Oscar 2018: i grandi esclusi dalla categoria Miglior Film!

Mudbound

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Dopo lo scorso anno, anche in questi Oscar 2018 Netflix sperava di poter portare un suo prodotto tra i candidati a Miglior Film.
E sorprende la mancata nomination a “Mudbound, uno dei pochi lungometraggi di valore del colosso dello streaming. Sorprende per la qualità dell’adattamento (candidato alla Miglior Sceneggiatura non originale) e della splendida fotografia (anche qui altra nomination). Inoltre l’applauso va anche al cast corale in cui spicca Mary J. Blige e la sua candidatura come Miglior Attrice non protagonista. Mudbound, per temi e qualità, sicuramente meritava di essere aggiunto ai nove film in competizione.


L’inganno

Uno dei film più discussi ma allo stesso tempo più elogiati, non solo dello scorso Festival di Cannes ma dell’intero anno, non riceve neanche una candidatura agli Oscar 2018. Il gioiello di Sofia Coppola, che poteva coronare una già grande carriera, si risolve con tanti applausi ma poca considerazione dei membri dell’Academy. Grande prova di un ben amalgamato cast corale, in cui spiccano i nomi di Nicole Kidman, Colin Farrell, Kirsten Dunst e Elle Fanning.
Sorprende sicuramente l’esclusione de “L’inganno” da una categoria come Migliori costumi e non ci saremmo stupiti se fosse stato nominato a Miglior Film.



The Big Sick

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Tra i migliori film dello scorso anno, e sicuramente tra le migliori commedie c’è sicuramente “The Big Sick“. Apprezzata dalla critica e adorata dal pubblico, questa dolce e leggera commedia però, pur trattando anche temi spigolosi, rientra in quella categoria di film poco apprezzi dall’Academy. O almeno, non così tanto da inserirli nella categoria più importante. Ci si consola con una nomination a questi Oscar 2018: quella per Miglior Sceneggiatura originale, anche perché era quasi impossibile non considerare una storia così ben strutturata ed esposta.


Molly’s Game

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Forse meno eclatante come esclusione da questi Oscar 2018, ma “Molly’s Game” di Aaron Sorkin (alla sua prima opera da regista) ha tutte le carte in regola per competere con nomi più grandi. Una storia di intrighi clandestini che è valsa a Jessica Chastain la nomination come Miglior Attrice in un film drammatico ai Golden Globe.
Ed invece l’Academy lo fa tornare a casa “solo” con la nomination per la Miglior Sceneggiatura non originale (candidata anche ai Golden Globe) e un po’ di delusione. Un film, con un cast fortissimo, che poteva avere di più, forse osando un po’ di più.


The Square

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Sorpresa a Cannes, “The Square” è sicuramente uno dei prodotti più geniali degli ultimi anni, irriverente ma anche cinico e con una dose d’ironia che lo rende indecifrabile a molti. Una serie di eventi caotici rendono piacevole ma confusionario un prodotto che intreccia sociologia, arte e critica alla società contemporanea, velata da una sottile presa in giro. Forse il favorito alla vittoria nella categoria “Miglior Film straniero”, il film svedese vincitore della Palma d’Oro a Cannes, diretto da Ruben Östlund, avrebbe meritato quel posto da outsider controtendenza e guastafeste che forse si era prefissato di prendersi.

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