É morta Lina Wertmüller, la prima regista candidata all’Oscar nel 1977

Addio a Lina Wetmüller: la regista si è spenta a 93 anni nella sua casa di Roma

Lina Wertmüller si è spenta nella notte a Roma, all’età di 93 anni. La grande artista è stata la prima regista donna ad essere candidata all’Oscar nel 1977, grazie alla pellicola Pasqualino settebellezze. Nel 2020, ha conquistato il Premio Oscar onorario per la sua lunga ed intensa carriera. La camera ardente sarà allestita in Campidoglio. Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha dato il triste annuncio della morte dell’artista. Inoltre, su Twitter la ricorda come “Una grande regista che ha realizzato film densi di ironia e intelligenza, la prima donna candidata all’Oscar per la miglior regia. Roma le darà l’ultimo saluto allestendo la camera ardente in Campidoglio.”

É morta Lina Wertmüller, la prima regista candidata all’Oscar nel 1977

Nata a Roma nel 1928, Lina Wertmüller si avvicina al teatro all’età di diciassette anni quando si iscrive all’accademia teatrale, diretta da Pietro Sharoff. Successivamente, inizia a collaborare con vari registi teatrali. L’incontro con Federico Fellini le cambia la vita. Infatti, il regista la sceglie come aiuto regista e attrice ne La dolce vita nel 1960. Esordisce alla regia nel 1963 con la pellicola I basilischi. Con il film Pasqualino settebellezze raggiunge la fama mondiale. Il progetto cinematografico conquista ben quattro candidature agli Oscar e Lina diventa la prima regista donna ad essere candidata nella storia del Cinema. La sua è stata una carriera ricca di traguardi e riconoscimenti. Nel 2019, ottiene anche la prestigiosa stella sulla Walk of Fame. 

In un’intervista, la Wertmüller aveva raccontato così il suo intenso legame con i suoi film: ”Ho pensato a quello che i film evocavano, sono trenta, ognuno è un anno, un anno e mezzo di vita. A quali sono più legata? Li amo tutti come figli, pregi e difetti, ci sono pezzi di vita dentro ciascuno”. Riguardo alla sua vita, la regista dichiarava: ”Ho avuto una vita fortunata, un lavoro nello spettacolo che è stata la mia passione da subito, la regia, l’amicizia con Federico Fellini, l’amore di Enrico, una figlia meravigliosa e in tutto questo sono rimasta un’anima libera”.

 

 

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