House of Gucci, Jared Leto affronta le critiche ricevute per la sua performance: ”Non leggo le recensioni”

 House of Gucci continua a dividere il pubblico e la critica. A non tutti è piaciuto il nuovo film di Ridley Scott che vede Lady Gaga interpretare Patrizia Reggiani. La pellicola è ispirata alla sconvolgente storia vera della famiglia che ha fondato Gucci, la casa di alta moda italiana diventata famosa in tutto il mondo.

Il film racconta tre generazioni di Gucci attraverso tre decenni. Potere, Creatività, Ambizione, Tradimento, Vendetta e un omicidio sono gli elementi chiave della narrazione. Nel cast, accanto a Lady Gaga e Adam Driver troviamo anche Al Pacino e Jared Leto. Quest’ultimo interpreta Paolo Gucci. Il personaggio delineato da Leto appare come un uomo d’affari poco intelligente e senza talento. Ma a non convincere gli spettatori è proprio la performance costruita dall’artista. 

House of Gucci, Jared Leto affronta le critiche ricevute per la sua performance: ”Non leggo le recensioni”

Jared Leto ha sniffato sugo all'arrabbiata per il ruolo in House of Gucci

House of Gucci. MGM

Il ritratto plasmato da Jared Leto in House of Gucci è stato definito da tutti ‘esagerato’. In una recente intervista a ScreenDaily, l’attore ha affrontato le critiche ricevute, affermando: ”Posso immaginare la reazione perché è un grande swing. Non guardo le recensioni, non guardo i critici né leggo i commenti, ma ho fatto del mio meglio. Paolo è il meglio che posso fare. Se non ti piace il mio lavoro, va bene”.

Inoltre, l’attore ha raccontato: ”Mi sono divertito molto ad interpretarlo, ho scavato il più possibile in profondità. È anche il fatto che se non stai facendo incazzare le persone, allora stai facendo qualcosa di sbagliato. Come attore, se vuoi intaccare le cose devi rompere un po’ le cose, e non tutti lo capiranno. Quindi, se sta dividendo il pubblico, allora è fantastico”.

Jared Leto ha raccontato che non c’era una grande quantità di informazioni sul vero Paolo Gucci per costruire il suo personaggio. L’artista ha avuto con sé solo poche fotografie e un paio di minuti di filmati di Paolo: “Mi è bastato appena per ottenere una cadenza, un registro per la sua voce, un dialetto, il suo senso dell’umorismo. Potrei dire che era spiritoso e affascinante.”

 

 

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