La Cosa: spiegazione del finale del film di John Carpenter

Un'analisi approfondita delle varie teorie sul film cult di Carpenter

Abbiamo deciso di analizzare le varie teorie che cercano di dare una spiegazione del finale de La Cosa, il cult movie di John Carpenter, uscito nel lontano 1982. Ambientato in Antartide il film racconta di una misteriosa e letale creatura aliena in grado di infettare gli esseri viventi riproducendone perfettamente comportamento e sembianze. A far fronte a questa terribile minaccia un gruppo di scienziati che lavora in una base in Antartide.

Una suspense crescente e un alone di mistero ci accompagnano per l’intera storia fino all’ultima scena, quando MacReady (Kurt Russel) e Childs (Keith David), unici sopravvissuti, sono l’uno di fronte all’altro. Trovare una spiegazione al finale de La Cosa significa rispondere ad una domanda essenziale. Chi è l’alieno a fine film? Quale è il significato del finale del film?

ATTENZIONE DA QUI A SEGUIRE L’ARTICOLO PRESENTA IMPORTANTI SPOILER SULLA TRAMA E SUL FINALE DEL FILM

Spiegazione del finale de “La Cosa”, cult di John Carpenter

Si tratta sicuramente di uno degli epiloghi più ambigui e dibattuti della storia del cinema. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di trovare una spiegazione del finale de La Cosa di John Carpenter analizzando le varie teorie (per lo più di fan) che si sono susseguite negli anni. Partiamo analizzando appunto la scena incriminata. MacReady (Kurt Russel) e Childs (Keith David) sono gli unici sopravvissuti alla fine del film. Lo spettatore a questo punto arriva a chiedersi chi dei due sia La Cosa. Sicuramente con la distruzione della base operativa nessun umano sarebbe resistito alle proibitive temperature notturne dell’Antartide e quindi come dice lo stesso MacReady “perchè non aspettiamo un po’ e vediamo cosa succede?“.

Tralasciando il finale tagliato da Carpenter in cui MacReady si salva e prova di non essere contagiato proviamo ad analizzare le teorie più veritiere per trovare un significato a questo misterioso epilogo. Di seguito un breve ripasso con un video della scena finale del film in lingua originale.

Prima teoria: i sospetti su Childs

Partiamo dal presupposto che il principale sospettato è sicuramente Childs. Questo perché MacReady è un po’ il protagonista della storia ed essendo inquadrato per quasi tutto il film sappiamo (o almeno pensiamo) che non può essere stato contagiato. Ad un certo punto invece perdiamo di vista Childs che riappare nella sequenza finale con abiti differenti affermando di essersi perso nella tormenta di neve.

Seconda teoria: la bottiglia di whiskey – spiegazione del finale de “La Cosa”, cult di John Carpenter

La bottiglia di whiskey è il mezzo con cui si trasmette La Cosa e lo dimostra il fatto che chiunque abbia bevuto da li si è poi trasformato. Se diamo per vero questo sia MacReady che Childs sono stati contagiati. Ma è stato lo stesso Carpenter a farci notare che potrebbe essere solo una coincidenza non pensata nella sceneggiatura o potrebbe trattarsi addirittura di un’altra bottiglia.. falso indizio, ma andiamo avanti…

Terza teoria: la bottiglia di gasolina

Una delle fan-theory più interessante è quella secondo cui MacReady offra a Childs una bottiglia con della gasolina (utilizzata prima per le molotov) come test. Secondo questa ipotesi Childs è La Cosa perché bevendo dimostra di non essere in grado di distinguere il gasolio dall’alcool. A conferma di ciò MacReady sorride in maniera ironica e sconsolata, quindi il sipario si chiude. Tale interpretazione è stata però smentita dallo stesso Kurt Russel ad un’intervista sul red carpet di Hateful Eight.

