Pretty Woman: la storia del finale originale molto più oscuro e drammatico della favola con Julia Roberts

La pellicola di successo degli anni '90 aveva un finale ben diverso da quello conosciuto

Pretty Woman, il film del 1990 con Richard Gere e una giovanissima Julia Roberts, andrà in onda questa sera alle 21:25 su Rai Uno per il ciclo Julia Roberts, una carrellata di film che vedono protagonista l’attrice americana. La pellicola nel corso degli anni è divenuto un vero e proprio cult, ma non tutti sanno che la storia originale era ben diversa, così come la sua conclusione. Grazie alla produttrice Laura Ziskin, il tono del film è mutato in quello di una commedia romantica con una conclusione molto più lieta. Scopriamo com’era stata concepita la storia di Pretty Woman

Pretty woman 2

Silver Screen Partners, Touchstone Pictures

Pretty Woman: ecco come doveva essere la storia

Tra le curiosità legate a Pretty Woman c’è in primis il titolo: 3000$ era il titolo originale che richiamava la cifra che Edward (Richard Gere) offre a Vivian(Julia Roberts) per trascorrere con lui un’intera settimana. La sceneggiatura originale era ad opera di J.F. Lawton che voleva scrivere un film in cui gli effetti del successo o il fallimento di Wall Street ricadessero anche sulle persone normali. Alcune cose sono comunque rimaste nel film come lo conosciamo, ma il finale era ben diverso: Vivian e Edward non finivano insieme. La sua versione del film contemplava Vivian e Kit dirette e Disneyland su un bus. L’accordo tra Edward e Vivian si conclude e ognuno per la propria strada senza happy ending previsto e favola romantica. 

Gli stessi protagonisti poi non erano originariamente quelli scelti. Tra i primi ci furono Al Pacino e Michelle Pfeiffer, ma dopo che entrambe rifiutarono, vennero scelti Richard Gere e Julia Roberts. La chimica tra i due funzionò e piacque al regista che fu sempre più convinto dall’idea di una finale decisamente migliore, anche per via del rapporto sviluppatosi tra i due: dai loro personaggi non era possibile immaginare un finale drammatico. La stessa Ziskin disse nel 1991 che non voleva far passare il messaggio che un uomo ricco viene prontamente a salvare una donna in pericolo rendendola felice: no la cosa doveva essere reciproca. Così se Edward salva Vivian anche lei salva lui e la storia si conclude su una nota decisamente positiva. 

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