The Lost Daughter: il poster con Olivia Colman del film di Maggie Gyllenhaal

Presentato in anteprima a Venezia 78, arriverà su Netflix il 31 dicembre

In rete è disponibile il primo poster ufficiale di The Lost Daughter, film presentato in anteprima a Venezia 78 (QUI la nostra recensione) che segna l’esordio alla regia di Maggie Gyllenhaal. Tratto dal romanzo La figlia perduta di Elena Ferrante, protagonista sia del poster che del film è Olivia Colman, interprete di Leda, divorziata da tempo, tutta dedita alle figlie e al lavoro. Nel cast troviamo poi Jessie Buckley, Dakota Johnson, Ed Harris, Peter Sarsgaard, Dagmara Dominczyk, Paul Mescal, Jack Farthing, Robyn Elwell, Ellie Blake, Oliver Jackson-Cohen, Panos Koronis, Alexandros Mylonas, Alba Rohrwacher, Nikos Poursanidis e Athena Martin. Maggie Gyllenhaal ha anche scritto la sceneggiatura e prodotto il film insieme a Talia Kleinhendler e Osnat Handelsman-Keren tramite la loro compagnia, Pie Films, e a Charlie Dorfman. Il film è stato finanziato da Endeavor Content e Dorfman, attraverso la sua Samuel Marshall Productions. The Lost Daughter arriverà su Netflix il 31 dicembre. Ecco il poster ufficiale del film.

The Lost Daughter: il primo poster del film con protagonista Olivia Colman

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The Lost Daughter, The Lost Daughter. Endeavor Content, Samuel Marshall Films, Pie Films, Maggie Gyllenhaal

Un racconto avvincente che scava nei sentimenti contraddittori che ci legano ai nostri figli. Leda è un’insegnante di letteratura inglese, divorziata da tempo, tutta dedita alle figlie e al lavoro. Ma le due ragazze partono per raggiungere il padre in Canada. Ci si aspetterebbe un dolore, un periodo di malinconia. Invece la donna, con imbarazzo, si sente come liberata e la vita le diventa più leggera. Decide di partire per una vacanza al mare in un paesino del sud. Ma, dopo i primi giorni quieti e concentrati, la donna si imbatte in una famiglia poco rassicurante, in eventi minacciosi. Pagina dopo pagina la trama di una piacevole riconquista di sé si logora e Leda compie un piccolo gesto opaco, ai suoi stessi occhi privo di senso, che la trascinerà verso il fondo buio della sua esperienza di madre.

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