Mary e il fiore della strega – Evento speciale 14-20 giugno al cinema

Mary e il fiore della strega - Evento speciale per il film d'animazione di Hiromasa Yonebayashi. Nei cinema dal 14 al 20 giugno l'opera prima dello Studio Ponoc.

Mary e il fiore della strega – Evento speciale per il film d’animazione dello Studio Ponoc, nei cinema dal 14 al 20 giugno. L’opera porta sul grande schermo il romanzo per ragazzi “La piccola scopa” della scrittrice britannica Mary Stewart.

Mary e il fiore della strega – Evento speciale 14-20 giugno al cinema

Mary Smith è una bambina di dieci anni, maldestra e dai folti e ribelli capelli rossi. La protagonista della storia è costretta a passare le vacanze estive presso la casa della prozia, compagnia non gradita in quanto considerata troppo noiosa.

Un giorno però, passeggiando insieme ai suoi gattini Tib e Gib, trova tra l’erba folta del bosco uno strano fiore azzurro e luminoso. L’indomani alla disperata ricerca di uno dei gattini torna nel bosco trovando invece una scopa incantata, incuriosita decide di provarla riuscendo sorprendentemente a volare.

Dopo un rocambolesco volo Mary arriva davanti all’Endors College scuola di magia diretta da Madama Mumblechook e dal Dottor Dee. La bambina viene scambiata per una strega che desidera immatricolarsi all’università dei maghi e viene quindi portata dalla rettrice in visita all’istituto. Ben presto però la verità viene a galla: la capacità di volare sulla scopa proviene solamente dallo strano fiore azzurro che aveva trovato nella foresta.

A quel punto Madama Mumblechook e il Dottor Dee capiscono che il potente fiore, ritenuto fino a quel momento perduto per sempre era stato ritrovato. Considerato indispensabile per i loro terribili esperimenti di metamorfosi obbligano l’inconsapevole ragazzina a consegnarglielo.

Mary dovrà lottare per impedire il compimento del piano malvagio e salvare la sua prozia, con la quale ha instaurato nel frattempo un profondo legame; scoprendone inoltre lo straordinario e magico passato.

Hiromasa Yonebayashi – L’erede di Hayao Miyazaki

Hiromasa Yonebayashi è entrato a far parte del gruppo di disegnatori dello Studio Ghibli nel 1996 in giovanissima età. Notato dallo stesso Hayao Miyazaki venne scelto per lavorare con altri collaboratori ad alcuni dei film d’animazioni più famosi e acclamati.

Da subito mise la sua matita al servizio di uno dei film più belli di Miyazaki come La Principessa Mononoke; continuò lavorando alla pellicola che consacrò definitivamente il nome dello Studio Ghibli nel mondo: La Città Incantata. Quest’ultimo valse il premio Oscar, l’Orso d’oro, l’Annie Award e numerosi altri premi e nomination raccolti in ogni angolo della Terra.

Membro dello staff dei “key animator”, assistente alla produzione e alla regia, questi alcuni dei ruoli in cui Yonebayashi si è alternato negli anni. Il Castello Errante di Howl e Ponyo sulla scogliera sono solo due dei titoli a cui ha collaborato e che lo hanno portato alla ribalta.

La stima da parte del compianto Isao Takahata e di Miyazaki crebbe tanto che decisero di affidare al trentottenne Yonebayashi la regia di un film. Hiromasa raggiunge così un altro record personale diventando il più giovane regista che abbia mai diretto un lungometraggio cinematografico per lo Studio Ghibli.

Studio Ponoc – Tra passato e futuro

La pellicola in questione è Arrietty – Il mondo segreto sotto il pavimento uscito in Giappone il 17 giugno 2010 ottenendo un buon successo; tratto dalla serie di racconti fantasy per ragazzi The Borrowers (I Rubacchiotti) dell’autrice inglese Mary Norton. Il 4 novembre dello stesso anno, è stato presentato in anteprima nazionale al Festival Internazionale del Film di Roma, alla presenza del regista e del produttore del film, Toshio Suzuki. 

Nel 2015 lascia l’amato Studio Ghibli per co-fondare lo Studio Ponoc, dove molti artisti Ghibli decisero di seguirlo fiduciosi nella buona riuscita del progetto. Yonebayashi ha deciso di usare il profilo del volto della protagonista di “Mary e il fiore della strega” per il logo del suo Studio; chiaro tributo ai suoi maestri, Miyazaki e Takahata decisero infatti di usare la silhouette di Totoro per il logo della loro casa d’animazione.

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