Green Book: la storia vera dell’amicizia che ha ispirato il film vincitore del Premio Oscar 2019

L'amicizia e il rapporto nato tra un afroamericano e un bianco sullo sfondo dell'America segregazionista

Green Book è un film del 2018 che andrà in onda questa sera alle 21.10 su Rai Movie. La pellicola, diretta da Peter Farrelly, si è aggiudicata ben tre premi Oscar nel 2019, incluso quello di miglior film dell’anno. La storia che racconta è quella di un’amicizia che si instaura tra un pianista afroamericano Don Shirley e il suo autista bianco, Tony Lip, interpretati rispettivamente da Mahershala Ali e Viggo Mortesen. A scriverne la sceneggiatura oltre al regista anche il figlio dello stesso Tony, Nick Vallelonga che si è servito di interviste ai due e lettere scritte alla moglie di Lip. L’amicizia nacque in occasione del tour di Don Shirley nel 1962 che fu accompagnato da Lip nelle varie tappe; il rapporto non fu idilliaco all’inizio ma ben presto entrambe cambiarono opinione l’uno sull’altro. Scopriamo la loro storia vera che ha ispirato Green book, il cui nome deriva da una guida, molto diffusa in quel periodo, che raccoglieva tutti i posti dove gli afroamericani potevano soggiornare o mangiare, essendo nel periodo segregazionista. 

Green Book 2

Green Book, Participant Media, DreamWorks Pictures, Innisfree Pictures, Cinetic Media, Alibaba Pictures

Green Book: chi erano Don Shirley e Tony Lip,  e come è nata la loro amicizia

Green Book racconta la storia di Don Shirley,  un pianista classico e jazzista, nato nel 1927. Già all’età di 2 anni imparò a suonare il piano, mentre l’organo un anno più tardi. Si è laureato nel 1953 in musica all’università Cattolica a Washington. In quegli anni cercò di perseguire la carriera musicale, ma scoraggiato dal poco supporto si iscrisse nuovamente all’università studiando psicologia. Non si arrese del tutto e arrivò a pubblicare il suo primo album Tonal Expressions, che ha raggiunto la 14 posizione nella classifica Billboard nel 1955. Nel 1962 Don scelse di iniziare un tour negli stati del sud per cambiare la percezione degli afroamericani e qui la sua strada si incontra con quella Tony Lip. Quest’ultimo, nacque in Pennsylvania da genitori italiani, e si trasferì nel Bronx quando lui era ancora molto piccolo. Prima di divenire un attore, Lip ha svolto il servizio miliare in Germania fino al 1953, nel 1961 invece ha iniziato a lavorare in un nightclub a Copacabana.

È proprio questo il periodo in cui incontra Don che lo assume come autista per accompagnarlo nel suo tour negli stati del Sud. La rappresentazione di questo rapporto però è stata oggetto di controversia, stando a quanto dichiarato dalla famiglia di Don. Secondo loro quest’ultimo infatti vedeva Tony più come un impiegato a tutti gli effetti che un amico, anche se le registrazione dello stesso Don dicevano l’opposto. Dopo la parentesi del tour, il pianista ha lavorato con la Chicago Symphony e la National Symphony Orchestra, e ha scritto delle sinfonie per la New York Philharmonic e l’Orchestra di Philadelphia. È morto il 6 aprile 2013. Tony Lip invece ha intrapreso la carriera di attore ed è stato noto per la sua performance nella serie I Soprano. Anche lui si è spento nel 2013, il 4 gennaio. Da non perdere Green Book stasera alle 21:10 su Rai 4.  

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