You 4: recensione della seconda parte della nuova stagione

Nuove sfide attendono lo stalker Joe Goldberg, interpretato da Penn Badgley, negli ultimi episodi della quarta stagione

Dopo un solo mese di attesa, ecco approdare su Netflix la seconda parte di You 4, di cui vi presentiamo la recensione. I primi episodi della quarta stagione della serie tv di Sera Gamble e Greg Berlanti erano riusciti a donare nuova linfa alla storia dello stalker Joe Goldberg, interpretato da Penn Badgley. Nonostante i buoni propositi per iniziare una nuova vita, il protagonista, sotto la falsa identità del professor Jonathan Moore, era finito di nuovo invischiato in una catena di omicidi, questa volta perpetrati da un personaggio davvero senza scrupoli. La serie ci aveva lasciato con la rivelazione dell’identità del killer, l’insospettabile Rhys Montrose, e l’inizio di una vera e propria sfida. Con un sorprendente plot twist la seconda parte di You 4 rimescola di nuovo le carte in tavola, correggendo qualche scivolone della prima parte ma crollando miseramente in un finale che fa presagire una storia senza fine.

I nuovi episodi di You 4 (qui il trailer) presentano Joe/Jonathan in una situazione sempre più complessa, in seguito alla scoperta dell’identità del “killer mangiaricchi”. Rhys Montrose (Ed Speleers) infatti lo spinge sempre di più a riavvicinarsi al suo lato oscuro, nonostante il desiderio di vivere serenamente il suo rapporto amoroso con Kate (Charlotte Ritchie). Le cose si complicano ulteriormente con l’arrivo di Tom Lockwood (Greg Kinnear), padre di Kate e uomo facoltoso con la mania del controllo. In un crescendo di eventi, Joe dovrà fare i conti con il suo lato oscuro, che pensava di essere riuscito a sopprimere definitivamente.

you 4 recensione

You. Berlanti Productions, Alloy Entertainment, Warner Bros. Television, A&E Studios

Indice

Il lato oscuro di Joe Goldberg – You 4 recensione

L’aspetto interessante e innovativo della seconda parte di You 4 è l’esplorazione del lato oscuro di Joe Goldberg, innescata da un grande plot twist imprevedibile e inaspettato. In seguito a questo, il protagonista, come mai prima d’ora, si ritrova a combattere con la sua anima oscura e a cercare di capire se sia meglio sopprimerla oppure accoglierla e conviverci, come parte integrante e caratterizzante di lui. Una scelta che appare coerente con una certa evoluzione che il personaggio ha intrapreso a partire dal finale di You 3, insieme al tentativo di cambiamento nato da un lasciarsi tutto alle spalle, compresa l’amata Marienne.

I creatori di You, con il suddetto colpo di scena, trasformano la lotta esterna di Joe e Rhys, che poteva risultare poco interessante, in una vera e propria lotta interna al protagonista tra bene e male, giusto e sbagliato, amore e morte. Lo spettatore si addentra così ancora di più nella mente disturbata di Joe ed è costretto a rimettere in discussione quanto visto in precedenza. Una scelta intelligente a livello narrativo, che riesce a tenere viva l’attenzione e la curiosità fino all’ultimo episodio. Inoltre tutto prosegue per il meglio per quanto riguarda la narrazione dell’evoluzione del personaggio, che sembra approdare a decisioni risolutive. Ecco però che gli ultimi venti minuti spazzano via tutto, lasciando un amaro in bocca per un’occasione sprecata, in cui le logiche commerciali trascinano un prodotto, che bene o male ancora riusciva a reggersi in piedi, verso il baratro della ripetizione infinita.

you 4 recensione

You. Berlanti Productions, Alloy Entertainment, Warner Bros. Television, A&E Studios

Cosa non funziona – You 4 recensione

La svolta finale non è di certo l’unico difetto della seconda parte di You 4, che sembra tradire quanto impostato precedentemente in questa stagione e in generale nella serie tv. L’approfondita analisi psicologica introdotta nella storia diventa l’elemento preponderante, finendo per oscurare quella anima trash e sopra le righe tanto contestata, ma al tempo stesso amata da tutti nel profondo. A snaturare un po’ il tutto ci sono anche alcune noiose parentesi drammatiche, come i tormenti di Lady Phoebe o la lotta fra Kate e suo padre. Le storie di questi numerosi nuovi personaggi, alla fine, non aggiungono nulla alla trama principale e si concludono con ennesime autodistruzioni o fini frettolose: una diretta conseguenza dell’inconsistenza di questi personaggi. Tra questi troviamo anche la new entry Tom Lockwood, un “cattivo” privo di qualunque spessore o carisma (l’interpretazione di Greg Kinnear poi non aiuta, dato che l’attore appare totalmente inadatto al ruolo).

A influire negativamente sul giudizio di You 4 c’è anche il quasi totale abbandono della svolta mystery impostata in precedenza. Le squisite dinamiche da giallo classico e detective story erano riuscite infatti a donare nuova linfa a You; l’esplosione del plot twist invece finisce per cancellare tutto e abbandonare le riflessioni sul genere letterario tanto detestato dal protagonista. Non si rimane però all’asciutto di suggestioni letterarie, poiché la svolta narrativa ci conduce nei territori di un grande classico inglese (non si dirà oltre per non incorrere in spoiler). Infine, come anticipato, sono gli ultimi minuti del decimo episodio a dare un colpo di grazia, espressione al tempo stesso di una coerenza e incoerenza.

Ci sarà mai una fine? – You 4 recensione

you 4 recensione

You. Berlanti Productions, Alloy Entertainment, Warner Bros. Television, A&E Studios

You 4 si conclude dunque con un finale che inevitabilmente dividerà l’opinione di molti, un finale che resta fedele alle caratteristiche del protagonista, ma che manda completamente all’aria il suo percorso di evoluzione in atto, che poteva condurre invece a una risoluzione della storia soddisfacente. Sera Gamble e Greg Berlanti scelgono di perseguire invece quasi una celebrazione pop del cattivo, sottolineata da Anti-Hero di Taylor Swift che accompagna gli ultimi minuti del decimo episodio (una sequenza di dubbio gusto e davvero insostenibile).

In conclusione di questa recensione di You 4, si può affermare comunque che i creatori sono riusciti a produrre una stagione priva di un forte sapore di ridondanza. La scelta di rivelare il “killer mangiaricchi” alla fine della prima parte non si è rivelata una decisione sbagliata, poiché si è preparato il terreno per il plot twist che ha introdotto un’interessante analisi psicologica del personaggio. Questa però non ha condotto al culmine di un’evoluzione precedentemente delineata, ma ad una conferma definitiva (forse…): Joe Goldberg sembra destinato a rimanere un antieroe, una figura che rimane fedele al suo lato oscuro. Questo pone dei dubbi sull’utilità di questa quarta stagione e porta a chiedersi che cos’altro si inventeranno i creatori pur di portare avanti questa storia. In fin dei conti quante volte potrà farla franca Joe Goldberg? A quale livello di irrealtà e improbabilità si vuole arrivare?

 

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You 4 - Parte 2

Voto - 5.5

5.5

Lati positivi

  • L'approfondita analisi psicologica del protagonista
  • Il plot twist che non rende ridonante questa seconda parte di stagione

Lati negativi

  • Il finale che apre a una ripetizione infinita della storia
  • Gli inconsistenti e inutili personaggi di contorno
  • Parentesi drammatiche che non si amalgamano con l'anima trash della serie tv

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