Spike Lee: il regista difende Woody Allen e poi ritratta
Il regista Spike Lee spende parole in difesa di Woody Allen, poi ritratta con un post su Twitter
Spike Lee ritratta le parole spese per Woody Allen. Il regista, dopo aver speso parole in difesa di Woody Allen, ha ritrattato attraverso un post sui social network. Spike Lee si era espresso a favore di Woody Allen poco prima in un’intervista; stava infatti promuovendo in radio il suo nuovo film Da 5 Bloods – Come fratelli, ora disponibile su Netflix. In seguito a una domanda sul collega Woody Allen, Spike Lee si è così espresso:
Questa cosa di cancellare la gente non riguarda solo Woody; credo che quando guarderemo indietro a questo periodo vedremo che, a meno che non si uccida la persona in questione, non è possibile trattarla come se non fosse mai esistita. Woody è un amico, e un fan dei Knicks, come me.
Parole finite sulle principali testate americane e internazionali. Spike Lee ha presto fatto dietrofront, e nella notte tra sabato e domenica ha pubblicato un post su Twitter.
Spike Lee ritratta su Woody Allen
Queste le parole del regista sul social network:
Chiedo profondamente scusa. Le mie parole erano SBAGLIATE. Non tollero e non tollererò la molestia e la violenza sessuale. Comportamenti simili producono danni che non possono essere minimizzati. Sinceramente, Spike Lee.
L’episodio che ha coinvolto Spike Lee è uno dei tanti relativi alla vicenda che ha coinvolto Woody Allen. Ma cosa è accaduto effettivamente al regista di Io e Annie, Zelig e Manhattan? È bene fare un po’ di chiarezza.
Alcuni anni fa la figlia adottiva di Allen, Dylan Farrow, è tornata ad accusarlo di comportamenti abusanti; tali episodi risalirebbero al 1992, eppure non si ebbe mai un vero e proprio processo. C’erano infatti poche prove a carico di Allen, nonché dubbi sulla credibilità della stessa Dylan Farrow. In questi anni alcuni collaboratori di Allen si sono schierati a suo favore; tra questi ricordiamo Alec Baldwin, Diane Keaton, Javier Bardem e Alan Alda. Altri colleghi si sono invece dissociati pubblicamente da lui.