The Witcher: Blood Origin – Tutti gli easter eggs e le citazioni della serie prequel

Tutti i numerosi riferimenti della serie prequel al franchise tratto dai libri di Andrzej Sapkowski

La serie prequel di The Witcher, Blood Origin, è disponibile da due giorni su Netflix. La serie presenta numerosi easter eggs e riferimenti alle opere del franchise, tratto dai romanzi scritti dall’autore polacco Andrej Sapkowski. Divisa in quattro parti, The Witcher: Blood Origin è ambientata in un mondo di elfi 1.200 anni prima dell’epoca di Geralt, Yennefer e Ciri, racconta la storia ormai dimenticata della creazione del primo prototipo di witcher e delle vicende che portano alla cruciale Congiunzione delle sfere, la fusione degli universi di mostri, uomini ed elfi. Nel cast troveremo  Michelle Yeoh nei panni di Scìan, descritta come una guerriera elfica in missione per recuperare una spada che è stata rubata alla sua gente molto tempo fa. Sophia Brown nei panni di Éile, che è descritta come una feroce guerriera che ha lasciato tutto alle spalle per diventare una musicista itinerante. Laurence O’Fuarain come Fjall, descritto come un ex membro della guardia del re che ora è in missione in cerca di vendetta. Andiamo a vedere tutti gli easter eggs e i riferimenti presenti nella nuova serie disponibile su Netflix.

The Witcher: Blood Origin – Tutti gli easter eggs e le citazioni della serie prequel

Chi è il narratore in The Witcher: Blood Origin?

La storia di The Witcher: Blood Origin è raccontata da un misterioso Narratore, identificato nell’elenco ufficiale del cast di Netflix come Seanchai. Questo essere afferma di poter muoversi con disinvoltura tra le fessure del tempo e dello spazio, collezionando storie che si sono perse nella notte dei tempi. Interpretato da Minnie Driver, Seanchai potrebbe assumere un ruolo molto importante per il futuro della saga. Secondo la showrunner Lauren S. Hissrich, gli sceneggiatori stanno discutendo attivamente su come riportarla indietro nel tempo. Alcuni spettatori hanno suggerito che Seanchai sia correlato ad un enigmatico essere chiamato Gaunter O’Dimm in The Witcher III, mentre altri credono che possa essere collegata a una creatura chiamata Brewess.

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The Witcher: Blood Origin. Hivemind, Platige Image

Jaskier inizialmente pensa che il narratore sia un Doppler

L’ipotesi di Jaskier è che il Narratore inizialmente assuma la sua stessa forma, suggerendo che sia un Doppler. I Doppler hanno avuto un ruolo importante nella prima stagione di The Witcher, dimostrando di essere perfetti cacciatori. Secondo Seanchai, c’è un motivo diverso per cui ha impersonato Jaskier; lei cerca di mettere a proprio agio le persone assumendo la forma che amano di più.

Il narratore chiama Jaskier “The Sandpiper” in The Witcher: Blood Origin

Il cameo di Jaskier in The Witcher: Blood Origin aiuta a mettere insieme i vari fili narrativi, ma suggerisce anche il suo ruolo nella storia. La Narratrice è una collezionista di storie e si rivolge a Jaskier come “The Sandpiper“, proprio come preferisce chiamare Éile the Lark. Tutto ciò potrebbe apparire come un indizio del fatto Jaskier possa assumere un ruolo importante per la storia, più di quanto lui stesso non si renda conto; colui a cui piace cantare canzoni sarà egli stesso oggetto di storie e canzoni, come il venerato Sandpiper.

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The Witcher. Sean Daniel Company, Platige Image, Stillking Films, Cinesite, One of Us

Xin’trea è il nome elfico di Cintra

La storia principale di The Witcher: Blood Origin è ambientata 1.200 anni prima del “presente“. Vede la principessa Merwyn e il sommo sacerdote Balor stabilire un impero d’oro basato sulla città di Xin’trea, che in realtà è un luogo familiare dello show. Xin’trea è l’undicesimo nome di Cintra, la città saccheggiata da Nilfgaard nella prima stagione di The Witcher. Ciri è la principessa del Regno di Cintra, che rimarrà chiaramente importante per la storia del continente.