Quarta teoria: la “condensa umana” – spiegazione del finale de “La Cosa”, cult di John Carpenter

Nel guardare attentamente la scena finale possiamo osservare che Childs (Keith David), a differenza di MacReady (Kurt Russel), quando respira non forma condensa e questo è l’indizio “spia” che lo identifica come “non umano“. Tuttavia questa terza chiave di lettura, pensata sempre da fan, è stata fortemente screditata dagli stessi Carpenter e Keith David. Infatti viene fatto notare come i due personaggi siano illuminati diversamente in questa scena e che quindi sia solo un problema di luci ed ombre. Se guardiamo con attenzione possiamo notare che almeno in un paio di inquadrature la condensa (sebbene poco visibile) si forma anche mentre parla Childs.

Quinta teoria: quella luce negli occhi

L’ultima chiave di lettura è stata fornita nel 2016 dal direttore della fotografia Dean Cundey nei contenuti speciali dell’ultima edizione del film in Blu Ray; Candey sostiene che nel film lui e Carpenter hanno volutamente introdotto un particolare riflesso di luce soffusa negli occhi dei personaggi non contagiati; tale elemento simboleggia appunto la loro umanità.

Non c’è una risposta chiara nel finale che rimane sempre fortemente ambiguo, ma se ci concentriamo bene possiamo notare che il riflesso di luce è presente sia negli occhi di Childs che in quelli di MacReady. Se si da credito a quest’ultima interpretazione fornita proprio dal direttore della fotografia del film, i due personaggi del finale potrebbero essere entrambe umani e destinati quindi a morire con il gelo dell’Antartide..

Le ipotesi di Carpenter

Negli anni a venire John Carpenter ha rilasciato svariate interviste con diverse interpretazioni al finale del suo film. Se inizialmente affermava di non sapere chi fosse La Cosa in una dichiarazione successiva (Entertainment weekly Cape Town festival del 2013) affermò di sapere ma di non potere rivelare nulla. Lo stesso Kurt Russel dichiarò che di sicuro il suo personaggio non era stato contaminato, ma fu proprio Carpenter a smentirlo in seguito.

La Cosa – La vera spiegazione del finale del film

Il finale volutamente ambiguo disseminato di falsi indizi, le numerose teorie dei fan, la chiave di lettura del direttore della fotografia e le varie ipotesi contrastanti dello stesso Carpenter ci fanno arrivare ad un’unica conclusione: il vero senso del finale del film è appunto il dubbio, il mistero. Il significato ultimo de La Cosa di Carpenter è il claustrofobico senso di paranoia in cui vivono i personaggi ed in cui viene impietosamente trascinato anche il pubblico che si domanda se La Cosa sia sopravvissuta e pronta quindi a contagiare il resto dell’umanità.

Il fatto che Carpenter abbia creato un finale senza soluzioni e abbia formulato diverse teorie contrastanti tra loro deve farci riflettere su quale sia il suo ultimo scopo e non è di certo un “divertimento sadico” nel prendere in giro i fan del film. Non deve esserci un chiaro “colpevole” a fine proiezione. Dobbiamo rimanere nel dubbio, seguendo falsi indizi come i protagonisti della storia, generando chiavi di lettura più o meno plausibili ma senza avere mai una risposta concreta. E’ questo il senso ultimo del cult movie di John Carpenter. Il mistero sul finale è stato, è e sarà sempre dibattuto, consacrando in questo modo il film all’eternità.

 

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4 commenti

  • Giovanni ha detto:

    Basandosi sul prequel la Cosa non è in grado di replicare ciò che non sia organico e Childs ha l’orecchino all’orecchio destro nella scena finale.

  • Sirio il dragone ha detto:

    ma un ipotesi che entrambi i sopravvissuti siano la cosa?
    mi sembra impossibile che MacReady sia potuto sopravvivere a quell’esplosione finale gigantesca a pochi metri di distanza, in oltre appunto propone di rimanere li a morire congelati, se era umano era più sensato proporre di morire entrambi bruciati.

  • enea ha detto:

    come ha detto Giovanni… l unico che potrebbe essere la cosa è MAC
    tenendo conto appunto del prequel del 2011 che indica come non possibile la replica di oggetti come l orecchino ancora presente sul lobo.
    tutto il resto sono solo fantasticherie

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