Una mamma per amica: Scott Patterson ricorda una scena in cui il suo corpo è stato oggettivato

Scott Patterson ha deciso di rivelare un momento in cui si è sentito molto a disagio durante le riprese di Una mamma per amica. L’attore ha, recentemente, raccontato di aver girato una scena in cui il suo corpo è stato oggettivato. Nell’amata serie americana, la star ha interpretato Luke. 

Patterson ha così ricordato un episodio della terza stagione di Una mamma per amica (Gilmore Girls), in cui Lorelai (Lauren Graham) e Sookie (Melissa McCarthy) commentano il sedere di Luke mentre si china per riparare una stufa. Quando finalmente l’uomo si gira, dice alle ragazze: “smettetela di parlare del mio sedere” e dice che la loro conversazione è “di cattivo gusto”. In quell’occasione, l’attore condivideva gli stessi sentimenti di Luke. Infatti, Scott Patterson ha ricordato di essersi sentito come “una specie di bastoncino di carne” durante le riprese di quella scena.

Una mamma per amica: Scott Patterson ricorda una scena in cui il suo corpo è stato oggettivato

serie tv da vedere

Una mamma per amica, Dorothy Parker Drank Here Productions, Hofflund-Polone & Warner Bros. Television

Nel suo podcast I Am All in With Scott Patterson, Scott Patterson ha raccontato: ”Oggettivare la parte del corpo di qualcuno? Sì, è stato inquietante. È irritante perché vieni trattato come un oggetto. Ed è inquietante, ed è disgustoso, e ho dovuto sopportarlo per tutta la scena e per molte riprese… È stato il periodo più inquietante che abbia mai trascorso su quel set. Non vedevo l’ora che quel giorno finisse. Inoltre, è disgustoso per le donne oggettivare gli uomini come lo è per gli uomini oggettivare le donne, ed è altrettanto dannoso”. 

Parlando di quell’episodio, l’artista ha affermato: “Stai lì davanti a tutte quelle persone che filmano ed è così che il creatore di quello spettacolo vede quel personaggio. Che puoi umiliarlo e togliergli la dignità per tutta la scena e va bene. Questa è l’unica cosa che odio di questo episodio, è quella scena. Solo perché era il 2003 non significava che andasse bene. Non va mai bene. E non mi sentivo a mio agio nel farlo e mi ha fatto incazzare. Non ho mai detto niente, quindi ero arrabbiato con me stesso per non aver mai detto niente, ma, sai, avevo questo lavoro e non volevo fare scalpore e tutto il resto.”

 

 

 

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