The Witcher: Blood Origin introduce Ithlinne

The Witcher: Blood Origin introduce la veggente Ithlinne, interpretata da Ella Schrey-Yeats. Descritta come un’amica dei Witcher, Ithlinne è colei che invia l’allodola nella sua ricerca e prevede un futuro seme dell’allodola che minaccerà tutta la creazione. Questa particolare profezia si perdeva nella notte dei tempi finché il Narratore non raccontò a Jaskier la Canzone dei Sette, ma vengono ricordate numerose altre profezie raccontate da Ithlinne. Anche la più famosa delle profezie di Ithlinne riguarda Ciri:

“Un’antica profezia elfica sulla fine del mondo: ‘Si avvicina la bufera di neve del lupo, il tempo della spada e dell’ascia. Il tempo del gelo bianco e della luce bianca, il tempo della follia e del disprezzo, Tedd Deireadh, l’era finale. Il mondo perirà in mezzo al ghiaccio e rinascerà con il nuovo sole. Rinato dal Sangue Antico, da Hen Ichaer, da un seme piantato. Un seme che non germoglierà ma prenderà fuoco!'”

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The Witcher: Blood Origin. Hivemind, Platige Image

Avallac’h ed Eredin sono delle importanti figure in The Witcher

The Witcher: Blood Origin introduce Avallac’h (Samuel Blenkin) ed Eredin (Jacob Collins-Levy), due elfi dispersi nel tempo e nello spazio dalla Congiunzione delle Sfere. La scena post-credit di Blood Origin rivela che Avallac’h ha già iniziato ad inquadrare Ciri, percependo il suo potenziale, mentre Eredin ha appreso tecnicamente di Ciri alla fine della seconda stagione di The Witcher. Certamente avranno un ruolo importante nella terza stagione della serie madre.

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The Witcher: Blood Origin. Hivemind
Platige Image

Il caos degli elfi e la magia dell’ordine

L’Alto Sacerdote Balor ottiene l’accesso alla Magia del Caos, apparentemente sconosciuta nel continente fino a quando non ha iniziato a viaggiare tra i mondi. Ciò è molto comune al tempo di Geralt e Ciri, tuttavia rimane pericolosa. La magia del fuoco è particolarmente distruttiva per la propria anima, come Yennefer impara a sue spese.

The Witcher: Blood Origin menziona la foresta di Brokilon

La maggior parte dei nomi dei luoghi presenti in The Witcher: Blood Origin sono sconosciuti, il che ha senso; sono nomi elfici e The Witcher è per lo più raccontato da una prospettiva umana. Un’eccezione importante è la foresta di Brokilon, nome apparso in Blood Origin e destinato a diventare l’ultimo rifugio degli elfi nel continente. Ciri ha visitato la foresta di Brokilon nella prima stagione di The Witcher, e potrebbe benissimo tornare data la sua importanza nei libri di Sapkowski.

The Witcher: Blood Origin mostra la prima prova delle erbe

I Witcher vengono creati subendo la prova delle erbe, e questa viene mostrata in The Witcher: Blood Origin. È interessante notare come veda coinvolgere il fiore Feainnewedd, che gli spettatori potrebbero ricordare nella seconda stagione di The Witcher. Nella tradizione del franchise, Feainnewedd cresce solo in una regione chiamata Dol Blathanna, ed è altrimenti associata a Elder Blood; Geralt e gli stregoni furono sorpresi nel vedere questi fiori crescere ovunque fosse stato versato il sangue di Ciri, suggerendo la sua vera natura.

Il piano della pecora avvelenata di The Witcher: Blood Origin

Non sarebbe The Witcher se non ci fossero i mostri, e la creatura scatenata da Balor sembra essere una variante del drago. Brother Death propone di dargli da mangiare una pecora avvelenata, un’idea che viene presa dai libri. Nel racconto di Sapkowski “The Bounds of Reason“, un pastore ha davvero ucciso un drago nutrendolo con una pecora avvelenata – e ha persino provato a ripetere la strategia quando un secondo drago ha attaccato. 

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The Witcher: Blood Origin, Hivemind
Netflix
Platige Films

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