Abolita la censura cinematografica: il decreto del ministro Franceschini

L'annuncio della firma del decreto nella giornata di ieri

Il ministro della Cultura Dario Franceschini ha firmato il decreto che istituisce, con una svolta storica, la Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche. Con il comunicato diffuso il 5 aprile 2021 in via ufficiale la censura cinematografica è definitivamente abolita e superata. “Abolita la censura cinematografica; definitivamente superato quel sistema di controlli e interventi che consentiva ancora allo Stato di intervenire sulle libertà degli artisti”. Questo è ciò che si legge nel comunicato con cui il ministro ha annunciato la firma del decreto. Di fatto non sarà più possibile censurare le opere cinematografiche né imporre tagli o modifiche di sorta.

Dario Franceschini firma il decreto con cui la censura cinematografica è di fatto abolita

Nel corso degli anni la censura cinematografica italiana ha colpito pesantemente diverse opere di registi illustri. Per fare qualche esempio, Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci, La dolce vita di Federico Fellini, Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti. Non solo, tra i film censurati figurano anche quasi tutte le opere di Pier Paolo Pasolini, Totò e Carolina di Mario Monicelli e Il grido di Michelangelo Antonioni. Per fare una stima, si calcola che a partire dal 1944 la censura cinematografica abbia colpito 274 film italiani, 130 americani e 321 di altri Paesi.

La Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche avrà il compito di verificare la corretta classificazione delle opere da parte degli operatori. L’organo è presieduto dal Presidente emerito del Consiglio di Stato Alessandro Pajno e conta 49 componenti. Esperti di comprovata competenza nel settore cinematografico e negli aspetti pedagogico-educativi; a loro il compito di sorvegliare su questioni legate alla tutela dei minori e alla comunicazione sociale. Nella scelta dei componenti della Commissione hanno avuto voce in capitolo anche le associazioni dei genitori e quelle per la tutela degli animali. Si tratta senz’altro di una svolta storica necessaria; ora che la censura cinematografica è abolita lo Stato non potrà più intervenire sulle libertà degli artisti.

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