone non fa nessuna differenza per Star Wars. Probabilmente, visti gli accenni iniziali e la direzione che la serie ha imboccato, se fosse stato un film con le sue regole e banalmente una durata ristretta, si sarebbe potuto rendere giustizia a dei personaggi che non si vedono da anni sullo schermo. Obi-Wan Kenobi ci lascia con molte domande in sospeso, tanti se e troppi intoppi per poter essere definito un esperimento ben riuscito.

 

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Obi-Wan Kenobi

Voto - 3

3

Lati positivi

  • Baby Leila

Lati negativi

  • Errori di regia banali e una scrittura pigra
  • La caratterizzazione dei personaggi è completamente differente da quella della saga originale

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